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domenica 24 aprile 2016

Colpo al cuore dell'Unione europea: dalle urne un messaggio nerissimo

Austria, messaggio all'Unione europea: l'estrema destra vince le presidenziali



L'estrema destra ha vinto il primo turno delle presidenziali in Austria. In base alle prime proiezioni Norbert Hofer del Partito della Libertà ha ottenuto il 36,7% dei voti, seguito dal verde Alexander van der Bellen (19.7%) e dal candidato indipendente Irmgard Griss (18.8%). Il socialdemocratico Rudolf Hundstorfer ha l'11,2% e così anche Andreas Khol del Partito del Popolo.

Segnale forte all'Europa - Un segnale forte all'Europa e contro l'immigrazione, nel giorno in cui al Brennero al confine con l'Italia si sono registrati nuovi scontri e tensioni. Manifestanti hanno tentato di smantellare le barriere alzate dalla polizia sul lato austriaco del confine. La polizia austriaca ha utilizzato gas lacrimogeni e manganelli contro i dimostranti, in maggioranza italiani, che hanno marciato per opporsi ai controlli che Vienna intende imporre al valico in vista di un possibile aumento nel numero di migranti in arrivo. I dimostranti si sono dispersi velocemente. Dopo l'episodio, la polizia ha trasferito sul posto due camion-cisterna con cannoni ad acqua, che non ha utilizzato, scrive l'agenzia Apa. Il 3 aprile scorso durante una manifestazione analoga si erano già verificati disordini. Il nuovo ministro dell'Interno austriaco, il conservatore Wolfgang Sobotka, sabato ha dichiarato che i controlli entreranno in vigore a fine maggio e ha chiesto all'Italia di proteggere meglio la frontiera esterna dell'Ue, registrare i migranti e creare per loro più centri di accoglienza. "Se l'Italia non prenderà provvedimenti, allora sarà creato un muro", ha sottolineato.

Diocesi di Aversa: Mostra per il Giubileo della Misericordia

Diocesi di Aversa: Mostra per il Giubileo della Misericordia
"Misericordiae Vultus": venerdì 29 Aprile la presentazione in Cattedrale

a cura di Gaetano Daniele




In occasione del Giubileo straordinario della Misericordia, indetto da Papa Francesco, il Museo Diocesano di Aversa organizza una Mostra storico-artistica dal titolo  “Misericordiae Vultus: La Bellezza della Misericordia  in  Terra di Lavoro” (2 - 31 maggio 2016) con opere d’arte e documenti storici provenienti dal centro  aversano e dalle chiese della diocesi normanna sul tema della Misericordia. La presentazione alla stampa è fissata per venerdì 29 aprile 2016 alle ore 11:30 presso la sede della mostra (Museo Diocesano, Deambulatorio della Cattedrale, Piazza Duomo), mentre l’inaugurazione ufficiale è in programma lunedì 2 maggio alle ore 16:30.

Realizzata dall’Ufficio Diocesano per i Beni Culturali Ecclesiastici, diretto da Mons. Ernesto Rascato, in collaborazione  con le Soprintendenze Belle Arti e Paesaggio per le Province di Caserta, Benevento e Napoli, con il supporto logistico dell’Associazione In Octabo di Aversa, la rassegna iconografica dedicata al Volto della Misericordia offre un percorso storico artistico che va dal romanico all’arte moderna con numerose opere  provenienti dal territorio della Diocesi.

L’itinerario è articolato in tre sezioni: Volto di Gesù Misericordioso, Maria Mater Misericordiae, Santi testimoni della Misericordia. La prima sezione offre  una breve rassegna di opere: dal Santo Bambinello delle Cappuccinelle, dal Crocifisso catalano della Cattedrale, Crocifisso miracoloso  della Trinità di Aversa, il Crocifissso di Lsuciano, da vari Ecce Homo, dipinti e statue come  il Gesù Trasfigurato del Santissimo Salvatore di Casal di Principe, il Crocifisso bruciato di Grumo Nevano, dipinti come le Tavolette rinascimentali dello Spirito Santo di sant’Antimo. La seconda sezione presenta alcune immagini  preziose per la devozione mariana e l’arte aversana:  S.Maria Iconavetere di S.Maria a Piazza, la Galactrouphusa o Madonna Lactans da S. Francesco alla Villa, la Madonna della Strada da S. Maria delle Grazie, il tronetto con l’icona della Madonna di Casaluce proveniente dal monastero benedettino  di san Biagio, la statua dell’Addolorata da San Filippo e Giacomo. La terza sezione  presenta alcune figure emblematiche di Santi della Misericordia: alcuni busti d’argento come san Giuseppe e san Francesco dal Tesoro della cattedrale, alcuni dipinti  come la Vocazione di Matteo di G.B.Lama della chiesa di S.Maria degli Angeli (pertinenza Tribunale Napoli Nord), san Rocco della Confraternita di san Rocco degli Agonizzanti; alcuni busti lignei come santo Stefano di Qualiano, san Filippo Neri,  statue come santa Lucia da Santa Sofia di Giugliano in Campania, san Giuseppe  Cottolengo da Trentola Ducenta. Una sezione a sorpresa offrirà  testimonianze archivistiche con documenti storici e musicali sulle traccie della misericordia nel territorio diocesano.

Canone Rai, è delirio totale: date e scadenze, cambia tutto

Canone Rai, delirio totale: date e scadenze, cambia tutto


di Sandro Iacometti



Per molti, ma non per tutti. Potrà sembrarvi incredibile, ma una bella fetta di contribuenti rischia di restare esclusa dallo slittamento delle scadenze per il canone in bolletta. Chi non possiede un televisore, salvo ulteriori colpi di scena, può stare relativamente tranquillo. Con il provvedimento dello scorso 21 aprile l' Agenzia delle entrate ha chiarito che al posto delle due scadenze prima previste, 30 aprile per il cartaceo e 10 maggio per l' online, l' invio delle dichiarazioni di esenzione dovrà avvenire entro il 16 maggio per tutte le modalità di spedizione. In quel modo il contribuente potrà evitare di pagare il balzello a luglio con l'addebito automatico in bolletta.

Il problema riguarda tutti gli altri cittadini che, sulla base delle indicazioni fornite dalla stessa Agenzia nelle scorse settimane, non sono tenuti al pagamento del canone. Per essere più chiari, come recita il provvedimento del 24 marzo firmato dal direttore delle Entrate, Rossella Orlandi, coloro che, pur essendo intestatari di utenza elettrica, sono esenti dal pagamento poiché «il canone è dovuto in relazione all' utenza intestata ad altro componente della stessa famiglia anagrafica».

I casi, come si può vedere sul sito del Fisco, sono molti. Dai coniugi con due diverse utenze intestate, ai genitori che pagano la bolletta per la casa del figlio, fino ai titolari di contratto elettrico di una abitazione data in affitto. In molti di questi esempi, come abbiamo già scritto nei giorni scorsi, sorgono numerosi interrogativi rispetto alle tariffe residenziali scontate dell' energia illegittimamente ottenute (non essendoci la residenza), su cui le Entrate sembrano sorvolare ma che, in caso di auto-dichiarazione per non pagare il canone, provocheranno inevitabilmente la richiesta di arretrati da parte delle società elettrica.

Ma non è questo il punto. La questione è che per chi deve evitare il rischio del doppio canone lo slittamento della scadenza non vale. «Il provvedimento delle Entrate», spiega il legale dell' Aduc, Emmanuela Bertucci, «non cambia i termini per l' invio delle dichiarazioni relative al quadro B del modulo. Quelle che riguardano chi ha un' utenza intestata ma non deve pagare il canone. In questo caso, per quanto ne sappiamo, potrebbero anche valere le vecchie date del 30 aprile e 10 maggio».

Possibile che l' Agenzia delle entrate, peraltro sostituendosi all' esecutivo, abbia deciso di impantanarsi in un groviglio regolamentare di tali proporzioni? Basta leggere il testo del Fisco per avere la conferma. Il documento del 21 aprile va a modificare i punti 3.2 e 3.4 del precedente provvedimento del 24 marzo, introducendo la scadenza del 16 maggio. Il secondo punto riguarda le nuove utenze elettriche attivate nei mesi di gennaio, febbraio e marzo di quest' anno. Anche in questo caso c' è un mistero. Se il termine è slittato, perché non includere anche le attivazioni di aprile nell'opzione?

Il punto 3.2 è invece quello relativo a due ipotesi prese in considerazione dal punto 1.1 del provvedimento (a e b), entrambe riferite alla «dichiarazione sostitutiva di non detenzione di un apparecchio televisivo». Insomma quando nessun componente della famiglia anagrafica ha una tv in casa, tranne quella (ipotesi b) per cui è stata presentata, occhio al linguaggio moderno e comprensibile, «denunzia di cessazione dell' abbonamento per suggellamento». Il testo non è equivocabile: «In via transitoria, la dichiarazione sostitutiva di cui alle lettere a) e b) del punto 1.1» va presentata entro il 16 maggio 2016.

E gli altri titolari di utenza? Questi si trovano alla lettera c) del punto 1.1, che il nuovo provvedimento assolutamente non menziona. Il bello è che rileggendo il vecchio testo si scopre che le date non ci sono neanche lì. In altre parole, la scadenza per la presentazione della dichiarazione per evitare il doppio canone semplicemente non esiste. L' unico passaggio in cui vengono citati i casi di famiglie anagrafiche con più utenze è il punto 3.5 in cui le Entrate si limitano a spiegare che «la dichiarazione sostitutiva di cui alla lettera c) del punto 1.1 ha effetto per l' intero canone dovuto per l' anno di presentazione».

Per avere chiarimenti bisognerà aspettare necessariamente il decreto attuativo. L' attesa, però, rischia di essere lunga. Dopo la pioggia di rilievi arrivati dal Consiglio di Stato, che ha rimandato il testo al ministero dello Sviluppo, il governo si è limitato ad emanare una nota in cui si definisce l' apparecchio tv. Cosa ben differente dall' inserire la definizione nel decreto, come invece chiedeva Palazzo Spada. La saga, evidentemente, riserverà ancora sorprese.

"Sono io l'assassina della mia bambina": questa mamma si è fidata del medico e...

"Sono io l'assassina della mia bambina": questa mamma si è fidata del medico e...



"Non ho vaccinato mia figlia perché la pediatra mi aveva detto che non era necessario visto che non la portavo all'asilo nido e lei ora è morta". Sono le parole disperate di una mamma che adesso si sente "l'assassina di sua figlia". La piccola Azzurra aveva undici anni ed è morta nel 2014 per un attacco fulminante di meningite. La donna ha raccontato all'Huffington Post di non aver mai fatto il vaccino contro il meningococco C alla figlia perché non andava all'asilo nido. La pediatra le aveva assicurato che non sarebbe mai successo nulla e invece.  La donna ha raccontato di averle sempre fatto tutte le vaccinazioni: "L'avevo immunizzata per tutte le malattie compreso il morbillo, la varicella e la parotite". Antonella, però, aveva tralasciato la profilassi contro il meningococco C, responsabile della meningite perché si era fidata della pediatra. "Da ignorante mi sono fidata della dottoressa che mi assicurava che si trattava di una malattia rara e che lei non aveva vaccinato nemmeno i suoi figli". Ma ora se potesse tornare indietro non rifarebbe più quella scelta perché la sua bimba se ne è andata per sempre.

Il 18 marzo del 2014 senza dare inizialmente sintomi preoccupanti, la ragazza, ormai 11enne, si è ammalata. "Mi chiamarono dalla scuola per dirmi che non stava bene, aveva 37 e mezzo di febbre e perciò non mi sono allarmata. Il giorno successivo era la festa del papà. Lo chiamò al telefono per fargli gli auguri, poi disse che la testa le scoppiava. Quindi le consigliai di andare a letto. Ma non appena si alzò dal divano cadde a terra con la schiuma alla bocca. Dopo 24 ore i medici dissero che ormai non c'era più nulla da fare, il cervello aveva subito danni irreversibili a causa della meningite. Nel giro di due giorni è morta" - ha raccontato la signora Salimbene in lacrime.

La donna, nella disperazione più totale, ha voluto sapere il ceppo della malattia. "Quando mi dissero che era il meningococco C allora mi ricordai della pediatra e della mia decisione di non vaccinarla. Ho sentito come se avessi preso mia figlia e l'avessi scaraventata sotto un tir. Penso che la colpa sia mia perché non ho consultato altri medici e sono stata una ignorante". Ora la donna sta conducendo diverse campagne di sensibilizzazione sul tema delle vaccinazioni.

Nei giorni scorsi, ad esempio, è nata una associazione che porta il nome della sua piccola, "Un bacio ad Azzurra", con l'obiettivo di convincere gli altri genitori a vaccinare i propri figli. "Mi piace dire alle mamme e ai papà che ogni somministrazione di vaccino è un bacio che arriva a mia figlia, alla quale chiedo continuamente perdono quando vado a visitare la sua tomba in cimitero. Dopo la sua morte cinquanta bambini sono stati vaccinati contro la meningite a Lodi e io stessa mi sono sottoposta all'immunizzazione" - ha concluso la donna.  La storia di Antonella Salimbene e della sua bambina poco a poco sta diffondendo una coscienza collettiva sull'importanza dei vaccini. Molte mamme ringraziano la donna per la sua testimonianza perché da questa storia hanno imparato tantisismo.

Fca richiama oltre un milione di auto "Difetti al cambio": i modelli interessati

Fca richiama oltre un milione di auto: "Difetti al cambio", i modelli interessati



Fca ha annunciato oggi il richiamo di oltre un milione di auto in tutto il mondo per migliorare la trasmissione evitando così il movimento mentre sono parcheggiate. Il problema sorgerebbe nel momento in cui, una volta parcheggiata, il conducente dimentichi di azionare la funzione "park". La casa automobilistica sta conducendo un’indagine sul problema con l’Agenzia statunitense per la sicurezza del traffico (Nhtsa). Tale disfunzione avrebbe provocato il ferimento di 41 persone. Sono circa 1,12 milioni i veicoli interessati di cui 811.586 negli Usa, 52.144 in Canada, 16.805 in Messico e il resto al di fuori del Nord America. Il Dodge Charger del 2012-2014, la Chrysler 300 degli stessi anni e la Jeep Grand Cherokee del 2014-2015 sono i veicoli interessati. Fca ha affermato che apporterà modifiche per risolvere il problema. 

Genova, grave disastro ambientale È allarme: il petrolio va verso il mare

Cede una diga di contenimento, è allarme



È uscito materiale oleoso dalle dighe di contenimento sul Polcevera a Genova ma il problema più grave resta quello della sacca di petrolio sul versante del Pianego, su cui non si può operare perché l'rea è sotto sequestro da parte della magistratura. Una delle briglie sifonate di contenimento sul torrente Polcevera, costruite per bloccare il greggio fuoriuscito da una tubatura dell’oleodotto Iplom domenica scorsa, a causa della pioggia che ha alzato il livello dell'acqua è stata superata. Altre due briglie sono state aperte appositamente perché il materiale non defluisse con eccessiva violenza.

Rassicurazioni - "Tutto si sta muovendo secondo i piani, la macchina organizzativa sta funzionando come doveva. L’emergenza in mare è stata aggredita, quella sul fiume è sotto  controllo. Il sistema di difesa ha tenuto nonostante le piogge che sono arrivate come ampiamente previste dal nostro sistema meteo". Lo ha detto il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti nel corso del sopralluogo sul Polcevera per fare il punto sull’emergenza petrolio a Genova con l’assessore all’ambiente e alla Protezione Civile Giacomo Giampedrone, il commissario Straordinario di Arpal Carlo Emanuele Pepe, il responsabile di Arpal Stefano Maggiolo, il dirigente regionale della Protezione Civile, Stefano Vergante.

AEREI A RISCHIO " I motori sono difettosi" Paura in tutto il mondo

"Motori difettosi": allarme sui voli. A rischio la metà degli aerei nel mondo



Uno dei due motori sui 787 della Boeing rischia di spegnersi durante il volo. Il gravissimo difetto è stato scoperto dall'Agenzia federale Usa dell'aviazione che ha imposto all'azienda una revisione urgente prima che il motore di ultima generazione in materiali compositi provochi incidenti peggiori rispetto a quelli già accaduti lo scorso gennaio.

Il precedente - Durante un volo del 29 gennaio scorso da Vancouver a Tokyo della Japan Airlines, il motore destro dell'aereo si è spento in aria e il pilota non è mai riuscito a riavviarlo. A bordo c'erano 166 persone e il jet era a circa 90 miglia dall'aeroporto di Tokyo: solo la bravura dei piloti ha permesso di atterrare senza problemi, sfruttando un solo motore.

Il difetto - Secondo la richiesta della Faa, il motore rischia di spegnersi per l'accumulo interno di ghiaccio. Il fenomeno interessa 176 velivoli di 29 compagnie diverse, cioè circa il 44% della flotta mondiale. Il pericolo maggiore lo rischiano quegli aerei che montano lo stesso motore su entrambe le ali: in quel caso entrambi rischiano di spegnersi, costringendo il volo all'ammaraggio d'emergenza. L'allarme è talmente serio che la Faa lo ha definito "questione di sicurezza urgente".