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domenica 1 maggio 2016

Festini a luci rosse con escort e droga: in una città italiana tremano i salotti

Siena, festini a luci rosse con escort e droga: arresti e indagati tra medici, avvocati e imprenditori



Un'operazione a tappeto per identificare tutti i clienti e i fiancheggiatori di festini a luci rosse a base di sesso e droga. Trema la Siena bene, quella di avvocati, medici e imprenditori coinvolti nelle indagini dei carabinieri che hanno portato a 4 arresti e 60 denunce per favoreggiamento della prostituzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Come riporta Repubblica, nelle ville della lussuria si ritrovavano decine di "insospettabili professionisti". Si partiva con hashish e marijuana ma il piatto forte erano le escort.  A far partire le indagini dei carabinieri la visita oltre un anno fa a una villa di Monteriggioni, quando alcuni vicini avevano segnalato schiamazzi. Nell'abitazione gli agenti avevano trovato cocaina e prostitute ma ben presto sono risaliti a un giro di clienti abituali. E ora molti salotti della cittadina toscana sono caduti nel panico.

Europa, inizia il conto alla rovescia: questi sei stati la distruggeranno

Migranti, non solo Austria: i 6 Stati europei che chiederanno all'Ue la sospensione di Schengen per altri 6 mesi



Sono sei gli Stati europei che chiederanno all'Unione europea di estendere per altri sei mesi i controlli di frontiera all'interno dell'area di libera circolazione di Schengen, a causa della crisi dei migranti. Lo scrive il quotidiano tedesco Die Welt, spiegando che si tratta di Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania e Svezia. Fonti del governo tedesco hanno confermato la notizia, aggiungendo che la lettera a Bruxelles dovrebbe essere pronta lunedì. La notizia giunge malgrado ai primi di aprile il ministro tedesco degli Interni Thomas de Maziere avesse lasciato intendere che la Germania era pronta a cessare i controlli al confine il 12 maggio.

Un sondaggio fa Renzi a pezzetti Cav, Lega e Meloni? Bomba / I dati

Sondaggio Ipsos-Pagnoncelli: Grillo adesso mette (davvero) paura a Renzi



Sarà l'effetto-Casaleggio. O il governo che non ne azzecca una, travolto da continui scandali. Fatto sta che la distanza tra Movimento 5 Stelle da una parte e Pd dall'altra è ormai ridotta all'osso. Secondo un sondaggio Ipsos illustrato oggi dal Corriere della Sera, è di appena 2,2 punti percentuali (31,1% contro 28,9%) rispetto ai 5,3 punti della stessa rilevazione effettuata alla metà di marzo (quando lo scandalo-petrolio) non era ancora esploso.

In questo mese e mezzo i grillini hanno guadagnato due punti, mentre il Pd ha lasciato sul terreno l'1,1%. Nel "terzo polo politico" del Paese, Forza Italia e Lega fanno a sportellate per la leadership del centrodestra, esattamente appaiate a quota 13,1% e su valori sostanzialmente invariati rispetto alla metà di marzo, mentre Fratelli d'Italia perde lo 0,3% e scende al 3,9. Insieme i tre partiti (che forse, a questo punto, insieme davvero non saranno mai) valgono il 30,1%, ossia un punto percentuale meno del Pd.

Certo, se si federassero in una lista unica potrebbero davvero mettere paura a Renzi, anche più dei 5 Stelle. E realisticamente ambire al ballottaggio previsto alle politiche dall'Italicum quando nessuna delle liste ottiene almeno il 40% delle preferenze al primo turno facendo scattare il premio di maggioranza. Secondo Ipsos-Pagnoncelli, comunque, l'unico in grado di contendere davvero il successo a Renzi in caso di secondo turno sarebbe Grillo: nell'ipotesi di ballottaggio, infatti, il Pd avrebbe il 50,9% delle preferenze contro il 49,1 dei 5 Stelle. Il centrodestra, invece, uscirebbe nettamente battuto sia dal Pd (52,3% contro 47,7%), sia dal M5S (54,6% contro 45,4%). Insomma, per il centrodestra la strada appare in salita assai anche nell'ipotesi dei tre partiti uniti in una sola lista. Figuriamoci dovessero presentarsi in ordine sparso... sempre che non cambi l'equilibrio delle forze che oggi sostengono il governo (Alfano, Renzi, Casini, ecc...).

sabato 30 aprile 2016

La prima busta arancione è arrivata a lei Pensione da fame: un dramma (per tutti)

La donna a cui è arrivata la prima busta arancione Inps: "Avrà una pensione da fame, vendiamo la macchina per campare"



Se andrà a tutti come alla povera Roberta Ciofi, la busta arancione dell'Inps sarà la pietra tombale sulle speranze di tranquilla pensione degli italiani. È stata lei, la 53enne Roberta, operaia di terzo livello della Balducci di Montecatini, ad aver ricevuto la primissima lettera dell'Istituto di previdenza. Dentro c'è scritto quanto sarà corposo il suo assegno. "Mi è arrivata il giorno del compleanno del mio figliolo. A lui non ho detto nulla, non gli volevo rovinare la festa. Ma a me la giornata l'ha guastata. Eccome se l'ha guastata", ha spiegato la donna al Corriere della Sera.

Assegno "da fame" - "Dice che io posso andare in pensione nel 2020 con 1.198 euro lordi al mese. Netti sono meno di mille. Oppure posso arrivare a 2.197 euro, sempre lordi, ma devo resistere fino al 2031. Ma quanto vogliono che lavori questi qui? Io ho cominciato che avevo 14 anni e mezzo. Senza contare che la fabbrica chiude e, anche volendo, chi mi si prende?". La Ciofi è in cassa integrazione da marzo e prima della crisi aveva uno stipendio di 1.400 euro al mese, anche di più. "E i contributi li ho sempre pagati", precisa. Le conseguenze sono immediate: in famiglia si stringerà la cinghia.

"Adesso vendiamo la macchina" - "Mio marito si è deciso a vendere la macchina. Altrimenti non ce la si fa. E già avevamo tagliato il riscaldamento a casa, passando al pellet per risparmiare un po’. Poi dici che l'economia non gira". Il figlio ha 28 anni, è ingegnere e lavora a Bologna, ma lui "la pensione non la prenderà mai. Dovremo risparmiare anche per lui. Per il suo futuro". E poi, aggiunge la signora con amarezza, "adesso ci sono le elezioni, no? Io ho sempre votato a sinistra. Ma mi sa che stavolta cambio rotta. Hanno tanto parlato di pensioni d'oro ma poi non hanno fatto nulla. E il risultato eccolo qua. Lavori 40 anni, stai lì a cucire le tomaie tutti i giorni che ti fanno male le mani. E poi vai via con una cifra scandalosa, una cifra che non ci campi".

Acqua in bottiglia, tracce dei feci umane: 4mila contaminati dal virus, è allarme

Tracce di feci umane nell'acqua in bottiglia: 4mila contaminati dal virus, allarme



Allarme acqua in bottiglia in Spagna. Il Dipartimento della Salute catalano scrive il Fattoalimentare.it lo scorso 25 aprile ha dichiarato conclusa l’epidemia di gastroenterite dovuta al consumo di acqua contaminata da norovirus confezionata in bottiglie e bottiglioni da 18,9 litri, distribuiti in 381 aziende situate nelle province di Barcellona e Tarragona. La vicenda ha coinvolto 4.136 persone che nella maggior parte dei casi hanno riportato un quadro clinico lieve e solo sei sono state ricoverate e dimesse dopo 24 – 48 ore. L'infezione sarebbe stata causata da una “contaminazione fecale umana” di norovirus, avvenuta probabilmente presso la sorgente di approvvigionamento dell’acqua ad Andorra, oppure nell’impianto di imbottigliamento. Ma le autorità di Andorra che, in attesa dei risultati di tutte le analisi, dichiarano di non aver riscontrato alcuna infiltrazione di acque di scarico.

Bossetti e quelle lettere alla detenuta: la sua confessione sulle parti intime

Le lettere hot di Bossetti alla detenuta: la confessione sul sesso



Le lettere che Massimo Bossetti ha scritto alla sua amica detenuta, Gina, diventano pubbliche. Il contenuto è stato svelato dall'avvocato dell'uomo durante l'ultima puntata di Quarto Grado.  I due non si sono mai visti ma si sono conosciuti scivendosi delle lettere. Secondo l'accusa il contenuto di quelle lettere definite "hot" sarebbero importanti perché rivelano la natura dell'uomo. Per dimostrare il contrario l'avvocato Salvagni ha deciso di rendere pubbliche quelle lettere definendole appunto "normali".  “In carcere tutto diventa diverso, c’è un modo di vivere che noi non possiamo capire e nascono anche questo genere di rapporti” dice l’avvocato. 

Il contenuto - Alla sua amica Gina, Bossetti spiega di essere innocente, le dice che nella sua cella ha una foto di suo padre e che è felice di sapere che lui e Yara in Paradiso si sono incontrati perché adesso entrambi sanno la verità. Esprime la sua felicità perché ha una nuova amica con cui parlare. In una delle lettere che viene mostrata in tv, Bossetti si descrive, racconta di essere biondo, di avere degli occhi particolari, color ghiaccio che al sole cambiano. Di come ci tenga alla forma fisica e anche al suo aspetto tanto da depilarsi sempre. Le spiega che si depila anche nelle parti intime; lo ha fatto una volta perché è stata sua moglie Marita a chiederle di farlo. Le chiede poi di aprirsi, di essere sincera come lui ha fatto con lei. In queste lettere Bossetti avrebbe anche detto alla sua amica di preferire la “vagina rasata” parole che aveva anche cercato sul web, come ha sottolineato l'accusa. 

Caivano (Na): Il Consigliere Angelo Marzano propone il Love Parking, Emione: Il Paese ha bisogno di altro

Caivano (Na): Il Consigliere Angelo Marzano propone il Love Parking, Emione: Il Paese ha bisogno di altro



di Biagio Guerra


Architetto Francesco Emione
Liberi Cittadini

In un Paese come Caivano, dove si muore quotidianamente di tumore, dove la criminalità fa da padrona, dove la raccolta rifiuti non riesce a decollare, dove fino a pochi giorni fa vengono ancora scoperti rifiuti altamente tossici interrati nelle nostre periferie, dove la maggior parte delle famiglie caivanesi vivono al di sotto della soglia di povertà, dove secondo il registro le nascite sono in diminuzione, il consigliere comunale Angelo Marzano della Lista Civica Noi con Monopoli, in un contesto non polemico, propone il Love Parking. Cos'è il Love Parking? il Love Parking è un'area attrezzata a Parco dell'Amore a pagamento. Dove le coppie possono appartarsi al costo di 5 euro ogni 2 ore, e 3 per le successive. 

L'idea non è nuova, ma si sta affermando in diverse regioni italiane. La prima area di questo genere fu inaugurata a Crema, poi a Bari, ma ormai il Mezzogiorno sembra "allargarsi", con una diffusione tra Napoli e Caserta che classifica quest'area come zona favorevole a questo tipo di iniziative.

Ma a dire no, è stato in consiglio comunale l'architetto Francesco Emione di Liberi Cittadini, che nota: "La proposta è surreale. Parliamo di cose serie!. C'è un Paese che ha bisogno di tornare a voltare pagina: parliamo delle scuole, cadono a pezzi. Parliamo dell'inquinamento. Parliamo di raccolta differenziata. Parliamo di rilancio occupazionale. Torniamo a parlare di sociale". No che la proposta non piaccia - chiude Emione - ma nel contesto in cui viviamo, a me la proposta del consigliere Angelo Marzano fa sorridere, perchè la proposta va a discapito dei cittadini caivanesi. Concentriamo le nostre energie per promuovere iniziative, anche commerciali, serie.