Terra dei Fuochi: Camera approva il decreto
La Camera dei Deputati ha approvato il decreto sulla "Terra dei Fuochi" con 268 sì, 2 no e 15 astenuti. Il provvedimento contiene le norme per far fronte all'emergenza rifiuti nell'area tra le province di Napoli e Caserta dove per anni sono stati bruciati rifiuti altamente tossici per la salute dell'uomo. Il decreto ora passa al Senato, per la conversione definitiva in legge entro l'8 febbraio. Il decreto istituisce una Commissione di cui è membro l'incarico del Governo per il contrasto al fenomeno dei roghi di rifiuti per coordinare un programma straordinario e urgenti degli interventi su salute, sicurezza e bonifica dei siti. Prevista l'eventuale nomina di un commissario per l'attuazione del programma. Partecipano inoltre le associazioni dell'area interessata. Le indagini tecniche e la mappatura del territorio sono affidate all'intervento del Consiglio per la ricerca in agricoltura, l'Ispra, l'Iss e l'Arpa Campania. La copertura finanziaria deriva dal Fondo unico di giustizia. La quota assegnata è determinata annualmente in funzione delle somme di denaro e dei proventi risultanti dalla vendita di beni mobili e delle attività finanziarie confiscati a seguito di procedimenti penali a carico appunto della criminalità organizzata, per reati commessi in Campania. Sarà il Prefetto a sovrintendere ai controlli per evitare le infiltrazioni nell'esecuzione dei contratti pubblici di bonifica, in osservanza delle linee guida del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere. Il decreto contiene anche le norme per il risanamento ambientale e la tutela della salute della popolazione nel territorio di Taranto, esposto alle emissioni dell'Ilva. Per il risanamento, il commissario Bondi è autorizzato ad aumentare il capitale della società chiedendo ai Riva di intervenire. Non sono esclusi contributi di altri investitori oppure l'uso dei soldi sequestrati per reati valutari e fiscali, qualora i Riva non sottoscrivessero l'aumento di capitale. In caso di proscioglimento, saranno utilizzati per l'attuazione dell'Aia. Tutti gli interventi saranno riportati sul sito del ministero dell'Ambiente. Il provvedimento infine introduce il reato di combustione illecita di rifiuti, con una pena tra i 2 e i 5 anni di reclusione. Ultimo capitolo, il dissesto idrogeologico. Semplificata la nomina dei commissari straordinari, che può essere anche in campo ad assessori e presidenti, che, dal 1° gennaio 2015, subentreranno ai commissari anche nella titolarità delle contabilità speciali.