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martedì 26 gennaio 2016

La Barilla sfotte l'Inter: "La nostra lasagna non vi resta sullo stomaco"

Barilla sfotte l'Inter: "La nostra lasagna non resta sullo stomaco nemmeno ai nerazzurri"




L'Inter punita da Kevin Lasagna, attaccante del Carpi, a San Siro. E con un nome così sui social si è scatenata l'ironia contro i tifosi interisti. Ma non solo i tifosi. Anche la Barilla via Twitter ha voluto scherzare con il cognome dell'attaccante che ha segnato l'1-1 del Carpi al 92' domenica pomeriggio: "La nostra lasagna non resta sullo stomaco. Nemmeno agli interisti".

Caivano (Na): Le pesanti accuse di Liberi Cittadini al Sindaco Monopoli

Caivano (Na): Le pesanti accuse di Liberi Cittadini al Sindaco Simone Monopoli 


Lista Civica 
Liberi Cittadini



Di seguito riportiamo le accuse che la Lista Civica "Liberi Cittadini" rivolge al Sindaco di Caivano dott. Simone Monopoli, pubblicata sulla propria pagina Facebook: 

Striscia la notizia evidenzia, ancora una volta, l’inconsistenza di quest’amministrazione. I bambini che vendono le sigarette sono lo specchio dell’abbandono totale delle fasce deboli della nostra comunità. Manca il lavoro, mancano le istituzioni, persino quelle scolastiche talvolta latitano. In campagna elettorale, l’attuale amministrazione ha ingannato le fasce sociali più deboli con la promessa del reddito di cittadinanza. E tutti i giorni le beffa segnalando i propri amici per posti nei nuovi insediamenti commerciali. 

Caivano è abbandonata a se stessa. Cosa ha fatto l’amministrazione in sette mesi? Nulla sul piano delle politiche sociali, il sindaco ha trattenuto la delega per darla in gestione ai gruppi di potere che guidano l’amministrazione. Le politiche sociali sono divenute solo il mezzo per sistemare parenti ed amici nelle cooperative. Tant’è che avevano un servizio per assistenza agli anziani che è stato brutalmente tagliato per una presunta carenza di fondi che però si trovano per le clientele ed i lavori alle ditte degli amici e parenti.

Cosa ha fatto per la pubblica istruzione visto che parliamo di scuola? Nulla. Ha assecondato i dettami delle lobby di Forza Italia per varare un ridimensionamento scolastico inadeguato, più simile ad una ritorsione contro una dirigente che fa il proprio dovere senza sottomettersi o fare comunella con la politica. Tant’è che la stessa non ha alcun interesse ad entrare in organismi di governo locale, piuttosto ha avuto la capacità di portare il Presidente dell’Anac ed il Ministro a Caivano, cosa che non ha fatto l’amministrazione, poiché poco credibile. 

E’ questa l’amministrazione delle somme urgenze, degli appalti senza gara, degli incarichi legali fuori albo, dei cambi di casacca, delle determine illegittime, del bando per la raccolta dei rifiuti senza indirizzi del Consiglio comunale. 

E’ l’amministrazione delle accuse reciproche di scarsa trasparenza ed è già nel mirino della Commissione Parlamentare Antimafia. E’ l’amministrazione che ha visto “fuggire” la nuova segretaria comunale scelta dal nuovo sindaco.

Parlano di legalità, in modo blasfemo. In ultimo, una considerazione sulla crisi di governo. Dopo sette mesi, l’amministrazione è già in crisi. Un assessore si è dimessa mentre hanno chiesto le dimissioni del vicesindaco. I motivi sono chiari. I veri timonieri della maggioranza ora vogliono mettere propri rappresentanti in giunta. Il sindaco è sotto tutela, non è più autonomo, deve obbedire oppure andrà a casa. I gruppi di potere vogliono mantenere anche i conflitti d’interesse (come nel campo dell’urbanistica) e perciò vengono sacrificati assessori donne. In tutto ciò, una comunità aspetta la famosa discontinuità, la svolta, il cambio di rotta, ma è solo propaganda pagata 40 mila euro all’anno. Sette mesi. Un fallimento su tutta la linea. Ora c’è una crisi politica. Caivano aspetta…anche le vs dimissioni. Ecco il link: https://www.facebook.com/libericittadinicaivano/?fref=ts

Occhio a com'è la busta di Equitalia: quando non dovete pagare la cartella

Equitalia: arriva la cartella esattoriale ecco quando non dovete pagarla




Sono nulle tutte le notifiche delle cartelle di pagamento inviate ai contribuenti tramiter accomandata a.r. Il giudice di Pace di Taranto ha recentemente stabilito che  l’invio della cartella di pagamento mediante raccomandata spedita direttamente dall’Agente per la riscossione (e non per il tramite dell’ufficiale giudiziario, dei messi comunali o degli agenti della polizia municipale, così come sembra imporre la legge) è  nulla. Anzi, più che nulla, del tutto inesistente, tanto che il suddetto vizio non potrebbe essere sanato neanche dalla produzione, in causa, dell’ingiunzione di pagamento (produzione che, di norma, costituendo ammissione di ricezione dell’atto, comporta anche la sanatoria delle irregolarità, secondo il principio del “raggiungimento dello scopo della notifica”).

L’orientamento è stato appena espresso in una recente sentenza con cui il dott. Giacovelli ripercorre tutte le modifiche che la legge, in materia, ha subìto negli anni; ed è proprio dal confronto delle disposizioni tra loro che si comprende l’intenzione del legislatore di sottrarre ad Equitalia la possibilità di recarsi direttamente alla posta e spedire le cartelle di pagamento tramite le raccomandate a.r. nelle consuete (e famigerate) bustone bianche.

TERREMOTO IN SERIE A Indagati i big: pure Galliani Le pesanti accuse dei pm

Inchiesta-terremoto sulla serie A Indagati i big calcio: le accuse pesanti




Trema ancora il mondo del calcio. Perquisizioni e sequestro nei confronti di 64 persone tra cui massimi dirigenti, calciatori e procuratori di calcio di serie A e B.  L’ipotesi di reato è evasione fiscale e false fatturazioni. Tra gli indagati figurano il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, l’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani, il procuratore Alessandro Moggi, il figlio di Luciano e l’ex dirigente della Juventus Jean-Claude Blanc. . Tra i calciatori, indagati anche "il pojo" Lavezzi e l'ex giocatore Hernán Crespo. N  Per i pm partenopei sono responsabili "in maniera sistematica di reati tri butari, mediante condotte fraudolente esclusivamente finalizzate a evadere il fisco" .L’inchiesta è condotta dai pm della procura di Napoli Danilo De Simone, Stefano Capuano e Vincenzo Ranieri, coordinati dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli. 

L'inchiesta - Sono almeno trentacinque società di serie A e B nel mirino. L'inchiesta "Fuorigioco" parte nel 2012 ipotizzando presunte violazioni fiscali commesse sia dalle società sia dai procuratori e dai calciatori nell'ambito di operazioni di acquisto e cessione dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori stessi. "Il meccanismo fraudolento - spiegano dalla procura di Napoli - è stato architettato per sottrarre materia imponibile alle casse dello Stato italiano". I procuratori, dicono gli inquirenti, fatturavano in maniera fittizia la propria prestazione alla sola società calcistica, come se la loro intermediazione fosse nell'interesse esclusivo del club, mentre di fatto tutelavano gli interessi dei loro atleti assistiti. Le società potevano così dedurre dal reddito imponibile queste spese, beneficiando di detrazioni di imposta sul valore aggiunto relativa proprio a questa pseudo prestazione. E i calciatori non dichiaravano quello che era "sostanzialmente un fringe benefit" riconosciuto loro dalla società calcistica nel momento in cui si accollava il pagamento procuratore. Inoltre, dicono le indagini, agenti argentini riuscivano a farsi tassare in Italia i propri compensi ricorrendo a documentazione fiscale e commerciale fittizia e l'interposizione di società "schermo" con sedi in paradisi fiscali.

Tra i calciatori, indagati anche "il pojo" Lavezzi e l'ex giocatore Hernán Crespo. Nella rete dei magistrati sono finiti anche diversi procuratori tra cui Alessandro Moggi. Per i pm partenopei sono responsabili "in maniera sistematica di reati trbutari, mediante condotte fraudolente esclusivamente finalizzate a evadere il fisco".

OCCHIO A QUESTE BANCHE La classifica della Bocconi: sono dieci e dovete evitarle

Fate attenzione a queste 10 banche: la (definitiva) classifica della Bocconi




L'inizio di questo 2016, e soprattutto la scorsa settimana, sono stati da "tempesta perfetta" in Borsa. Certo, c'entrano le congiunture internazionali, ma in Italia, a differenza che nel resto del mondo, ad essere colpite sono state le banche. Le ragioni dell'attacco sono molteplici, dai campanelli d'allarme suonati dalla Bce e fino al bail-in recentemente introdotto. I dubbi, dunque, sono d'obbligo: ma le nostre banche sono davvero così deboli?

Una risposta al quesito ha provato a fornirla il Corriere Economia con un'indagine condotta dall'Università Bocconi appositamente per l'inserto. Obiettivo della ricerca, individuare gli istituti più solidi, ma anche più convenienti (né la patrimonializzazione né un listino prezzi basso, da soli, possono bastare per orientare la scelta dei consumatori). Nel dettaglio, per individuare le "good bank", sono stati utilizzati sette indici: tre relativi alla patrimonializzazione; uno di redditività sul totale attivo; l'andamento in Borsa nel 2015; infine i due Isc, l'indicatore sintetico del costo annuo che dà un prezzo di riferimento del conto corrente.

Spazio, dunque, alla classifica delle migliori banche. Secondo la ricerca del Coreconomia e Bocconi, in base ai sette indici, la migliore banca risulta essere Intesa Sanpaolo, con un punteggio complessivo di 114 punti. Quindi Ubi Banca a 111 punti e a chiudere il podio Banco Popolare e Credem, entrambe a 101 punti. La top ten prosegue con Bpm (95), Mps, (85 punti, dunque neppure troppo debole, almeno secondo la ricerca), Bper (85), Credito Valtellinese (80), Banca Carige (71) e dunque Unicredit, a 81 punti.

La bruttissima scoperta sul virus "Zika" Attenti al sesso: rischiate il contagio

Allarme Zika, si può trasmettere anche per via sessuale




L'ultima, nuova, malattia tropicale si chiama Zika. Prende il nome dalla foresta dell'Uganda in cui il virus è stato isolato per la prima volta nel 1947. Ma più che in Africa pare oggi assai diffuso in Sudamerica. E' lì che, tra il 2014 e il marzo 2015, si sono ammalati i sei italiani che poi hanno portato il virus in Italia. Curati, sono guariti e oggi stanno bene. Il virus, infatti, non porta a gravi patologie, a parte febbre ed eruzioni cutanee. Ma è pericoloso per le donne in gravidanza, perchè provoca malformazioni al feto. In Brasile, ad esempio, si è registrata una impennata dei casi di microcefalia. A trasmettere il virus è una zanzara, la Aedes Aegypti, la stessa che trasmette dengue e chikungunya. Ma non è escluso che la trasmissione possa avvenire anche per via sessuale: "E' solo una ipotesi, ma nella Polinesia francese Zika è stato isolato nello sperma di un paziente" spiega al quotidiano "Il Giorno" Giuseppe Ippoliti, direttore scientifico dell'Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma.

Bagnasco, sfiducia totale su Renzi: ecco la frase-mazzata sui figli "cose"

Bagnasco sfiducia (ancora) Renzi: la frase-mazzata sui figli e le famiglie




"Nello scrigno della famiglia, vi è una punta di diamante: i figli. Il loro vero bene deve  prevalere su ogni altro, poiché sono i più deboli ed esposti: non sono mai un diritto, poiché non sono cose da produrre". È quanto sottolinea il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, nella prolusione che apre i lavori del consiglio permanente della Conferenza Episcopale italiana, in corso a Roma fino a mercoledì. "I figli hanno diritto ad ogni precedenza e rispetto, sicurezza e stabilità - ricorda l’arcivescovo di Genova - Hanno bisogno di un microcosmo completo nei suoi elementi essenziali, dove respirare un preciso respiro. I bambini - cita Papa Francesco - hanno diritto di crescere con un papà e una mamma. La famiglia è un fatto antropologico, non ideologico". L'arcivescovo poi esorta tutti i cattolici a partecipare al Family Day.