Altro che par condicio, queste sono le invasioni renziane
di Franco Bechis
Matteo Renzi ha occupato i telegiornali italiani come non era riuscito a fare nemmeno il Silvio Berlusconi dei tempi d’oro, e i dati dell’Autorità di garanzia nelle comunicazioni relativi al mese di dicembre 2014 mandano clamorosamente in soffitta regole e costumi dell'era della par condicio televisiva. Ad essere censiti sono state tutte le edizioni di 4 tg Rai (compreso Rainews), 4 tg Mediaset (compreso Tgcom24), il tg di La7 e quello di SkyTg24. Ai fini della par condicio è stato considerato il dato più rilevante, che è il tempo di parola: quello durante il quale i Tg aprono i loro microfoni a favore dei protagonisti della politica o comunque riportano loro dichiarazioni dirette. Esiste anche il tempo di notizia, ma il dato è più falso: viene addebitato a un politico o a un partito anche quando è oggetto di un fatto negativo (indagine su tizio o caio, polemica su...) e addirittura quando qualche avversario sparla di lui. Fatta questa precisazione, i dati di dicembre sono da record storico: la sola persona del premier Renzi batte tutte le altre forze politiche in 3 tg su 10 (Tg1, Tg2 e Tgcom24).
È secondo in 4 tg su 10 e terzo negli altri tre. Il partito guidato da Renzi- il Pd- è primo per dichiarazioni (di tutti meno Renzi e i suoi ministri) in 4 testate su 10 (Tg3, Tg5, Tg La7 e Skytg24), secondo in altre quattro testate e terzo nelle rimanenti due. I ministri del governo Renzi sono in cima alla classifica su Rainews, e terzi in quattro tg sui dieci totali. Forza Italia che su alcuni notiziari è praticamente scomparsa (quinto partito al Tg1, sesto su Rainews e Skytg24, settimo sul Tg La7), recupera però nei notiziari delle tv controllate dal suo leader, Silvio Berlusconi: è il primo partito sul Tg4 e su Studio Aperto, il secondo sul Tg5 e su Tgcom24. Quel primato casalingo è però dimezzato dal fatto che Tg4 e Studio Aperto sono i notiziari che in assoluto dedicano meno spazio alla politica: un'ora e 46 minuti in un mese il primo, e un'ora e quattro minuti il secondo. Il Tg tradizionale che vi dedica più spazio è invece quello di Enrico Mentana: 11 ore e 50 minuti. Alle sue spalle il Tg5: 4 ore e cinque minuti. Poi il Tg1: 2 ore e 59 minuti. Il Tg3 segue con 2 ore e 18 minuti e il Tg2 chiude la classifica dei notiziari tradizionali dedicando alla politica 2 ore e 8 minuti. Superiore ovviamente il peso nelle testate all news, che vanno in onda tutto il giorno. Skytg24 ha dedicato alla politica 34 ire e 29 minuti nel mese di dicembre. Rainews 31 ore e 42 minuti, e Tgcom24 6 ore e 25 minuti.
Pur tenendo conto del peso degli spazi che è importante, la par condicio è interpretata in modo assai libero e sorprendente soprattutto sulla Rai. Al Tg1 la maggioranza di governo ha 2,6 volte più spazi dell'opposizione. Al Tg2 la coalizione Renzi vale 1,80 volte la somma di tutte le opposizioni possibili. Al Tg3 il rapporto è 2,08 a uno. Al Tg5 1,61 a uno. Al Tg4 1,11 a uno. Al TgLa7 2,32 a uno. La testata meno renziana è Studio Aperto, dove la maggioranza di governo vale meno dell'opposizione: 0,69 a uno. Le due testate più renziane, quasi bulgare, sono Skytg24, dove la maggioranza vale 3,89 volte l'opposizione, e Rainews dove il rapporto è appena inferiore: 3,86 a uno. Tutto questo considerando che Forza Italia sia un partito di opposizione, cosa che non è particolarmente evidente dal contenuto delle dichiarazioni e interviste politiche normalmente rilasciate. Fuori dalle reti Mediaset il principale partito di opposizione è il Movimento cinque stelle, che ottiene più del 13 per cento di spazio sul Tg2, il Tg3, il TgLa7 e Skytg24. Risicati gli spazi informativi ottenuti dalla Lega Nord in Rai: 3,25% sul Tg1; 3,46% sul Tg2; 3,46% sul Tg3 e 2,86% su Rainews. Su Mediaset numeri ancora più risicati, salvo che sulla testata ammiraglia, il Tg5, dove la Lega raggiunge il 5,24%. L'unico ad avere capito subito l'interesse del pubblico per Matteo Salvini però è stato Mentana, che gli ha dato il 6,59% del tempo dedicato alla politica.