Ennio Doris: "Ci sarà una selezione e resteranno solo le banche migliori"
"I risparmiatori devono imparare a selezionare la banca cui si affidano. Se questo processo avverrà, è inevitabile che il cliente scelga sempre di più e che sopravviveranno solo le banche più solide, quelle che spranno dare maggiori garanzie". Il numero uno di Mediolanum, Ennio Doris, commenta così in una intervista al quotidiano "Il Giornale" il primo Forex del governatore di Bankitalia Ignazio Visco dopo l' adozione del bail-in e la bad bank leggera.
Doris alzerebbe la capienza del fondo di solidarietà così da risarcire tutti i piccoli obbligazionisti di Etruria, Marche, CariFe e CariChieti. "Il vero pericolo - spiega - è che i risparmiatori perdano la fiducia nelle banche. Il patrimonio più grande da tutelare è la stima dei clienti, o potrebbero essere a rischio anche i consumi. Il bail-in è stato pensato per non far pesare le crisi bancarie sui contribuenti ma anche la prima ipotesi di intervento, che l' Europa ha bocciato, nella sostanza rispettava la legge. Bruxelles ha autorizzato aiuti di Stato veri sia in Portogallo per 1,7 miliardi, sia in Germania per 3 miliardi. Davvero non capisco questa disparità di trattamento, se si fosse adottato in modo graduale il bail-in avremmo evitato molti problemi".
Secondo il patron di Mediolanum, "è falso che l' Italia non ha provveduto per tempo a salvare i suoi istituti di credito. Quelli di molti Paesi sono andati in crisi dopo il fallimento Lehman Brothers perché pieni di titoli tossici, ma non era il caso italiano. A fine 2008, il governo studiò un fondo da 20 miliardi per entrare nel capitale delle banche, ma non servì mai. Pochi giorni dopo l' Inghilterra finanziò un fondo da 80 miliardi di sterline e gli Usa da 700 miliardi di dollari. Il salvataggio delle banche nel mondo ha quindi preso spunto da un decreto italiano".