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martedì 16 agosto 2016

Islamico cacciato dalle Olimpiadi: la decisione dopo lo sfregio totale

Islamico cacciato dalle Olimpiadi : la decisione dopo lo sfregio



Non aveva stretto la mano al suo avversario israeliano, Or Sassonal. Era successo dopo l'incontro di judo. Il Caso di El Shaby aveva indignato e scosso non solo il  mondo dello sport. Adesso è arrivata la decisione: l'atleta egiziano è stato mandato a casa dalla sua stessa squadra che si è dissociata e ha condannato il gesto.. El Shehaby era stato rimproverato dal Comitato olimpico che lo aveva invitato a uniformarsi  "ai principi e agli standard di sportività".  Al termine del match il portavoce della federazione internazionale di Judo, Nicolas Messner, aveva precisato che gli atleti non sono obbligati a stringersi la mano, ma solo ad effettuare il saluto di rito con l’inchino cosa che l’egiziano ha fatto. "In ogni caso dopo i Giochi analizzeremo l’accaduto per vedere se esistono dei presupposti per prendere decisioni a riguardo. La decisione è arrivata. 

Sulle vaccinazioni per la meningite rendere esecutivo il piano nazionale

Sulle vaccinazioni per la meningite rendere esecutivo il piano nazionale Leggi attentamente


di Eugenia Sermonti



Gli episodi di infezione invasiva meningococcica recentemente verificatisi non rappresentano un evento inatteso od anomalo e non configurano una particolare situazione di emergenza. Questo è quanto ritiene di dover sottolineare la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), ribadendo contestualmente con forza la propria posizione in favore di una rapida e generalizzata attuazione nei bambini di quanto previsto dal piano vaccinale nazionale 2016-2018 in merito alla vaccinazione sia contro il meningococco di sierogruppo B,  sia contro i meningococchi di sierogruppo ACWY. 

Il batterio responsabile. Le infezioni invasive meningococciche (meningiti e sepsi) sono causate da un batterio molto diffuso, Neisseria meningitidis, che viene ‘trasportato’ da persona a persona per via aerea. Circa il 10% degli adolescenti e dei giovani adulti ne è correntemente portatore e nel corso della vita la grande maggioranza della popolazione lo ospita almeno transitoriamente. Solo una ridottissima parte di queste colonizzazioni si trasforma in infezioni invasive. Questo avviene probabilmente in persone predisposte geneticamente e/o in situazioni particolari. A oggi non è possibile prevedere chi potrà ammalarsi e chi no, il che sottolinea l’importanza della vaccinazione nell’infanzia, la fascia d’età più colpita, anche al fine di prevenire le infezioni invasive nella seconda fascia d’età più colpita, gli adolescenti e i giovani adulti.

L'epidemia in Italia e in Toscana. "Tra il 2012 e il 2015 - ricorda il professor Massimo Galli, ordinario di malattie Infettive presso l’Università di Milano e vicepresidente Nazionale SIMIT - sono stati registrati annualmente in Italia meno di tre casi per milione di abitanti. Una modesta tendenza all’incremento (da 2,3 per milione nel 2012 a 2,8 nel 2015) è da attribuire principalmente all’incremento di casi osservato in Toscana (dati Epicentro, ISS). L’epidemia in Toscana è sostenuta da un particolare ceppo (cc11) del meningococco di sierogruppo C. La Regione Toscana ha di conseguenza promosso una campagna vaccinale estesa gratuitamente, su richiesta, alle persone di età compresa tra i 20 e i 45 anni. Va comunque sottolineato che il meningococco di sierogruppo B, da molto tempo prevalente nel nostro paese e contro il quale è stato più complesso approntare un vaccino efficace, ora finalmente disponibile, è tuttora il più frequentemente isolato in Italia in pazienti con infezioni invasive. Per quanto rare, le infezioni invasive meningococciche sono eventi drammatici, non infrequentemente mortali e causa di sconcerto e di profondo dolore per la repentina perdita di giovani vite. L’utilizzo razionale degli strumenti vaccinali rappresenta un passo fondamentale per prevenirle e in prospettiva ridurne ulteriormente l’incidenza". 

Camper a nolo per rubare le auto L'ultima tecnica: ecco come funziona

Il camper a noleggio per rubare le auto. L'ultima tecnica



La tecnica per rubare le auto dei turisti era ormai collaudata e aveva fatto già diverse vittime. La banda era composta da due ragazzi di 29 anni, un uomo di origini bosniache e residente in Francia e una donna. Apparivano come una famiglia comune a bordo di un camper, che parcheggiavano accanto all'auto che speravano di rubare. I carabinieri di Grado, in provincia di Gorizia, li hanno fermati e una volta perquisito il camper hanno trovato un po' di tutto. A bordo del mezzo c'era tutta la refurtiva accumulata fino a quel momento, dai documenti delle vittime, ai cellulari, oggetti di bigiotteria e circa 2 mila euro in contanti. La banda è stata scoperta grazie alle telecamere di sorveglianza, di cui erano dotati i parcheggi in cui agivano. Il camper li aiutava a coprire le auto da occhi indiscreti, in modo che potessero scassinare le portiere indisturbati.

NON SOLO PER GLORIA Quanto vale una medaglia l'Italia? Paga più di tutti

Quanto vale una medaglia: l'Italia? Paga più di tutti



Quanto vale l'oro alle Olimpiadi? Dipende. Perché cambia da Paese a Paese. La federazione asiatica regala un assegno da 1 milione di dollari locali (circa 700mila di quelli americani) a chi vince una gara ai Giochi. Gli Stati Uniti invece gratificano i loro ori 25mila dollari. In un articolo del quotidiano Repubblica viene elencato il valore di tutte le medaglie. Kuala Lampur regala un lingotto d'oro, m,e. Taiwan paga ai suoi ori 640mila dollari, l'Azerbajan 500mila dollari. Kasakhstan, Filippine e Thailandia viaggiano attorno ai 240mila mentre l'India paga 10 milioni di rupie (circa 150mila dollari) che da quelle parti sono una fortuna.

L'Italia? E' la più generosa d'Europa. Un oro tricolore incassa 150mila euro, 10mila in più di Londra 2012. Un argento 75mila e un bronzo 50mila. Niccolò Campriani,  torna in Italia in queste ore con in tasca 300mila euro in più. La Francia a quota 50mila, la Germania a 15mila, gli inglesi non ricevono nulla. 

Spunta uno strano oggetto nella sabbia È allarme tra donne e bambini

Panico sulla spiaggia, c'è uno strano oggetto. L'allarme tra donne e bambini



Un turista ha dato l'allarme dopo aver trovato una bomba a mano sulla spiaggia di Caorle, vicino la foce del Livenza. I carabinieri hanno subito circondato il residutato bellico con alcune transenne e costretto i numerosi turisti ad allontanarsi di diverse centinaia di metri. La bomba nelle prossime ore sarà prelevata dagli artificieri di Venezia per essere portata in un luogo più sicuro dove verrà fatta brillare.

Allarme scabbia, ci sono altri tre casi La protesta dei vigili e la denuncia

Allarme scabbia, ci sono altri tre casi a Roma



Altri tre casi di scabbia nel centro accoglienza minori Villa Spada. La denuncia da parte del Coordinamento Romano dell’Ugl di Polizia Locale che comunica che ieri “sono stati registrati ulteriori tre casi, con tanto di isolamento di alcuni locali e degli ospiti, refrattari al trattamento dermatologico fin qui adottato”. Un focolaio che sarebbe partito da un minore ospite della struttura di accoglienza di via della Riserva Nuova e che ieri avrebbe riguardato quella di via Annibale Maria Di Francia. Il sindacato dei ‘caschi bianchi’ accusa la struttura “di non aver nemmeno informato, gli agenti che collaborano al servizio di identificazione dei minori, interagendo con gli stessi nel corso delle interviste e trasportandoli a bordo delle auto di servizio, presso il gabinetto di Polizia Scientifica e l'ospedale militare del Celio per le visite volte ad accertarne l'età effettiva”.  

“Siamo alle solite - dichiara in una nota Marco Milani Coordinatore Romano della UGL Polizia Locale -. I nostri agenti vengono impiegati in servizi impropri, specie considerando come il contratto sia da dipendenti comunali e non preveda nemmeno la causa di servizio per tutte quelle patologie od infortuni riportati nel compiere il proprio dovere. Troviamo inoltre scandaloso che nessuna informazione di tali malattie infettive venga data dalle strutture agli agenti incaricati di trasportare ed interagire con i soggetti infetti".

L'Ugl aveva già denunciato altri casi di scabbia e tubercolosi nelle strutture ai tempi dell’amministrazione Marino, (aprile 2015) “ottenendo una smentita dall’allora assessore alle politiche sociali Danese, lo stesso giorno in cui venivano certificati ulteriori 14 casi”. “Chiediamo formalmente al Sindaco di Roma ed al Comandante del Corpo - conclude la nota dell’Ugl di Polizia Locale - di sospendere il servizio di Polizia Locale presso questi centri - continua il sindacalista- , in attesa di un nuovo protocollo che garantisca la sicurezza sanitaria dei minori ospiti e dei lavoratori e che escluda categoricamente il trasporto e lo smistamento di tali persone, gravando sul bilancio del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale”. 

Boschi al mare, Boldrini in campagna e Renzi...Il Ferragosto privato dei politici

Boschi al mare, Boldrini in campagna, Renzi in Versilia ma...Il Ferragosto privato dei politici



Dove hanno passato il Ferragosto i politici? Quaranta giorni di ferie per deputati e senatori, ma premier e ministri fanno vacanze molto più brevi. Matteo Renzi che in vista dell'autunno bollente che lo aspetta, dovrebbe trascorrere qualche giorno di relax in famiglia in Versilia. Ma ha in testa Palazzo Chigi. Stando a quanto scrive il sito Affaritialiani.it il presidente della Repubblica  Sergio Mattarella resterà, invece, a Selva di Val Gardena fino a dopo Ferragosto.  Il 19 agosto, a Rimini, il Capo dello Stato inaugurerà l'edizione 2016 del Meeting di Cl. Dopo, forse, qualche altro giorno di riposo nella tenuta presidenziale di Castelporziano e nella natìa Palermo.  L'Alta Val Pusteria è stata scelta dal presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. Il siciliano Piero Grasso sarà a Palermo, nella sua città con la sua famiglia. Così come Laura Boldrini, dopo qualche giorno di mare, sarà nella sua case nelle Marche. Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi resterà in Italia, in famiglia, ma la destinazione è rigorosamente top secret. Marianna Madia al mare, sul litorale romano. Silvio Berlusconi a Villa Certosa in Costa Smeralda.  Mare e in Italia, ma riserbo sulla località prescelta, per Giorgia Meloni, in dirittura d'arrivo con la gravidanza. Il leader leghista Matteo Salvini ha trascorso qualche giorno a Cervia .