Neymar, Messi, Balotelli e Cavani: tutti i protagonisti di Brasile 2014
di Andrea Rossetti
Il rito dei Mondiali si ripete: giovedì si alzerà il sipario su Brasile 2014. Chi saranno i protagonisti? Ve li raccontiamo, girone per girone
Ci siamo. Milioni di occhi che fisseranno lo stesso pallone, milioni di cuori che batteranno allo stesso ritmo accelerato: govedì si alza il sipario su Brasile 2014. I Mondiali sono molto più di una semplice competizione, sono un rito che si ripete ogni quattro anni e che cambia nella forma, nei colori, nelle sensazioni, ma sempre rito rimane, intoccabile ed intramontabile. Ci accorgeremo solo alla fine, in un luglio che si sarà già portato via una parte della nostra estate, cosa sono stati e cosa avranno significato. Con la loro cadenza quadriennale, i Mondiali scandiscono il passare del tempo ed i cambiamenti del mondo, almeno calcistico. Nuovi idoli saranno nati, nuove storie saranno pronte per essere raccontate, nuovi miti e nuove leggende, nuovi fallimenti e nuovi successi. Personaggi inattesi, sorprese, conferme. Abbracci, spintoni, sudate, insulti, lacrime. Emozioni.
Chi saranno i protagonisti di tutto questo? Abbiamo provato a raccontarvelo, girone per girone. Ecco a voi il Mondiale di Brasile raccontato attraverso i suoi interpreti.
GIRONE A – Brasile, Croazia, Messico e Camerun
È il girone del Brasile del capitano Thiago Silva e del nuovo 10 del futbol bailado, Neymar Junior. E se i verdeoro devono ammazzare il girone, dietro di loro la Croazia del nerazzurro Kovacic e dei piedi delicati di Modric e Rakitic pare un passo avanti a Messico e Camerun. Il Chicharito Hernandez e Eto’o faranno di tutto però per far sognare i propri connazionali.
GIRONE B – Spagna, Olanda, Cile e Australia
La finale che decise Sudafrica 2010 sarà il piatto forte dei gironi, stranezze dei Mondiali. La Spagna pare essere un passo avanti all’Olanda però, con Sergio Ramos che dopo aver portato la Champions in casa Real vorrebbe ripetersi con la Roja addosso. A dargli una mano ci proverà l’attesissimo Diego Costa. Dietro le due grandi favorite però c’è una squadra che non starà a guardare: il Cile di Sampaoli ha gli uomini ed i mezzi per essere la sorpresa. Non solo Sanchez e Vidal, la vera arma potrebbe essere quell’Edu Vargas che a Napoli non hanno saputo (per ora) apprezzare.
GIRONE C – Colombia, Grecia, Costa d’Avorio e Giappone
Il girone che tutti snobbano, ma che in realtà potrebbe rivelarsi il più emozionante. Los Cafeteros, privati dal fato dalla loro punta di diamante Falcao, mettono sul tavolo comunque una rosa di grande sostanza, con Cuadrado e Jackson Martinez davanti per inventare e concretizzare. Dietro loro sarà verosimilmente bagarre. La Grecia spera in Mitroglou, attaccante decisivo negli equilibri ellenici, ma la coppia Gervinho-Drogba e i nipponici di Zac non sono certo da meno.
GIRONE D – Italia, Uruguay, Inghilterra e Costa Rica
Il nostro girone, o almeno questa è la speranza. Uno dei gironi più complicati e dal peso storico più elevato, per questo uno dei più belli. L’Italia di Prandelli, apparentemente ancora lontana dalla miglior condizione fisico-tattica, si aggrappa alla speranza della definitiva esplosione di Balotelli. Ma la vera forza è l’Uruguay di Cavani, Suarez e compagnia. L’Inghilterra, sottovalutata da tutti, potrebbe rivelarsi la sorpresa del gruppo grazie al blocco Liverpool che tanto bene ha fatto quest’anno in Premier.
GIRONE E – Svizzera, Francia, Ecuador e Honduras
È un girone nei nomi già scritto, con la Francia e la Svizzera che, a meno di incredibili harakiri, hanno già in tasca il passaggio agli ottavi. I biancocrociati si affidano alla certezza Lichtsteiner ed alla verve offensiva di Shaqiri, voglioso di mettersi in mostra dopo il pochissimo spazio avuto al Bayern. La Francia, senza Ribery, si chiude attorno al fresco ed indiscutibile talento di Paul Pogba, nuovo fenomeno dei galletti e giocatore in grado di spostare gli equilibri in campo. Per Ecuador ed Honduras sarà difficilissimo rompere l’egemonia franco-svizzera.
GIRONE F – Argentina, Bosnia, Nigeria e Iran
Ennesimo appuntamento con la storia per Messi e la sua Argentina dopo quelli miseramente falliti negli anni passati. Lionel ora è il capitano, l’uomo più atteso, il nuovo Maradona che deve dimostrare di essere all’altezza del proprio talento. Al suo fianco una brigata di fenomeni: Aguero, Higuain, Di Maria ed anche il silenzioso e meno fenomenale Palacio, che potrebbe però rivelarsi la vera arma in più per Sabella. Attesissima è anche la Bosnia di Dzeko e Pjanic, alla prima presenza alla competizione iridata e vogliosa di stupire il mondo. Nigeria ed Iran rischiano figuracce, ma non si può mai sapere.
GIRONE G – Germania, Portogallo, Ghana e Stati Uniti
Una delle favorite e la squadra del calciatore più forte, in questo momento, al mondo: Germania e Portogallo sono due realtà diverse ma altrettanto ostiche. La Germania è la sublimazione del collettivo, con una generazione di fuoriclasse del pallone cresciuta insieme ed ora nel pieno del proprio splendore, mentre i lusitani, da buoni discendenti di navigatori, si stringono attorno al comandante CR7. Ghana e Stati Uniti non saranno però vittime sacrificali e questo girone potrebbe riservare più di una sorpresa.
GIRONE H – Belgio, Algeria, Russia e Corea del Sud
Il Belgio e la sua nuova generazione di piccoli talenti, su tutti Hazard, Courtois e Lukaku. Dietro questa mina vagante dell’intero Mondiale, apparentemente, il vuoto, con la Russia di Capello che sulla carta parte leggermente favorita rispetto ad Algeria e Corea. Tutti gli occhi però saranno puntati sul Belgio, dipinto da tutti come la possibile sorpresa ma che, vista la rosa, andrebbe considerato una bella realtà e, per gli avversari, un ostico rivale.