Visualizzazioni totali

venerdì 23 settembre 2016

Sgarbi questa volta la paga cara Condannato: quanto ha preso e perchè

Lite coi carabinieri a Expo, Sgarbi condannato a 5 mesi



Cinque mesi di reclusione: è la condanna, pronunciata a Milano, nei confronti di Vittorio Sgarbi. il critico d'arte è stato condannato  perché il 22 maggio dello scorso anno, mentre cercava di entrare da varco ’Cargo 6’ di Expo senza permesso, ha avuto un acceso diverbio con quattro carabinieri. Lo ha deciso il giudice della quarta sezione penale di Milano Marco Tremolada, che ha valutato il risarcimento di 10 mila euro versato da Sgarbi ai quattro militari e di mille euro all'Arma, per «cancellare l’accusa di oltraggio a pubblico ufficiale»,equivalente alla recidiva specifica. 

In particolare, a un militare aveva gridato: "Sei un fascista, non fate un c... e state interrompendo un pubblico servizio. Ci vedremo in tribunale", e ancora: "Voi carabinieri state qui a non fare un c... (...), io sono qui per lavorare".

Il giudice ha condannato anche l'autista di Sgarbi, Nicola Mascellani, a 4 mesi di reclusione: istigato dal critico aveva proseguito "la marcia forzando volontariamente il blocco". Secondo la ricostruzione del pm Elio Ramondini, Sgarbi e il suo autista sarebbero arrivati in macchina «in contromano» e senza l’accredito davanti all'ingresso ’Cargo 6’ dell’area espositiva. 

IL CAV VA DAI GIUDICI Silvio, la guerra con Veronica Ultimo atto: "Adesso basta"

Berlusconi presenta due ricorsi contro Veronica Lario



Roba che a confronto, la guerra dei Roses... Silvio-Veronica, ultimo atto. Anzi, atti. Silvio Berlusconi non molla. Per lui, le somme percepite dalla ex moglie Veronica Lario dopo la separazione e poi dopo il divorzio sono "abnormi". E per questo ha presentato due ricorsi: il primo è relativo all'assegno di mantenimento assegnato alla Lario nel periodo precedente ilo divorzio vero e proprio: tre milioni di euro al mese, poi ridotto a due nel 2014. Troppo comunque, per il Cavaliere, che si augura di ottenere un risarcimento parziale di quanto versato durante il periodo della separazione (l'udienza si terrà a novembre).

Poi, il Cav ha impugnato anche il provvedimento relativo al cosiddetto "assegno divorzile", quello che sta versando ogni mese alla Lario a partire dalla data ufficiale del loro divorzio. Da quella data, il giugno 2015, la Lario percepisce 1,4 milioni di euro al mese. Una cifra per il Cav troppo alta. In questo caso, la causa dovrebbe essere trattata dalla Corte d'Appello di Milano entro la fine dell'anno. Ritiene, cioè, ritiene inaccettabile che la legge consenta, solamente sulla base dello status di «ex», di incassare emolumenti mensili ben più alti di quanto guadagna colui che, con il suo lavoro, risulta il maggior contribuente italiano. Come ulteriore istanza, nel ricorso chiede di mettere comunque un tetto al mantenimento sia esso quantitativo o temporale, di modo che l’assegno diventi, come negli altri Stati europei, una misura temporanea di tutela finalizzata a consentire all’ex coniuge di rendersi pienamente indipendente mediante lo svolgimento della propria attività lavorativa

giovedì 22 settembre 2016

La Svizzera dà lezione all'Italia: come si ferma l'Islam integralista

"Vuoi stare da noi? Ti adegui" . Svizzera anti-Allah, i provvedimenti che frenano gli islamici



Il modello per l'integrazione ragionata e ragionevole degli islamici intransigenti? C'è, ed è a due passi da noi. In Svizzera, infatti, i cittadini hanno abbracciato la filosofia dell'interesse pubblico sulla libertà religiosa, mettendo in atto una serie di provvedimenti legislativi e culturali che limitano le rivendicazioni in nome di Allah.

Come riporta Il Giornale, uno di questi episodi è accaduto in una scuola di Therwil, nel cantone tedesco. Uno studente islamico si era rifiutato di stringere la mano alla professoressa perchè una regola coranica prevede di non toccare in nessun caso una donna non appartenente alla propria famiglia. I genitori del ragazzo avevano chiesto un'esenzione ufficiale per il figlio, ma il consiglio scolastico si è opposto in modo fermo: "Stringere la mano non è solo un segno di decenza, ma è un atto profondamente radicato nella nostra società e cultura" ha detto la dirigente dell'istituto. E il dipartimento dell'Educazione di Basilea-Landschaft ha ribadito che "L'interesse pubblico rispetto alla parità uomo-donna supera la libertà di coscienza degli studenti".

E' dell'anno scorso, inoltre, il referendum che vieta di indossare il burqa nei luoghi pubblici, regola valida anche per le consorti dei facoltosi sceicchi facilmente avvistabili in Svizzera, pena una multa di circa 200 euro. E nel 2009 i cittadini elvetici si sono anche pronunciati in favore di uno stop alla costruzione di nuovi minareti, mentre a giugno di quest'anno due ragazze islamiche non hanno ottenuto la cittadinanza svizzera per cui avevano fatto richiesta. Il motivo? Si erano rifiutate di nuotare in piscina insieme ai compagni maschi, mostrando di non essere pronte a diventare parte della comunità elvetica. Svizzera, insomma, modello di modernità laica.

Lite furibonda sull'aereo, botte e insulti La drammatica verità dietro il divorzio

La lite furibonda sull'aereo, le botte, gli insulti. La drammatica verità dietro il divorzio Pitt-Jolie



La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata una furibonda lite sul loro aereo privato. Ma Brad Pitt da tempo insultava e picchiava i figli. Per questo Angelina Jolie ha chiesto il divorzio dall'attore sposato due anni fa. Per questo lui è finito sotto inchiesta.

A rivelare questo clamoroso retroscena è il sito Tmz, che cita in esclusiva fonti vicine alla coppia. Mercoledì scorso, sarebbe avvenuta l'ennesima violenza. Pitt e Jolie si trovavano sul loro aereo con i figli: "Ha iniziato a urlare furiosamente, alzando la mani sui bambini". Una volta atterrati Pitt li ha mollati sulla pista e ha cercato di allontanarsi su un camion per il trasporto di carburante.

A quel punto la Jolie ha deciso di divorziare. Il caso peraltro è finito nelle mani della polizia di Los Angeles e del Dipartimento della Famiglia e delle Politiche sociali della contea.

CENSURATI I GIORNALISTI Boldrini salva i fannulloni: il divieto assoluto alla stampa

Il nuovo codice per i giornalisti parlamentari: vietato riprendere i deputati fannulloni



Una svolta filofannullona alla Camera dei Deputati. A partire da ottobre, infatti, arriva il nuovo codice di autoregolamentazione che i giornalisti, se vorranno entrare nella tribuna riservata alla stampa, dovranno firmare. Un codice che vieta di diffondere immagini "non essenziali per la cronaca", vale a dire quelle che non riguardano i lavori parlamentari, ma che immortalano i deputati mentre perdono tempo con tablet e giochi online.

Come riporta Affaritaliani.it, le nuove regole appaiono parecchio bizzarre: i giornalisti non possono esprimere approvazione e disapprovazione (nemmeno con cenni del capo), non devono riprendere mentre le sedute sono sospese (quindi niente più video di abbracci o tafferugli), ma soprattutto stop alla diffusione di foto e ai video "inutili": niente più immagini dei senatori addormentati, di deputati che guardano la partita sull'iPad o che giocano a solitario.

Diabete 1: il trapianto di pancreas funziona bene anche dopo 10 anni

Diabete 1: il trapianto funziona bene anche dopo 10 anni


Dott.ssa Margherita Occhipinti

L’efficacia e la sicurezza a lungo termine del trapianto di pancreas isolato nei soggetti con diabete di tipo 1 è ancora argomento dibattuto. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Pisa è andato dunque a valutare gli esiti di questa procedura dopo 10 anni di follow up in 60 pazienti con diabete di tipo 1 sottoposti a trapianto di pancreas tra il dicembre del 2000 e il dicembre 2005 presso il Centro Trapianti Pancreas dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana. Tutti i pazienti presi in considerazione per questo studio erano stati sottoposti a trapianto di pancreas intero e duodeno e sono stati quindi sottoposti a terapia immunosoppressiva cronica con tacrolimus, micofenolato e steroidi a basso dosaggio. “A 10 anni dall’intervento - rivela la dottoressa Margherita Occhipinti del Centro Trapianti Pancreas dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana - la sopravvivenza dei pazienti è risultata pari al 91,7%, con un tasso di mortalità dello 0,83% l’anno (3 decessi per cause cardiovascolari, 1 per infezione virale, 1 per tumore del polmone). La funzionalità del trapianto a 10 anni è risultata pari al 63,6% e il 55% dei pazienti ha mantenuto una completa insulino-indipendenza, grazie ad una cospicua produzione di insulina endogena da parte dell’organo trapiantato.

L’intervento ha consentito in questi pazienti una normalizzazione duratura della glicemia risolvendo le complicanze acute legate al diabete e alla terapia insulinica e ha permesso di bloccare e spesso migliorare l’evoluzione delle complicanze microvascolari in buona parte dei soggetti.  Anche il colesterolo totale e quello LDL sono risultati nettamente migliorati dopo il trapianto. “Questi  risultati - conclude la dottoressa Occhipinti - rassicurano circa la sicurezza della procedura e al tempo stesso incoraggiano per quanto riguarda l’efficacia del trapianto nei pazienti con diabete mellito tipo 1 che ne abbiano indicazione. “Questo studio condotto in uno dei centri di eccellenza italiani diretto dal professor Piero Marchetti confermano l’efficacia a lungo termine del trapianto del pancreas in soggetti con diabete tipo 1 che presentano le indicazioni - commenta il professor Giorgio Sesti, presidente della Società Italiana di Diabetologia (SID) - E’ molto significativo che studi di tale portata e rilevanza clinica vedano protagonisti giovani ricercatori della SID”.

Dago-spifferata: la Pascale è sparita. quel sospetto su Marina: "Vuoi vedere..."

Francesca Pascale è sparita. Dago bomba, terribile sospetto su Marina: "Vuoi vedere che..."



Chi l'ha vista? Già, Francesca Pascale è sparita da tempo, della fidanzata di Silvio Berlusconi non si hanno più notizie. E Dagospia, con malizia, nota che "Marina Berlusconi nell'impacchettamento non la batte nessuno". La scomparsa della Pascale, infatti, è arrivata subito dopo gli attacchi (mai smentiti) della figlia del Cav alla fidanzata di papà, attacchi arrivati all'indomani dei guai al cuore di Silvio. E Dago, ancor più malizioso, aggiunge: "Che fine avrà fatto, visto che ad Arcore nessuno l’ha più vista? Sarà chiusa a Villa Giambelli? Ah, saperlo...".