Elezioni 2014, i Comuni al ballottaggio: da Bergamo a Livorno, le sfide più importanti
Quasi 4 milioni e mezzo di italiani torneranno alle urne domenica 8 giugno, dalle 7 alle 23, per il turno di ballottaggio delle amministrative: sono chiamati a scegliere, in tutto, 148 sindaci. Un test politico non di poco conto, anche perché i nervi a Roma sono tesi. "Matteo Renzi, spalleggiato da Repubblica, sta violando clamorosamente il silenzio che si impone il giorno prima dei ballottaggi. Denuncio questo fatto scandaloso e ne farò oggetto di un apposito intervento in commissione di Vigilanza perché non è possibile che il segretario del Pd imperversi su tutti i telegiornali e su tutte le radio anche del servizio pubblico il giorno prima di importanti votazioni". E' il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri ad attaccare frontalmente il premier e il "servilismo del giornalismo italiano". Tensione a destra così come a sinistra, dove anche il Pd è alle prese con lo scandalo delle tangenti del Mose, con tanto di autocritica dello stesso Renzi. Chi torna al voto - Ai 138 comuni delle regioni a statuto ordinario, vanno aggiunti un comune in Sardegna (Alghero, in provincia di Sassari), uno in Friuli Venezia Giulia (Porcia, provincia di Pordenone) e otto in Sicilia: Caltanissetta, San Cataldo (Caltanissetta), Acireale (Catania), Bagheria (Palermo), Monreale (Palermo), Termini Imerese (Palermo), Pachino (Siracusa) e Mazara del Vallo (Trapani). Diciassette i capoluoghi di provincia chiamati a scegliere il sindaco tra i due "spareggianti" usciti dal primo turno dello scorso 25 maggio: Vercelli, Biella, Verbania, Bergamo, Cremona, Pavia, Padova, Modena, Livorno, Teramo, Perugia, Terni, Pescara, Bari, Foggia, Potenza e Caltanissetta. Lo scrutinio avrà inizio nella stessa giornata di domenica, al termine delle operazioni di voto e dopo il riscontro del numero dei votanti.
Le sfide più attese - Occhi puntati soprattutto su Bergamo, Pavia, Modena, Livorno e Bari. A Bergamo è in vantaggio Giorgio Gori (Pd), che parte dal 45,5% del primo turno. Staccato, di poco, il rappresentante del centrodestra nonché sindaco uscente Franco Tentorio (42,2%). A Pavia il grande favorito è il giovane rampante di Forza Italia Alessandro Cattaneo, forte di un 47% contro il 22,8 di Massimo Depaoli del centrosinistra. A Modena il Movimento 5 Stelle sogna il colpaccio stile Parma-Pizzarotti nel maggio 2012. Il candidato sindaco grillino Marco Bortolotti, con il 16,3% del primo turno, sfida il piddino Gian Carlo Muzzarelli, che ha raccolto il 49,7 per cento. Impresa difficilissima, ma con Bortolotti si è schierato tutto il centrodestra, da Ncd a Forza Italia, chiedendo ai propri elettori di scegliere il rappresentante del M5S. Situazione simile a Livorno, tra le roccaforti della sinistra italiana: sarà Marco Ruggeri del Pd (40%) contro il 5 Stelle Filippo Nogarin (19%). A Bari, invece, torna in gioco Forza Italia: Mimmo Di Paola col 35,8% del primo turno prova il ribaltone contro il candidato sindaco del Pd Antonio Decaro, forte del 49,4% raggiunto due settimane fa.