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mercoledì 3 febbraio 2016

Un allarme rosso (tra poche ore) Meteo, come verrà colpita l'Italia

Un allarme rosso (tra poche ore). Meteo, come verrà colpita l'Italia




Come previsto, ma forse più in fretta del previsto, arrivano pioggia e neve. L'anticiclone che ha dominato gli ultimi giorni a cavallo tra gennaio e febbraio ha definitivamente ceduto al maltempo. Nella mattinata di oggi, mercoledì 3 febbraio, è arrivata sullo Stivale la prima perturbazione in ingresso dal Nord Europa, che porterà giù la colonnina di mercurio e scatenerà perturbazioni, pioggia e neve, da Nord a Sud del Paese. Già nelle prossime ore è previsto un netto peggioramento delle condizioni atmosferiche.

Questo, però, sarà soltanto l'inizio. Occhi puntati sul weekend incombente, quello del 6 e 7 febbraio, dove il maltempo sarà ancora più intenso a causa della perturbazione ribattezzata Golia: in questa seconda "tranche" di perturbazioni verranno colpite in particolare le Alpi e la dorsale appenninica al di sopra dei mille metri. Attesi gravi nubifragi anche su Liguria e Toscana. Dunque le nevicate, attese fino a 150 centimetri sopra i 1.500-1.600 metri; fortissimi venti di Libeccio accompagneranno piogge e neve.

Per tutto il mese di febbraio, insomma, il tempo sarà più variabile rispetto alle settimane di dicembre e di gennaio, anche se le temperature risulteranno sempre al di sopra delle medie stagionali. Con discreta probabilità il meteo durerà ancora per le settimane successive: alcuni sistemi nuvolosi atlantici, infatti, porteranno instabilità e precipitazioni in abbondanza, nonostante, come detto, le temperature miti.

Hai capito, Di Maio? Mora, bella, sexy: le prime foto della sua ragazza / Guarda

Hai capito, Di Maio? Mora, bella, super-sexy: per la prima volta, compare la sua ragazza / Guarda




Hai capito, la morettona? Al fianco di Luigi Di Maio, leader in pectore del M5s, ecco comparire la sua "fiammeggiante" ragazza: si tratta di Silvia Virgulti, tv coach del Movimento 5 Stelle, che Di Maio ha conosciuto dopo aver aderito al Movimento di Beppe Grillo. E dunque eccola, la coppia, in platea al teatro Linear Ciak di Milano per assistere allo spettacolo di Grillo, appunto, dal titolo Grillo vs Grillo, durante il quale, tra il serio e il faceto, il leader del M5s ha affermato: "Io politico? Scherzavo".

Diocesi di Aversa - Video / Pastorale Giovanile Primo Incontro verso la GMG

Diocesi di Aversa -  Pastorale Giovanile Primo Incontro verso la GMG


a cura di Gaetano Daniele



A sei mesi dall’appuntamento di Cracovia, il percorso tracciato dalla Pastorale Giovanile della diocesi di Aversa entra finalmente nel vivo. Venerdì 29 gennaio, infatti, il Seminario Vescovile ha ospitato l’incontro di riflessione “Tra Memoria e Speranza”, prima di una serie di tappe di avvicinamento alla Giornata Mondiale della Gioventù. Prendendo spunto dalla Giornata della Memoria, le nuove generazioni sono state invitate a sedere ai Tavoli di Testimonianza per ascoltare e conoscere storie che rendono la memoria fonte di speranza.


Ddl Cirinnà, la minaccia di Area popolare al Pd: "Se votate sì, frattura insanabile"

Ddl Cirinnà, la minaccia di Area popolare al Pd: "Se votate sì, frattura insanabile"




Nel giorno in cui il ddl Cirinnà inizia il suo iter al Senato (bocciate le pregiudiziali), resta il nodo politico, cioè la lontananza sempre più evidente tra una parte del Pd e i moderati della maggioranza. "Avviso ai naviganti - annuncia il deputato di Area popolare Raffaele Calabrò -. Un testo di legge intitolato Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze, logica vuole che si occupi di riconoscere i diritti individuali e patrimoniali delle unioni di fatto. Su quest'argomento, l'Italia è rimasta dietro ed è giusto che si intervenga. Ma prevedere l'adozione per questo tipo di unioni o equipararle alla famiglia equivarrebbe utilizzando un gergo scolastico ad andare fuoritema". La conclusione di Calabrò è tranchant: "Qualora sul ddl Cirinnà si costruisse una maggioranza parlamentare diversa da quella che sostiene il governo, si giungerebbe ad una frattura inevitabile e difficile da sanare nella finora rodata unione di fatto tra Area Popolare e Pd".

"La Rai deve bloccare la Leosini" Procura all'attacco, caos Raitre

Franca Leosini intervista il fidanzato della Annibali sfregiata con l'acido. Rivolta della Procura: "La Rai la blocchi"




"Non può intervistare quell'imputato". La Procura della Repubblica di Pesaro ha chiesto alla Rai di bloccare la prossima puntata di Storie maledette: giovedì 4 febbraio su Raitre Franca Leosini dovrebbe intervistare Luca Varani, l'ex fidanzato del'avvocatessa Lucia Annibali sfregiata con l'acido. Varani è stato condannato in Appello a 20 anni di reclusione e dovrà ora affrontare l'ultimo grado in Cassazione. L'obiezione della Procura è netta: "La tv di Stato offre le sue telecamere ad un imputato che non ha mai risposto alle domande nei due gradi di giudizio, ed anzi ha più volte tentato di inquinare le prove - si lamenta il procuratore Manfredi Palumbo in un'intervista al Resto del Carlino -. Mi chiedo come il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria possa aver autorizzato questa intervista senza chiedere pareri, per quanto so, alla procura competente, ovvero alla Procura generale o alla stessa Corte di Cassazione". 

Bechis e gli sprechi del premier: "Quanto ci costano i suoi tweet"

Bechis smaschera l'ultimo spreco di Renzi: "Ecco quanto ci costano i suoi tweet"


di Franco Bechis
@FrancoBechis



I conti sono venuti fuori solo a nove mesi dai fatti. Ricordate il 25 aprile 2015? Il governo di Matteo Renzi cavalcò come mai era avvenuto negli anni precedenti l'appuntamento con i 70 anni dalla Liberazione. Quel giorno su Twitter e sui social network tutta la comunicazione sulle manifestazioni passò attraverso un hashtag, #ilcoraggiodi, che divenne subito virale. Un'operazione di comunicazione riuscita, e tutti lodarono per questo la genialità di palazzo Chigi, pensando fosse dovuta alla squadra di comunicatori di Renzi. Non a caso nella sua squadra il premier aveva voluto Roberta Maggio, definita "la regina di Twitter" e nota per avere promosso proprio l'hashtag di successo. Invece dall'amministrazione di palazzo Chigi viene fuori ora che quel successo fu poco spontaneo e molto spintaneo: per fare diventare virale quello slogan governativo palazzo Chigi stabilì con una grottesca determina sul successo comunicativo, che bisognava pagare qualcuno. E fu pagato 17 mila euro proprio Twitter, che naturalmente sapeva come fare diventare virale quella comunicazione. E' solo una piccola parte dei soldi spesi quel 25 aprile. Che in parte sono andati a finanziare quattro spot, di cui uno con lo stesso premier al centro a sbaciucchiare nonnini e accarezzare commosso vecchine. La direzione artistica è stata affidata a Simona Ercolani, e la produzione alla Indiana production...

Ufficiale: Renzi ha l'Europa contro "Basta flessibilità". E Brunetta sfotte

Matteo Renzi ha l'Europa contro: "Niente lezioncine", "Basta flessibilità per l'Italia"




"E adesso pure Moscovici. Due botte europee al giorno ci tolgono Matteo Renzi di torno". Usa l'arma dello sfottò, il capogruppo forzista alla Camera Renato Brunetta, per sottolineare il momento difficile nelle relazioni tra l'Italia e l'Unione europea. La realtà è che c'è poco da ridere, perché dopo settimane di tensione oggi si registra un nuovo capitolo. Al premier che ribadisce il concetto del "non venite a fare le maestrine", Bruxelles risponde secca: sono finiti i tempi della flessibilità. Di fatto, dopo le parole del presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker, un'autostrada spianata per la Troika: se Renzi non riuscirà a ridurre debito e spesa pubblica (impresa quasi impossibile), finiremo nuovamente sotto il torchio di Ue e Fmi. L'incubo è reale: che la Grecia dell'estate 2016 possiamo essere noi.

"Niente lezioncine" - Da Accra, dove si trova nel corso del suo terzo tour africano, il presidente del Consiglio riaccende le polemiche contro l'Unione, scandendo al momento di lasciare il parlamento ghanese un inequivocabile: "Non prendiamo lezioncine da nessuno dei nostri amici europei. Noi siamo l'Italia e ogni anno mettiamo 20 miliardi sul piatto di Bruxelles, avendo indietro, molto meno, 11 miliardi", ha aggiunto. Quindi "pronti ad imparare ma il tempo delle lezioni è finita, abbiamo fatto le riforme e siamo pronti a dare il nostro contributo al'Europa". L'Ue soffre di mancanza di progetti, mancanza di strategie: la critica di Renzi parte anche dalla mancanza di lungimiranza dimostrata dal Vecchio Continente nei confronti dell'Africa. Dove invece "l'Italia è fortemente impegnata a supportare la pace e la stabilità in Africa". 

Doppia mazzata - Passano poche ore e arriva la risposta piccata da Bruxelles. L'Italia ha usufruito del massimo della flessibilità possibile, e ora deve attenersi ai suoi obblighi, avverte il presidente del gruppo Ppe al Parlamento europeo, Manfred Weber. Certo, "dobbiamo essere coscienti della situazione generale, e la situazione è che la flessibilità prevista dal patto di stabilità viene applicata al massimo possibile". In questo contesto, ha sottolineato, "i socialisti, guidati da Pierre Moscovici (il commissario francese agli Affari economici e finanziari, ndr), hanno ammesso che si sta facendo il massimo e che non c'è più flessibilità". Dunque, ha concluso, "sarebbe utile che tutti lo riconoscano".