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martedì 13 ottobre 2015

La Jolie è magrissima e irriconoscibile Brad Pitt disperato: "Curati o..." / Guarda

Angelina Jolie pesa meno di 40 chili. Brad Pitt: cura l'anoressia, altrimenti...





Che Angelina Jolie sia magra, troppo magra, si sa. Ma ora arriverebbe l'ultimatum di suo marito Brad Pitt: o curi l'anoressia, o ti lascio. L'attrice premio Oscar

si troverebbe in condizioni di salute particolarmente preoccupanti. Peserebbe meno di 40 chilogrammi, dicono i media americani. Il suo compagno, Brad Pitt, avrebbe minacciato di lasciarla se non proverà a uscire da una fase ormai acuta di anoressia.

Secondo la rivista Star, Angelina peserebbe 37,6 chilogrammi. L’attrice soffrirebbe di anoressia, ma si rifiuterebbe di curarsi e la situazione preoccupa in modo particolare suo marito Brad Pitt. Ancora innamorato di Angelina Jolie, Pitt avrebbe tentato di stimolare la moglie a rendersi conto del grave problema di salute di cui soffre ormai da diverso tempo. Lo avrebbe fatto con una specie di minaccia: o ti curi, o porrò fine al nostro rapporto.

La magrezza dell'ex Ragazza Interrotta era particolarmente evidente nelle sue ultime uscite pubbliche da ambasciatrice UNHRC, mentre in passato la stampa ha spesso scritto della sua lotta contro l’anoressia. Una ex domestica aveva raccontato di come Angelina Jolie fosse stata ricoverata e nutrita a forza. Secondo alcune fonti, la Jolie non sarebbe consapevole del problema che l'ha colpita.

Ricordate la Tipo? Bene, scordatevela Come sarà la nuova berlina Fiat Foto

Ritorna la Tipo, sarà la nuova grande berlina della Fiat. Tanta tecnologia e prezzo contenuto




Ritorna la Tipo, ma questa volta sarà una berlina a tre e non a due volumi come la storica vettura dei primi anni '90. Il gruppo Fca ha svelato che il nuovo modello è stato presentato a maggio, al salone dell'Auto di Istanbul. La nuova Tipo arriverà in Italia a dicembre.   Si tratta di una vettura quattro porte completamente nuova, concepita fin dall'inizio come berlina a tre volumi: disegnata in Italia dal Centro Stile FCA, è stata sviluppata in Turchia insieme a Tofaş R&D, sarà prodotta nello stabilimento Tofas a Bursa. Proprio la Turchia sarà l'unico mercato dove la Tipo non sarà commercializzata con tale sigla bensì con il nome Aegea, già usato alla presentazione a Istanbul.

Caratteristiche - Vettura funzionale che, spiega Fiat, "massimizza il 'value for money'" (rapporto qualità-prezzo, per i comuni mortali), la nuova Tipo sarà disponibile con due turbodiesel Multijet II e due motori a benzina, con cambio manuale o automatico, e potenze tra 95 e 120 CV. Come la berlina degli anni Ottanta da cui prende il nome (che fu Auto dell'Anno 1989 e venne prodotta in 1,9 milioni di esemplari) anche la nuova Tipo si preannuncia ai vertici della categoria per spaziosità, grazie a un passo di 264 cm: lunga 4 metri e mezzo, larga 178 centimetri e alta 148 cm potrà ospitare comodamente 5 persone di corporatura robusta - secondo Fiat - e offrirà una cacapità di carico di oltre 510 litri.

Consumi - I consumi si preannunciano davvero contenuti, soprattutto per i due turbodiesel per i quali Fiat promette meno di 4 litri di gasolio per 100 km, un dato allineato a quello di una city car come Fiat Panda.

Tecnologia - Preannunciata con un listino i
nferiore ai 20 mila euro, la nuova Tipo offrirà anche il sistema Uconnect TM con touch-screen a colori da 5", sistema Bluetooth con vivavoce, streaming audio, lettore di SMS e riconoscimento vocale, porte Aux e USB con l'integrazione di iPod, comandi al volante e, a richiesta, telecamera di parcheggio posteriore e navigatore TomTom.

La Finanza nelle sedi dei club di A e B Il calcio trema, cosa c'è dietro i diritti tv

La Guardia di finanza ha perquisito le sedi di alcune società di serie A e B, si indaga sui diritti Tv




La Guardia di finanza ha perquisito le sedi di alcune società di calcio di serie A e B. L'operazione è avvenuta  nell’ambito dell’indagine della procura di Milano per i reati di turbativa d’asta, turbata libertà degli incanti e ostacolo all’attività degli organi di vigilanza, nella compravendita dei diritti televisivi. Venerdì scorso (9 ottobre) le Fiamme Gialle sono entrate anche nella sede milanese della Lega Calcio con un ordine di esibizione di documenti. Tra gli indagati la Infront, la società di Marco Bogarelli, advisor della Lega Calcio nella vendita dei diritti televisivi delle squadre di serie A e B per i campionati 2015/2017.

I reati - Nell'ordinanza di perquisizione si ipotizza a carico di Infront, Bogarelli, alcuni manager della stessa società e due di Rti (gruppo Mediaset) i reati di turbativa d’asta e turbata libertà degli incanti, nella compravendita dei diritti tv. Altro reato contestato è ostacolo all’attività degli organi di vigilanza, in particolare, alla Commissione per la vigilanza e il controllo delle società di calcio, in riferimento a presunti ritocchi al rialzo dei bilanci di alcune società calcistiche al fine di essere ammesse ai campionati. 

Il fiscalista - Intanto il fiscalista Andrea Baroni non ha risposto alle domande del gip. Baroni è stato arrestato lo scorso venerdì dalla Gdf nell’ambito di uno dei filoni dell’indagine sui diritti televisivi. Baroni è accusato di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro frutto di evasione fiscale di clienti italiani. Secondo i pm, il fiscalista sarebbe uno dei soci della Tax and Finance (T&F), società di consulenza fiscale con sede a Lugano e uffici in tutto il mondo. Società che tra i clienti, come risulta dall’ordinanza del gip, ha anche la Infront Italy srl di Marco Bogarelli.

"Potete sparare per abbatterli" Londra contro Mosca, guerra aerea

Iraq, i Tornado inglesi armati di missili contro i Mig russi




Non c'è solo la tensione tra Stati Uniti e Russia per la Siria. La stampa britannica riferisce di una situazione tesissima tra Gran Bretagna e Russia nei cieli dell'Iraq. Una tensione che il lancio dei missili di Mosca dal Caspio di qualche giorno fa ha sicuramente accresciuto. Riportano il Times e il Daily Star che i Tornado di Sua Maestà che pattugliano i cieli dell'ex regno di Saddam Hussein saranno armati nelle prossime ore con missili aria a corto raggio. Non certo come contromisura contro l'Isis, che non dispone di una forza aerea. Nè contro l'Iraq. No, i missili aria-aria sono contro la russia e i suoi mig che volano in quell'area, in "competizione" con quelli della Nato. "Dobbiamo proteggere i nostri piloti" spiega una fonte militare anonima citata dal Dily Star. Ai piloti della Raf sono state date istruzioni di evitare qualsiasi contatto ravvicinato coi jet di Mosca, ma se la loro vita dovesse essere in pericolo sono stati autorizzati ad aprire il fuoco contro i Mig. Uno scenario drammatico, perchè potrebbe bastare un solo incidente di questo tipo per innescare uno scontro militare dai confini al momento inimmaginabili.

In risposta alle indiscrezioni di stampa, oggi un portavoce del Foreign Office ha spiegato che l’addetto militare britannico a Mosca è stato convocato domenica dal ministero della Difesa russo. "Il governo russo ha chiesto chiarimenti su alcune informazioni circa le regole della Raf in Iraq". L’addetto militare ha ribadito la preoccupazione del governo britannico per le operazioni militari russe in Siria, con obiettivo i gruppi dell’opposizione legittima" ha detto il portavoce, aggiungendo che le azioni della Russia in Siria hanno causato numerose vittime civili.

lunedì 12 ottobre 2015

Agnelli, le corna e quella paura: Juve-crac, quanto può perdere

Juve nei guai: senza Francesco Calvo a rischio i contratti di sponsorizzazione




Una storia di corna e di soldi. Tanti soldi. Quella di Andrea Agnelli e della sua scappatella con la moglie dell'ex direttore commerciale juventino Francesco Calvo sta assumendo i toni di Beautiful. In cui appunto accanto ad amore, sesso e tradimenti, l'hanno sempre fatta da padroni anche i soldi. Non solo quelli della liquidazione che la Juve ha dovuto pagare a Calvo (circa due milioni di euro) che è poi felicemente approdato nientemeno che al Barcellona. Ma anche quelli che la Juventus rischia di perdere negli anni a venire proprio per la perdita del suo uomo-sponsor migliore di sempre.

Calvo, infatti, aveva portato (complici anche i risultati della squadra) il marketing bianconero alle stelle grazie sopratutto allo spettacolare contratto di sei anni con la Adidas per 139,5 milioni di euro, con una vendita di magliette tre volte superiore all'era Nike grazie all'apertura del marchio Juve ai mercati asiatici, Usa, Australia. Quando, dopo lo scandalo Calciopoli e la retrocessione in Serie B, la Juventus aveva ripreso a vincere, la socità si era data un obiettivo ambizioso: che, come scrive dagospia.com, era passare dal 10° posto nella Money List prodotta da Deloitte sulla base dei ricavi dei club di calcio (con 279 milioni di euro), su fino ad avvicinare i 4 grandi colossi europei: Real Madrid (primo con 549 milioni), Barcellona, Manchester United e Bayern Monaco.

Un obiettivo che ora rischia di sfumare, con tutte le conseguenze del caso sul potenziale dei bianconeri inj termini di calciomercato. A proposito: in questi giorni il Barcellona, dove si è accasato Calvo, ha annunciato un contratto di sponsorizzazione con Qatar Airways da 70 milioni l'anno fino al 2021.

Napoli: Intervista al dott. Giuseppe Papaccioli già Sindaco di Caivano

Napoli: Papaccioli Boccia l'amministrazione Monopoli



di Gaetano Daniele 



Dott. Giuseppe Papaccioli
Dirigente Asl

Papaccioli boccia l'amministrazione Monopoli. Le commesse - aggiunge Papaccioli - non devono essere consegnate a parenti di consiglieri comunali. In più, in questi ultimi 6 mesi di amministrazione, ho notato tantissima spazzatura per strada, anzi, il Sindaco Monopoli garantì alla cittadina che entro settembre, o meglio agli inizi di settembre si sarebbe risolto il problema rifiuti, viceversa, siamo ad ottobre ed il problema spazzatura è aumentato. Le chiacchiere stanno a zero. Monopoli ha fallito. 


Al Sud falso un incidente su tre Ma l'Rc auto aumenta per tutti

Al sud è falso un incidente su 3 Però l’Rca aumenta per tutti


di Matteo Pandini




A livello nazionale il 16,4% degli incidenti stradali è a rischio frode, ma in alcune aree del Paese la percentuale schizza all' insù. È il caso, per esempio, della Campania: a Napoli e dintorni il 39,4% dei sinistri puzza di bruciato contro l' 8,3% della Valle d' Aosta, il 9,7 % del Veneto o l' 11,1% della Lombardia. I dati si riferiscono al 2013 e sono stati presentati dall' Ivass, l' Istituto vigilanza per le assicurazioni, che ha diffuso altre cifre significative. Entrando ancora più nello specifico, l' incidenza degli incidenti sospetti nel 2013 è stato dell' 11,6% nel Nord, del 15% nel Centro Italia, del 29,9% nel Mezzogiorno e del 18,6% nelle Isole. Usando altre cifre, due anni fa i tamponamenti sospetti sono stati circa 460mila su 2 milioni e 800mila incidenti denunciati in tutta la Penisola. Nelle aree dove è diffuso il fenomeno delle frodi, si innesca un meccanismo perverso che mette fuorigioco i periti delle assicurazioni, intasa i tribunali e moltiplica i conflitti di interesse. La casistica suggerisce questo modus operandi. Chi vuol fare il furbetto, denuncia il tamponamento anche a distanza di mesi dall' impatto.

Quasi sempre attraverso studi legali. In questo modo i veicoli risultano già riparati, e quindi non possono essere controllati dagli esperti delle assicurazioni. Per dirimere la faccenda, tutto finisce sulle scrivanie dei giudici di pace. Che da una parte vengono sommersi di carte, dall' altra rischiano di entrare in conflitto di interesse: alcuni di loro sono pure avvocati. Specializzati in infortunistica stradale. Per stabilire torto e ragione, i giudici devono ricorrere a testimoni che non di rado - come accertato dalle forze dell' ordine - risultano falsi. Per evitare questo manicomio, è frequente che le assicurazioni scelgano il male minore. Pagano. Anche per gli incidenti che in altre zone d' Italia verrebbero stoppati. Per recuperare i quattrini buttati al vento, si alzano i premi assicurativi per tutti gli automobilisti. I numeri sono chiari. I sinistri avvenuti nel 2012 e denunciati solo nel 2013-2014 sono il 29,98% nella provincia di Napoli e il 23,45% in tutta la regione Campania.  In Lombardia la percentuale è del 2,67% e nella provincia di Milano si tocca il 2,66%. E ancora: Calabria 6,91%, Lazio 4,92%, Sicilia 4,93%, Veneto 2,34%. Nel Belpaese, la percentuale degli incidenti avvenuti nel 2012 ma denunciati solo nel 2013-2014 è del 5,25%.

Non c' è quindi da stupirsi se il premio medio Ivass - al dicembre 2014 - sia di 766 euro nel Napoletano contro i 448 di Milano, i 549 di Roma, i 460 di Torino, i 492 di Palermo.  Queste cifre sono ovviamente chiare anche al governo, che infatti tenta di intervenire col cosiddetto ddl concorrenza. Una delle idee è l' introduzione di uno sconto obbligatorio in favore degli assicurati più virtuosi (e cioè che non abbiano tamponato negli ultimi 5 anni) purché residenti in regioni dove il costo medio dell' assicurazione è più elevato e abbiano installato una scatola nera. Per fare un esempio, uno scrupoloso automobilista partenopeo avrebbe diritto al bonus, un suo omologo milanese no.

Non solo. In questo modo verrebbe cancellato uno dei criteri oggettivi per la definizione del rischio (e quindi per determinare l' entità dei premi in Italia): quello sulla provincia di residenza. Un territorio viene infatti valutato anche per la qualità e la manutenzione della rete stradale. Se venisse introdotta la novità dello sconto, ci sarebbe un risultato discutibile: farebbe ricadere sui cittadini delle regioni che hanno investito di più sulla sicurezza delle arterie (e che quindi sono meno rischiose per gli automobilisti), la situazione nei territori meno scrupolosi. E dove ci sono più guidatori «furbetti». Detto brutalmente. Gli automobilisti giudiziosi e delle città virtuose, pagherebbero le frodi concentrate in alcune province d' Italia. La piaga dei furbetti In Italia il 16,4% dei sinistri è sospetto, ma nel Mezzogiorno le percentuali salgono: a Napoli il 39% contro l' 11% della Lombardia. La conseguenza è che il nostro Paese paga i premi più alti nella UeAl sud è falso un incidente su 3 Però l' Rca aumenta per tutti.