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lunedì 19 settembre 2016

LA PIOGGIA DI EURO I salari dei dirigenti pubblici Ecco chi è che intasca di più

Dipendenti pubblici, la classifica degli stipendi. Ecco chi è che intasca più di tutti



La classifica degli stipendi dei dipendenti statali aggiornata dall'agenzia Aran è destinata a scatenare non poche polemiche, anche all'interno dell'esercito dei lavoratori dello Stato. Come riporta il Messaggero, tra i 3,2 milioni di lavoratori esistono differenze che farebbero saltare i nervi anche al santo più pacifico. L'abisso che più salta agli occhi è quello, per esempio, tra la retribuzione di un bidello e un dirigente di prima fascia delle agenzie fiscali: i secondi intascano ogni mese dieci volte quello che porta a casa il povero collaboratore scolastico.

Secondo i dati della Ragioneria Generale dello Stato aggiornati al 2014, infatti, a guidare la lista dei paperoni statali ci sono proprio i dirigenti di vertice dell'Agenzia delle Entrate, Dogane, Demanio e Monopoli che ogni anno posso contare su un'entrata di 220 mila euro. Sono i loro stipendi a sovrastare tutti, più alti dei colleghi di Inail e Inps a 217 mila, dei ministeri a 178 mila.

Non se la passano male neanche i semplici dipendenti, soprattutto quelli che lavorano in autorità indipendenti come Antitrust e Agcom che guadagnano 74 mila euro all'anno. Non male anche i lavoratori di Palazzo Chigi con 49 mila euro all'anno. Avranno di che lamentarsi i dipendenti di Regioni e Comuni che non vanno oltre i 28 mila euro.

Parla la escort (italiana) per sceicchi Le tariffe e i vizi porno degli islamici

L'intervista di Libero Parla la escort per i ricchi islamici. I viaggi, le tariffe, i vizi degli sceicchi


intervista di Noemi Azzurra Barbuto



Non orde di poveri balordi che, senza ordine, seminano terrore e minaccia, non barbari inferociti che devastano tutto ciò che toccano e neanche criminali sanguinari mossi dal delirio collettivo, bensì un vero e proprio ordinamento, quantunque bestiale e disumano, con un proprio esercito pagato e leale, con una propria organizzazione, proprie regole, e, soprattutto, potentissimo dal punto di vista economico, per questo, temibile.

«Lo Stato islamico è probabilmente il gruppo terroristico più ricco mai conosciuto - afferma Matthew Levitte, direttore del programma d'intelligence e antiterrorismo al Washington Institute for Near East Policy - non integrato nel sistema finanziario internazionale, e per questo non vulnerabile».

Una ricchezza stimata intorno ai 2 miliardi di dollari. Ma da dove arrivano queste ingenti risorse economiche? Rapine, sequestri, tratta di esseri umani, estorsioni, furti, contrabbando, ma soprattutto controllo di pozzi di petrolio e raffinerie, almeno secondo fonti israeliane. Ma anche donazioni volontarie da parte di importanti uomini d'affari dei Paesi del golfo persico. Arabia Saudita, Qatar e Kuwait sono alcuni dei maggiori finanziatori delle milizie dello Stato Islamico.

Una lunga e massiccia catena di piombo, ma sarebbe più appropriato dire «d'oro», di cui il terrorista che si fa esplodere per uccidere altre vite in mezzo alla strada non è che un minuscolo anellino, una pedina, un soldatino di plastica, o di carta igienica, alienato e imbottito di esplosivo.

Tutto questo risulta molto curioso alla luce di una realtà esistente ma sconosciuta. Sono lussureggianti viaggi in mete esotiche, in alberghi di lusso estremo o in ville da «mille e una notte», dj di fama internazionale, feste protratte tutto il giorno per intere settimane o per mesi in piscina, party a bordo di yacht immensi extra-lusso, giochi, cene, serate in esclusive discoteche, ma soprattutto ragazze, tante, tantissime, decine, a volte centinaia, tutte bellissime e sotto i 25 anni, tutte europee o americane, preferibilmente more, con visi da bambine e corpi perfetti.

Quanto costa una vacanza così? Se sei una bella ragazza, non necessariamente modella, non solo viaggi gratis, ma vieni anche pagata: minimo 500 euro al giorno. Un business sommerso e in grado di procurare centinaia di migliaia di euro a chi lo gestisce in assoluta segretezza. Ma chi recluta le ragazze? Come? Dove vanno? E chi le paga soprattutto? Queste domande le abbiamo poste ad una ragazza che questi viaggi li ha fatti fino a qualche settimana fa. Per ragioni di privacy, non sveleremo il suo vero nome, chiamandola con uno pseudonimo: Simona. Simona è italiana, ha 24 anni, vive a Milano, un viso da bambolina, un corpo magro ma con le giuste forme, capelli lunghi castani. Ci racconta di questi viaggi, definendoli «fantastiche esperienze, quasi surreali, in cui veniamo trattate tutte come principesse». Parrucchieri, truccatori, massaggiatrici, centri benessere, hanno a disposizione ogni genere di servizio.

Simona, chi organizza questi viaggi?

«Io ho un contatto, una signora che lavora in questo ambito da diversi anni, non è italiana. Cambia spesso numero per ragioni di sicurezza. Lei organizza, seleziona le ragazze, su richiesta dei clienti».

Chi sono i clienti?

«Principi arabi, miliardari».

Quali sono le mete?

«Dubai, Kuwait, Paesi arabi, ma raramente anche Londra, o Parigi».

Quanto vieni pagata al giorno?

«Veniamo pagate tutte dai 500 ai 2000 euro al giorno, ma spesso capita di tornare da questi viaggi con guadagni extra, fino a 10.000 dollari, che è l'importo massimo consentito da poter portare in Italia. Se in aeroporto ti trovano addosso soldi contanti superiori a questa cifra, allora devi lasciarli lì».

A te è mai capitato di portare in Italia questa cifra massima di contanti?

«Sì, più di una volta. Ho messo i contanti ovunque, in valigia, addosso, dentro il reggiseno, negli slip».

Di questi soldi quanto sei tenuta a dare all'agente che ti seleziona?

«All'agente non devo nulla. Viene già pagata dal cliente per ogni ragazza che viene mandata lì. Se io prendo 500 euro al giorno, l'agente prenderà per me almeno 1.500/2.000 euro, ma non so esattamente».

Vengono organizzati spesso questi viaggi?

«Di solito, ci sono partenze di ragazze da Milano ogni settimana. A volte durano qualche giorno, a volte mesi. Io ho amiche che stanno lì a lungo. Io ne ho fatti diversi, ma cercano sempre ragazze nuove».

Hai dovuto fare delle selezioni?

«Ho dovuto mandare all'agente europea qualche foto mia in costume ed un video in cui mi presento, sempre in costume, perché gli arabi non si fidano delle foto, che possono essere ritoccate, preferiscono vedere la ragazza in video. Inoltre, arrivate sul posto, prima di qualsiasi altra cosa ci sequestrano i telefonini per evitare che facciamo foto e ci vengono fatti numerosi esami per verificare il nostro stato di salute e l'eventuale presenza di virus. Qualche volta è successo che qualche ragazza non abbia passato i controlli e sia stata rispedita a casa senza un dollaro».

Quale tipologia di ragazza cercano? È vero che gli arabi amano le donne in carne?

«Il requisito indispensabile è che abbiamo un viso ingenuo e pulito, da bambina. Non cercano modelle, magrissime, ma neanche donne in carne. A loro piace che siano magre ma con un po' di forme».

Gli extra di cui parli da cosa derivano?

«In questi viaggi le ragazze fanno immagine, non sesso. Sono pagate per divertirsi, andare nei locali, alle feste, ma se un principe sceglie una ragazza per portarla a letto, offre una cifra dai 5.000 dollari in su. Se la ragazza non accetta, viene rispedita a casa il giorno dopo. Ma non succede quasi mai, ognuna di noi spera di essere scelta. A volte i principi ci regalano soldi senza motivi particolari, solo perché sono in vena di essere generosi. Una volta hanno proposto a tutte noi un gioco di resistenza con una gamba in aria, in equilibrio, chi avesse resistito di più, avrebbe vinto 5.000 dollari. Alla fine, li hanno dati a ciascuna ragazza».

Quando avvengono, i rapporti sessuali sono protetti?

«Ci costringono a fare le analisi del sangue proprio per potere avere rapporti non protetti».

Non hai paura di possibili malattie o gravidanze indesiderate?

«È un rischio che mi assumo, a volte con qualche preoccupazione, ma mi rende tranquilla il fatto che loro ci tengano tanto al loro e al nostro stato di salute».

Con le altre ragazze come ti trovi?

«Di solito, si crea un fantastico clima tra noi ragazze. Non ci sono gelosie, invidie, competizioni, perché tutte veniamo pagate e siano soddisfatte di ciò che riceviamo, gli extra sono qualcosa in più che può anche non esserci, cambia poco».

Come sono questi uomini arabi?

«Di solito molto giovani, intorno ai 25/30 anni, ma anche uomini maturi. Alcuni molto belli. Ne ricordo uno con occhi verdi e pelle scura. Sono gentili».

Fanno regali?

«Non sopportano le richieste di regali. Se una ragazza entra nelle grazie di uno di loro, deve essere abile a farsi fare regali ma senza chiedere».

Insomma, li prendete un po' in giro?

«Come tutti gli uomini di cui non ci frega nulla. Io non mi aspetto di trovare lì l'uomo della mia vita. Non mi riconosco in quella cultura, in quel mondo di lussi sfrenati. Vado cercando di raccogliere più che posso e poi torno in Italia, dal mio fidanzato».

Lui conosce la natura di questi viaggi?

«Ovviamente sa che vado per ragioni di lavoro, immagine. Ma non sa ovviamente tutto ciò che lì può succedere».

Come sono gli arabi a letto?

«Concentrati su loro stessi. Brutali. Sicuramente non attenti, caldi e passionali come gli italiani. Il rapporto non dura che pochissimi minuti».

Viaggerai ancora?

«Non vado fiera per tutto questo e non sono certamente una santa. Ma così sono riuscita a mettere molti soldi da parte per il mio futuro e spero di continuare a farlo».

Non hai paura di recarti in questi Paesi in un periodo così particolare?

«In quegli ambienti non si percepisce quel terrore che vedo nel telegiornale. È tutto molto tranquillo, quasi un mondo da sogno, scintillante, isolato da tutto il resto. Non ho mai avuto forti timori».

Un universo pieno di contraddizioni quello islamico.

Da un lato, vogliono le loro donne coperte da cima a fondo, dall'altro vogliono le nostre ragazze scoperte, in bikini, o nude. Da un lato, denigrano i nostri costumi e la nostra civiltà; dall'altro, li ricalcano. Da un lato, studiano nelle nostre Università europee; dall'altro, finanziano movimenti che minacciano l'Europa e tutto l'Occidente. E non sarebbe assolutamente azzardato ritenere che questi stessi principi milionari, che si trastullano con le nostre donne, donando loro migliaia di euro per restare in equilibrio su una gamba per qualche minuto, siano gli stessi che presumibilmente pagano centinaia di migliaia di dollari i miliziani jihadisti per decapitare gli ostaggi europei e distruggere tutto ciò che per noi è sacro.

Terremoto in casa Windsor: c'è un gay in famiglia: botta alla Regina / Foto

Terremoto in casa Windsor: c'è un gay in famiglia. Chi ha rivelato la sua omosessualità / Guarda



Trema la Regina Elisabetta. In casa Windosor c'è stato il primo ufficiale "coming out". Si tratta di lord Ivar Mountbatten che confessa di essere gay in una intervista al Mail on Sunday. Mountbatten, 53 anni, è cugino della Regina ed è stato testimone di nozze di Filippo ed Elisabetta. Discendente diretto della regina Vittoria, è stato sposato fino al 2011 con Penelope Thompson da cui ha avuto tre figli. 

Esplode San Siro: è una SuperInter Stracciato il tabù contro la Juve: 2-1

Esplode San Siro: è una SuperInter che si aggiudica la gara d'andata. Stracciato il tabù contro la Juventus: 2-1



L’Inter si aggiudica la gara d’andata del derby d’Italia con la Juventus per due a uno. Chiuso il primo tempo 0-0, ad andare in vantaggio al 19’ della ripresa è la squadra di Allegri con Lichtsteiner. L’Inter pareggia quattro minuti dopo, al 23, con un gol di Icardi. Il 2-1 arriva al 33’ con una rete di Perisic.

domenica 18 settembre 2016

Allarme Sammontana: cornetti bloccati Che cosa hanno trovato dentro / Guarda

Allarme della Sammontana: cornetti bloccati. Che cosa hanno trovato dentro



La Sammontana ha chiesto di bloccare la vendita dei suoi cornetti surgerlati. Su diversi quotidiani l'azienda di Empoli ha avvertito i propri clienti e gli esercenti che vendono i suoi prodotti di "bloccare, non procedere alla vendita dei prodotti di prima colazione surgelati (croissant, etc)" dei marchi Mongelo, Professional e Tre Marie "perché i prodotti potrebbero contenere un corpo estraneo, ed in particolare dei minuti filamenti metallici".

Nel testo dell'azienda c'è quindi la richiesta di: "procedere alla restituzione degli stessi agli agenti/distributori territoriali. Sammontana Spa provvederà alla sostituzione e al rimborso dei costi sostenuti. Sammontana - si aggiunge - pone al primo posto la sicurezza alimentare e la salubrità dei propri prodotti quale prerequisito essenziale e imprescindibile. Per questo motivo, nel rispetto della normativa cogente, adotta tutti gli accorgimenti, le tecnologie, le salvaguardie preventive, le buone pratiche igieniche e produttive e le attività di controllo adeguate in relazione ai prodotti e alle categorie di consumatori cui gli alimenti sono destinati. Nell'ambito dei controlli specifici ai propri macchinari produttivi, volti a garantire il soddisfacimento di questi requisiti, è stata riscontrata la non conformità descritta e decisa l'azione di richiamo".

La Germania si ribella all'Europa Bocciata la Merkel e i suoi alleati

La Germania si ribella all'Europa. Bocciata la Merkel



Ancora un tracollo per la Cdu di Angela Merkel. Secondo i primi exit poll per la tv Zdf dopo le elezioni nella città Stato di Berlino, il partito della cancelliera tedesca sarebbe crollata al 18% dei consensi, il peggiore risultato nella capitale dalla fine della Seconda guerra mondiale. Trionfa, come in tutte le ultime elezioni, l’Afd, che si appresta ad entrare in Parlamento con il 12,5% dei voti. Primo partito resta la Spd dell’attuale sindaco, Michael Mueller, con il 23%.

ALENIA Assegnata la legion d'Onore al Manager Finmeccanica Filippo Bagnato

ALENIA Assegnata la legion d'Onore al Manager Finmeccanica Ingegnere Filippo Bagnato 



di Finmeccanica
a cura di Gaetano Daniele


Ingegnere  Filippo Bagnato
Amministratore Delegato Alenia

La Repubblica Francese ha insignito l'ing. Filippo Bagnato, Responsabile del Settore Aeronautica di Finmeccanica e Capo della Divisione Velivoli, dell'onorificenza di Cavaliere dell’ordine Nazionale della Legion d’Onore.

L’importante riconoscimento attribuito all’ing. Bagnato riguarda la fruttuosa collaborazione svolta nel periodo della sua attività in Francia alla guida del consorzio italo-francese ATR, in cui il programma ATR è passato da una fase critica a market leader nel segmento dei velivoli regionali.

L'Ordine della Légion d'Honneur è stato creato nel 1802 sotto il Consolato di Napoleone ed è la più alta distinzione francese, assegnata direttamente dal Presidente della Repubblica a cittadini nazionali e stranieri che si sono particolarmente distinti nello sviluppo di attività politiche, economiche, artistiche o associative.

L’ing. Filippo Bagnato consegue le sue lauree in ingegneria aeronautica e aerospaziale rispettivamente nel 1971 e nel 1973, al Politecnico di Torino. Inizia la sua carriera in Aeritalia (che viene ridenominata Alenia nel 1990) nel 1973. Dopo due anni trascorsi negli Stati Uniti, presso Boeing, diviene assistente del Direttore dell’Ingegneria Industriale di Aeritalia. Nel 1976 è responsabile di un progetto per lo sviluppo dei sistemi informativi dell’Azienda e diventa Direttore della pianificazione e Controllo dei Programmi degli stabilimenti di Aeritalia nel 1978. In seguito è nominato Capo dello Stabilimento di Integrazione Satelliti di Aeritalia a Torino nel 1981. Nel 1987 è nominato Direttore dei Programmi della Divisione Velivoli Militari di Aeritalia prima che gli venga affidata la guida della Divisione Velivoli Militari di Alenia, fino al 1994. Nel 1994 è nominato Senior Vice President delle Attività per lo Sviluppo Tecnologie e Nuovi Programmi di Alenia e successivamente, nel 1996, diventa Responsabile della Divisione Aeronautica di Alenia. Nel momento in cui Alenia si trasforma da Divisione in Società, ricopre la carica di Direttore Generale di Alenia Aeronautica. Altre cariche assunte nel periodo sono: Presidente del Consiglio di Amministrazione di LMATTS (Lockheed Martin Alenia Tactical Transport Systems), Vice Presidente di Alenia Aermacchi e Direttore del Consorzio Eurofighter GmbH e Eurofighter International. Nel settembre 2002 è nominato Amministratore Delegato di Eurofighter GmbH. E’ Presidente del consorzio ATR nel 1996, 1998 e 2000. Dal giugno 2001 al giugno 2002 è uno dei rappresentati di Alenia Aeronautica nel Consiglio di Amministrazione di ATR. Dal 1° giugno 2004 al 1° giugno 2007 ricopre la carica di Amministratore Delegato di ATR. Dal 1° giugno 2007 al 1° giugno 2010 viene nominato Senior Vice President della Direzione Centrale Sviluppo Tecnico e Commerciale di Finmeccanica. Da giugno 2010 a giugno 2014 ricopre nuovamente la carica di Amministratore Delegato di ATR. Viene nominato Amministratore Delegato di Alenia Aermacchi Spa nel 2015. Con la riorganizzazione di Finmeccanica in One Company, viene nominato, a partire dal 1° gennaio 2016, Direttore del Settore Aeronautica di Finmeccanica e Capo Divisione Velivoli del Gruppo. Filippo Bagnato è nato a Torino nel 1948. E’ sposato e ha una figlia.