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mercoledì 2 aprile 2014

Blitz Ros contro secessionisti veneti: 24 arresti in varie regioni

Blitz Ros contro secessionisti veneti: 24 arresti in varie regioni 


Operazione dei Carabinieri del Ros contro un gruppo secessionista accusato di aver messo in atto "diverse iniziative, anche violente" per ottenere l'indipendenza del Veneto e di altre parti del territorio nazionale. Ventiquattro arresti in diverse regioni su richiesta della magistratura di Brescia. Contestati i reati di associazione con finalità di terrorismo e eversione dell'ordine democratico e fabbricazione e detenzione di armi da guerra. Perquisizioni per altri 27 indagati. Sequestrato anche un carro armato in costruzione. 

martedì 1 aprile 2014

Caivano (Na): Altro che pesce di Aprile: Dopo 40 giorni si dimette l'assessore Gisella Tedesci

Caivano (Na): Altro che pesce di Aprile: Dopo 40 giorni si dimette l'assessore Gisella Tedesci

di Francesco Celiento


Sembrava il classico pesce d’Aprile, ma non era così. Un’altra mina sul cammino, sempre più tortuoso, dell’amministrazione comunale. Stamane, intorno alle ore 10, l’assessore alle attività produttive, sport e spettacolo del Comune di Caivano, dottoressa Gisella Tedeschi (residente in Molise), si è dimessa irrevocabilmente dall’incarico con una lettera indirizzata al sindaco Falco. Ufficialmente la Tedeschi, nominata appena alla fine di Febbraio – fra qualche polemica perché abitante a Venafro – avrebbe lasciato l’esecutivo per “motivi personali”.
Ma scrivono tutti così gli assessori dimissionari, la verità sarà ben altra, come al solito. Si dice che la donna, 36 anni, commercialista, possa aver disubbidito ad ordini di partito, oppure sia stata troppo brava ed indipendente in una scena politica che non lascia nulla al caso.
Eppure appena ieri sera (31 Marzo) l’ormai ex assessore Tedeschi era al Comune a lavorare normalmente con il sindaco ed i tecnici ad una problematica riguardante il mercato comunale. Il vero problema, comunque, è che tutta l’amministrazione va a rotoli.
Gira voce negli ambienti politici che una riunione di giunta sarebbe stata interrotta su imposizione di alcuni consiglieri di maggioranza, ormai divisa su tante vicende. Il sindaco ha spiegato che la riunione era urgente, ma d’ora in poi le direttive stabilite prevedono incontri di pre-giunta. Non a caso, la richiesta di sfiducia al presidente del consiglio comunale Mennillo (bastavano 8 consiglieri firmatari) non è stata nemmeno protocollata proprie per le divergenze interne.
Insomma, il sindaco Falco cambia maggioranza, cambia giunta, ma il prodotto è sempre lo stesso, come dice la regola matematica degli addendi.
“Chiamerò l’assessore Tedeschi per capire i motivi delle dimissioni, che non ho accettato ancora, proprio perché vorrei convincerla a ritirarle”,  spiega il primo cittadino Falco ai taccuini di dubito.it qualche ora dopo che la notizia si è ormai diffusa nell’ambito politico e degli addetti ai lavori.
Guardacaso, nell’ultimo consiglio comunale, andato a vuoto per mancanza del numero legale causa le troppe assenze fra la maggioranza del sindaco Falco, i due consiglieri di riferimento della Tedeschi (Peppe Bernardo e Giuseppe Maiello del gruppo Indipendenti per Caivano) furono fra coloro che non si presentarono affatto alla seduta. Le sorprese, comunque, potrebbero non essere finite, l’unica cosa certa è che il sindaco Falco cade, ma resta sempre in piedi.

Berlusconi: Renzi, subito legge voto e Senato

Berlusconi: Renzi, subito legge voto e Senato


Un monito forte al presidente del Consiglio Renzi viene dal Leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, a proposito della legge elettorale. Il premier dovrebbe essere "coerente" e accelerare sul terreno dell'Italicum. "Noi - prosegue Berlusconi - rispetteremo fino in fondo gli accordi che abbiamo sottoscritto e siamo pronti a discutere tutto nel dettaglio, senza accettare testi preconfezionati, ma lavorando insieme per costruire le riforme migliori per il Paese". Infine: "Subito la legge al Senato". 

Caso Marò, incredibile, Corte Speciale: Udienza al 31 Luglio. Leggi perchè

Caso Marò, Corte Speciale: Udienza al 31 Luglio


Il tribunale speciale indiano ha rinviato nuovamente l'udienza al 31 luglio dopo aver preso atto della sospensione del procedimento penale contro i marò da parte della Corte Suprema, che ha accolto il ricorso dell'Italia riservandosi di decidere nel merito. L'Italia punta comunque a un'azione internazionale concertata: non riconosce la giurisdizione indiana sul caso e rifiuta il processo. I Marò erano in servizio antipirateria in acque internazionali. Nell'udienza governo indiano e polizia investigativa (Nia) sono chiamati a presentare la loro posizione sul ricorso.

Disastro ambientale a Porto Tolle: Condannati ex Enel Scaroni e Tatò

Disastro ambientale a Porto Tolle: Condannati ex Enel Scaroni e Tatò


Gli ex Ad di Enel, Franco Tatò e Paolo Scaroni, sono stati condannati a tre anni per disastro ambientale e doloso ed assolti per omesse cautele nel processo a Rovigo sulla gestione della centrale Enel di Porto Tolle. I giudici hanno anche deciso l'interdizione dai pubblici uffici per cinque anni. Assolto l'attuale Ad di Enel, Fulvio Conti. 



lunedì 31 marzo 2014

Berlusconi, no testi blindati su riforme: Renzi fatica a mantenere le promesse

Berlusconi, no testi blindati su riforme: Renzi fatica a mantenere le promesse 


Sulle riforme "non accetteremo testi blindati". Lo ha affermato il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, intervenendo a telefono in un'iniziativa a Sassuolo (Modena). E ha indicato le riforme che vorrebbe: "Serve più potere al premier, anche sulla facoltà di sostituzione dei propri ministri" e "noi cittadini italiani abbiamo il diritto di votare il Presidente della Repubblica". Poi ha aggiunto: "Lo scontro nel Partito Democratico sul Senato fa sospettare che Renzi fatichi a mantenere le promesse". Infine: "Ieri notte ho finito un istant book sul Colpo di Stato di questa fase in cui governa chi non è eletto". 

domenica 30 marzo 2014

Esclusiva Forza Campania: Ecco i nomi degli assessori di Caserta

Esclusiva Forza Campania: Ecco i nomi degli assessori di Caserta

di Gianluigi Guarino 



CASERTA - La presenza del Presidente del Consiglio Comunale di Caserta Gianfausto Iarrobino è l’evento più rilevante della presentazione ufficiale di Forza Campania, il movimento politico interno a Forza Italia, battezzato stamattina alla presenza di 8 consiglieri regionali, nell’hotel Romeo di Napoli.

Iarrobino è andato convinto di andarci, perchè ritiene questo movimento, indubbiamente appoggiato da Nicola Cosentino, una risposta migliore alle necessità dei territori campani, scarsamente considerati da una Regione sempre più evanescente. “Non nego che questo progetto politico mi interessi”, dichiara laconicamente Iarrobino prima di infilarsi in auto e ritornare verso Caserta.

Ma non c’era solo Iarrobino stamattina, tra i consiglieri comunali del capoluogo. Visibilissima anche la presenza di Mimmo Guida e di Roberto Lombardi, polveriniano e tra i più nitidi oppositori della costituzione di un gruppo consiliare di Forza Italia al Comune di Caserta, in una condizione così frammentata e di chiaro contrasto tra almeno due parlamentari, Petrenga e d’Anna, visto che Sarro ormai và per gli affari suoi, e il resto del partito campano. Si è visto anche Paolo Marzo che avrebbe dovuto essere raggiunto da Tonino Maiello, il quale pare abbia avuto qualche problema con l’auto.

Un’altra faccia nota casertana, presente stamattina a Napoli, quella dell’assessore all’urbanistica Peppe Greco, il quale non nasconde le sue ambizioni di candidatura alle prossime elezioni regionali, e ritiene che con Forza Campania possano aver riscontro.

Se a queste presenze, aggiungiamo il fatto che Lucrezia Cicia ha già dichiarato di non voler appartenere ad un gruppo di Forza Italia, ritenendo sbagliata questa spaccatura tra le due anime del partito, e che Cesare Nino, che ha la sua figliola che lavora in ospedale alla corte di Diego Paternosto, difficilmente entrerà a far parte dello stesso gruppo, a del Gaudio rimane solo la possibilità di convincere de Crescenzo e Santonastaso. Se non ci dovesse riuscire, ad issare il vessillo di Forza Italia nel Comune di Caserta rimarrebbero lui stesso ed il povero Roberto Desiderio, in un gruppo consiliare formato dunque da un solo componente.

Certo, per un Sindaco della città capoluogo a cui i due Cesaro hanno regalato il 33% del coordinamento provinciale non sarebbe proprio una grande attestazione di Forza.

Ma questo è solo l’inizio, perchè il piano è inclinato e si inclinerà ancora di più. Statene certi.

Ogni promessa, è debito.