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giovedì 28 aprile 2016

LA GIANNINI CONDANNATA L'ultimo disastro del ministro: cosa ha fatto, quanto paga

La Giannini condannata, l'ultimo disastro del ministro: cosa ha fatto, quanto paga


di  C.MA.



Ora la sentenza è arrivata ed è una sentenza di condanna. Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini dovrà pagare 9.187 euro all’Università per stranieri di Perugia per il danno arrecato, quando era rettore dell’ateneo, con una delibera che risale al giugno 2008. Circa 50 mila euro complessivi dovranno versare a vario titolo altri undici tra responsabili amministrativi e consiglieri di amministrazione. Lo ha deciso la Corte dei conti dell’Umbria. Una sentenza contro la quale i condannati, compresa la stessa Giannini, proporranno appello.

Al centro del procedimento c’è appunto la delibera con la quale l’Università aveva approvato lo schema di contratto per prendere in affitto alcuni locali da destinare alla realizzazione di un centro ricreativo per gli studenti. Struttura che però non venne realizzata. Secondo la procura contabile (che aveva quantificato in circa 340 mila euro il danno complessivo) la delibera era espressione di una scelta definita chiaramente «incongrua e antieconomica» per un immobile «che sarebbe stato utilizzato solo in minima parte per esigenze istituzionali». Insomma, uno spreco per via di un mancato utilizzo. Per inciso, a questa vicenda si collegherebbe anche una gestione poco attenta anche di altri locali, presi in affitto e poi subaffittati a studenti che non hanno mai pagato.

I vertici dell’Università perugina (tra cui l’attuale rettore Giovanni Paciullo, all’epoca nel consiglio d’amministrazione) hanno sempre sostenuto la correttezza del proprio operato. Al termine del giudizio la Corte dei conti pur «nel rispetto del merito della scelta dell’Università per Stranieri di locare l’immobile» ha ritenuto che questa esprima «un grado di attenzione, avvedutezza, prudenza e massimizzazione valutativa degli interessi pubblici perseguiti non adeguato all'importanza degli interessi stessi». Da questa valutazione è scaturita la decisione di condannare i convenuti in giudizio a somme che vanno dai 3 mila e 900 euro dei componenti del consiglio d'amministrazione ai poco più di 9 mila euro dell’ex rettore, ossia la Giannini.

Il legale del ministro, l’avvocato Luigi Medugno, esprime «moderata soddisfazione perchè la sentenza già recepisce molti argomenti della difesa». E continua a sostenere «l’assoluta correttezza dell’operato» della sua assistita. «Siamo certi che non ci siano comportamenti da sanzionare e per questo faremo appello contro la decisione che comunque già ridimensiona molto il danno contestato», ha aggiunto l’avvocato, il quale poi ha dichiarato che la Giannini, rispetto alla vicenda, «è serenissima». La contestazione «si riferisce solo all’approvazione della delibera e non ai fatti successivi», ha sottolineato a sua volta l’avvocato Mario Rampini, legale di molte delle persone coinvolte.

Anche il rettore Paciullo dichiara che continua «a ritenere che l’unanime decisione assunta dal consiglio d'amministrazione fu dettata dalla necessità ed urgenza di destinare agli studenti spazi in un immobile, per la restante parte, già di proprietà dell’Università per Stranieri». La conseguente delibera «con cui venne deciso di affittare i locali era pienamente legittima». 

Toti feroce, così umilia Bertolaso L'attacco totale (pure a Berlusconi)

Toti contro Bertolaso: "Se si vuole ritirare lo faccia in fretta"



Nega ogni scissione, ma cannoneggia contro Forza Italia, Silvio Berlusconi e Guido Bertolaso. L'uomo forte tra gli azzurri, Giovanni Toti, punta il dito contro l'ex capo della Protezione Civile. Certo, spiega, "lo appoggerò nonostante lui stia non stia aiutando molto in questo inizio di campagna elettorale, diciamo così, scoppiettante", dichiara in un'intervista al Corriere della Sera. E ancora: "Finora ha detto che la moglie vota Giachetti, lui voterebbe Marchini e che potrebbe fare l'assessore della Raggi: comunicazione e obiettivi mi sembrano un po' confusi", mette il dito nella piaga. Poi quello che sembra quasi un appello: "Il suo ritiro? Non lo so, ma se ha la volontà - come da certe sue parole sembra trasparire - di fare un passo indietro, lo faccia in fretta. Se invece ci crede fino in fondo, parli dei problemi e noi lo appoggeremo convintamente e compattamente".

Un attacco a tutto tondo, quello di Toti. Un attacco che per forza di cose va a colpire anche il Cavaliere, primo sostenitore di Bertolaso. E quando chiedono al governatore della Liguria se a Roma Meloni e Salvini hanno attentato alla leadership del Cav, lui risponde in modo sibillino: "A Roma, se ricostruiamo i fatti, ha ragione Berlusconi. Però, citando Andreotti, in politica non basta aver ragione, bisogna che te la diano. Sarebbe servito uno sforzo maggiore da parte di tutti. Ma dopo uno stop si può e si deve ripartire".

mercoledì 27 aprile 2016

LE ULTIME ORE DI MILAN Berlusconi vende ai cinesi (ma c'è anche un italiano)

Le ultime ore di Milan, Berlusconi vende ai cinesi (ma arriva anche un italiano)



È l’imprenditore cinese Jack Ma, fondatore della compagnia Alibaba e comproprietario del Guangzhou Evergrande, il capo della cordata che entro la fine della settimana dovrebbe ottenere da Silvio Berlusconi il via libera per l’acquisizione della maggioranza delle quote azionarie del Milan. Lo riporta Repubblica, secondo cui il patron rossonero non ha ancora sciolto i dubbi sulla formula dell’operazione. Comunque sia, l'opzione più probabile prevede la cessione del 70% delle quote subito ai cinesi e il restante 30 entro un anno. L’offerta presentata dalla cordata, 500 milioni, avrebbe superato il vaglio di Fininvest. Nell’operazione, secondo il quotidiano, rientrerebbe anche Marcello Lippi: per l’ex commissario tecnico della Nazionale è pronto il ruolo di direttore tecnico.

La parola "fine" alla vicenda potrebbe arrivare nell'imminente assemblea degli azionisti rossonera, in programma giovedì pomeriggio con il successivo Cda: Berlusconi potrebbe sciogliere la riserva e cedere la maggioranza ad Oriente. Se il Cav - sempre propenso ai ripensamenti quando si parla di Milan - dovesse dare il definitivo via libera, l'esame dei conti - assicurano fonti vicine alla società - potrebbe chiudersi rapidamente: l'ipotesi è che la firma possa arrivare già a metà giugno, in modo da impostare al meglio la prossima stagione e, soprattutto, una faraonica campagna acquisti in grado di ridare splendore al marchio rossonero, mai come oggi in affanno.

La presenza di Jack Ma, se confermata, darebbe ulteriore autorevolezza alla proposta cinese: il suo nome, aggiunge Repubblica, non è ancora apparso direttamente (la riservatezza è ai massimi livelli). Ci sarebbero però diverse conferme che porterebbero a mister Jack. Fondatore nel 1999 di Alibaba, l'azienda di commercio online che in pochi anni gli ha permesso di scalare la classifica degli uomini più ricchi al mondo, l'ex professore di inglese ha colto per tempo il formidabile potenziale del calcio nella regione asiatica. Non a caso nel 2014 ha investito la bellezza di 192 milioni di dollari nel Guangzhou, un marchio sportivo di successo che proprio con Lippi ha vinto tre titoli nazionali e la Champions d'Asia. Ora avrebbe deciso di puntare sull'Europa. E di farlo in grande.

Trump vince tutto, la Clinton quasi È fatta: la Casa Bianca è "roba" loro

Trump vince tutto, la Clinton quasi. È fatta: la Casa Bianca è "roba" loro



È sempre più Hillary Clinton contro Donald Trump nella corsa per la Casa Bianca, dopo le primarie negli stati del nordest. Se il miliardario americano ha fatto l’en plein trionfando in tutte e cinque le gare dell’ultimo super martedì elettorale (Connecticut, Delaware, Maryland, Pennsylvania e Rhode Island), l’ex Segretario di stato ha ceduto il passo a Bernie Sanders solo in Rhode Island dove il senatore del Vermont ha ottenuto il 55% dei consensi contro il 43,3% della rivale. "Questa è stata la nostra notte più grande: mi considero il presunto candidato" repubblicano, ha esultato il tycoon newyorchese nel suo quartier generale, la Trump Tower sulla Quinta Strada, con al suo fianco la moglie Melania, il figlio Eric e, tra gli altri, l’ex candidato Gop alla presidenza, Chris Christie.

"Quando un pugile mette a terra un altro pugile non è che bisogna aspettare una decisione in giro", ha insistito Trump reclamando la nomination. Per Ted Cruz, che non si è aggiudicato alcun delegato, il nordest è stata una debacle preannunciata. Il senatore del Texas è arrivato sempre terzo, dietro John Kasich, tranne che in Pennsylvania. Gli resta un’ultima chance: vincere in Indiana la prossima settimana. La notte ha messo il turbo a Hillary verso il magico numero di 2.383 delegati necessari per la nomination ma Sanders non accenna a voler mollare e anzi, parlando davanti a 6.500 persone in West Virginia, si è appellato ai super delegati sottolineando come sia riuscito a conquistare più voti dell’ex Segretario di stato tra gli indipendenti e i repubblicani.

"Con il vostro aiuto torneremo a Filadelfia per la convention democratica con la maggioranza dei voti", ha assicurato Hillary parlando nella città dove il partito dell’Asinello dovrebbe decretare la sua incoronazione. L’ex first lady ha rivolto a Sanders parole di apprezzamento, corteggiando i suoi sostenitori, e riservando gli attacchi solo al suo papabile rivale Gop. "L’altro giorno Trump mi ha accusata di giocare la carta dell’essere donna - ha affermato Clinton - ma se combattere per la salute delle donne, per i permessi familiari retribuiti e per equità nei salari significa giocare la carta di essere donna, allora ci sto". La replica del miliardario è arrivata pochi minuti dopo. Se Hillary "fosse un uomo - ha rincarato il magnate del real estate - non arriverebbe al 5% dei voti". La parola passa ora all’Indiana, dove i candidati si contenderanno 92 delegati democratici e 57 repubblicani.

È rivoluzione Juve, addio al super-big Ma occhio a chi arriva: nome da sogno

È rivoluzione Juve, addio al super-big. Ma occhio a chi arriva: nome da sogno



Squadra che vince...si cambia eccome, soprattutto se ormai, dopo cinque scudetti consecutivi, il vero obiettivo è la Champions League. Si parla di Juventus e di calciomercato. E si scopre che i bianconeri potrebbe rimaneggiare profondamente la loro rosa nei mesi estivi. Si parte, però, da un punto fermo: Paul Pogba, che resterà alla Juve (salvo pazzesche offerte). Chi invece pare destinato a lasciare mister Massimiliano Allegri - che al pari del Polpo non mollerà - è Alvaro Morata: come da accordi, dovrebbe tornare al Real Madrid per la significativa cifra di 30 milioni di euro. Un tesoretto che, stando alle indiscrezioni, dovrebbe essere reinvestito per Edinson Cavani.

Dunque i bianconeri sono a caccia di un trequartista: Allegri vorrebbe Oscar, ma l'alternativa potrebbe essere già in casa. Si parla di Cuadrado, che Antonio Conte, come spiega Il Giorno, non vuole al Chelsea: i bianconeri potrebbero insomma tenerselo a prezzo di saldo. Sempre in mezzo al campo - e soprattutto dopo il crac di Marchisio, che ci metterà parecchi mesi per recuperare - ecco prendere quota i nomi di Pastore e quello di André Gomes del Valencia (per il suo cartellino, però, sono necessari almeno 25 milioni). Altro obiettivo è Mkhitaryan del Borussia Dortumund, mentre si "studia" anche Rabiot del Psg. Infine, un probabile colpaccio in difesa: Benatia, un nome in grado di permettere il definitivo salto di qualità ai bianconeri (l'alternativà è Mustafi).

Diocesi di Aversa: Due giornate per celebrare la V Festa dei Popoli

Sabato 30 Aprile e Domenica 1° Maggio, ad Aversa, quattro momenti organizzati nell’ambito dell’evento diocesano su integrazione multiculturale e dialogo interreligioso


a cura di Gaetano Daniele



Quattro eventi disseminati in due intense giornate, da vivere nel segno della misericordia, dell’accoglienza e dell’integrazione. Per la V Edizione della Festa dei Popoli, la diocesi di Aversa ha ampliato lo spettro delle iniziative ideate nell’ambito di un appuntamento che, in breve tempo, è diventato un punto di riferimento sul territorio per quanto riguarda la sensibilizzazione verso il multiculturalismo e il dialogo interreligioso.

Nata dalla sinergia di ben cinque uffici diocesani (Ecumenismo e Dialogo, Migrantes, Caritas, Missionario, Comunicazioni Sociali), la “Festa dei Popoli Aversa” targata 2016 cade nell’ambito delle iniziative promosse per il Giubileo della Misericordia e quest’anno si snoderà nelle giornate del 30 aprile e del primo maggio. “In questi due giorni confluiranno i modesti sforzi pastorali profusi lungo tutto il 2015-2016”. Ad affermarlo è don Peppino Esposito, direttore dell’ufficio diocesano “Ecumenismo e Dialogo”. “Ci apprestiamo a vivere con gioia il momento conclusivo del cammino fatto, nella speranza che esso possa dire il positivo che nasce dall’incontro di diverse culture, tradizioni, religioni e popoli. Che queste due giornate possano far fiorire in noi la convinzione che è possibile costruire un mondo senza barriere o confini, ma a pieno vantaggio di tutti”.

Si parte sabato mattina con il Giubileo dei Bambini e dei Ragazzi “Camminiamo nella Misericordia”, organizzato in collaborazione con l’ACR (Azione Cattolica dei Ragazzi) e le scuole del territorio con l’intento di favorire la riflessione su accoglienza, relazioni e cura del creato. Alle 9:00, i ragazzi si riuniranno in tre diversi punti della città di Aversa (Parco Pozzi, Stazione, Porta dell’Annunziata) per muoversi  in corteo verso Piazza Municipio; dopo un momento di saluto con il vescovo di Aversa, Mons. Angelo Spinillo, si farà tappa in Cattedrale per passare attraverso la Porta Santa. Sabato alle ore 20:00, in Piazza Municipio, sarà il turno della Preghiera Interconfessionale, un solenne momento con i rappresentanti delle diverse confessioni religiose presenti nel nostro territorio.

Domenica 1 Maggio, alle ore 9:00, l’Hotel del Sole di Aversa ospiterà l’incontro “Culture della Misericordia – Tradizioni a confronto”. A presentare il dibattito, novità assoluta della V Edizione, è don Nicola Barbato, direttore dell’ufficio diocesano Migrantes: “Festa dei Popoli costituisce il volto positivo della problematica riguardante il mondo della mobilità umana. Quest’anno abbiamo voluto dare anche un piccolo contributo a quell’affannosa ricerca di stabilire un terreno comune, un valore o dei valori condivisibili che ci accomunano e arricchiscono vicendevolmente”. Dopo il saluto di Mons. Spinillo, sull’argomento dibatteranno Pasquale Arciprete, Docente all'Istituto Superiore di Scienze Religiose "S. Paolo" di Aversa; AbdAllah Massimo Cozzolino, Segretario Generale della Confederazione Islamica Italiana; Ottavio Di Grazia, Docente di Culture, Identità e Religioni all’Università "Suor Orsola Benincasa" di Napoli; Ciro Pizzo, Docente di Sociologia Generale all’Università "Suor Orsola Benincasa". A moderare il dibattito sarà Franco Villano, Presidente dell'Associazione Amicizia Ebraico Cristiana di Napoli.

Domenica sera infine, a partire dalle ore 20:00, ritorno a Piazza Municipio per la Celebrazione della V Edizione della Festa dei Popoli: com’è consuetudine, sarà un momento di gioiosa comunione fraterna e sano folklore, con la presenza di associazioni, stand gastronomici e gruppi etnici.

Caivano (Na): Esclusiva il Notiziario / Intervista al Capogruppo di F.I Gaetano Ponticelli

Caivano (Na): Esclusiva il Notiziario / Intervista al Capogruppo di F.I Gaetano Ponticelli


di Gaetano Daniele

Gaetano Ponticelli
Capogruppo Forza Italia

Incontriamo il Capogruppo di Forza Italia, consigliere Gaetano Ponticelli. Consigliere Ponticelli, bentrovato sul nostro blog il Notiziario sul web. Giunta Tecnica, cosa si sente di dire?

Innanzitutto, ancora grazie per lo spazio che mi concede sul suo blog il Notiziario sul web. Come hanno testimoniato le mie recenti dichiarazioni, anche sul suo blog, la professionalità della nuova Giunta è fuori discussione. Possiamo quindi auspicare in una crescita futura, ovviamente con il supporto dei partiti politici. Solo un'accesa collaborazione potrà traghettare il Paese lontano dalla crisi. 

Come prosegue il dialogo con le opposizioni?

La priorità condivisa tra maggioranza e opposizione, è costruire nuovi ponti tra loro, nonchè tra centrosinistra e centrodestra. Collegamenti che servono a rilanciare Caivano. Il nostro programma di rilancio è ben chiaro. Siamo pronti a dialogare con tutti. 

E con i partiti di maggioranza? 

Forza Italia è fisicamente, politicamente e culturalmente nel cuore dell'Europa e del Mediterraneo, e soprattutto nella posizione migliore per offrire supporto agli amici-colleghi che compongono la maggioranza. Questo punto di forza puo' servire a due cose, ad unire le intelligenze per un unico fine, oppure a romperlo. Ad oggi il nostro operato sta raccogliendo frutti. Mi auguro sia cosi fino alla fine del nostro mandato.