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martedì 7 gennaio 2014

Tasse abitazioni, è caos sulle scadenze: oggi il governo prepara il decreto

Tasse abitazioni, è caos sulle scadenze: oggi il governo prepara il decreto

Tasi, la vecchia Imu. dal 2,5 al 3 per mille

Il 2014 si presenta agli italiani con il nodo della tassa sulla casa. Oggi, dimissioni di Fassina permettendo, il governo dovrà mettere a punto il decreto che il giorno dopo approda in Senato. L'Imu prima casa è stata sostituita dalla Tassa sui servizi, Tasi, e l'esecutivo ha già fissato le aliquote massime al 2,5 per mille, sull'abitazione principale, e al 10,6 per la seconda. Il 2,5 dovrebbe però salire di mezzo punto, arrivare cioè al 3 per mille, la metà della vecchia Imu introdotta da Monti. C'è poi la questione scadenze: la legge di Stabilità fissa il termine per la prima rata al 16 gennaio, ma il governo potrebbe spostarla al 16 giugno. 



Elezioni Sardegna, non c'è la lista del Movimento 5 Stelle

Elezioni Sardegna, non c'è la lista del Movimento 5 Stelle 


Sulle schede di voto per le elezioni regionali della Sardegna del 16 febbraio non ci sarà il simbolo del Movimento 5 Stelle. Il leader Grillo infatti ha deciso di non concedere l'uso a causa delle divisioni interne, che avevano prodotto più liste, con oltre 200 candidati. A nulla è servito l'accordo intervenuto nelle ultime ore, con la mediazione dei parlamentari pentastellati, che alla fine aveva portato a una lista unica con 60 nomi. L'atteso, e sperato, contrordine di Grillo non è arrivato e il termine per depositare i simboli è scaduto senza il Movimento 5 Stelle. "Forse la Sardegna non interessa", ha polemizzato la parlamentare 5 Stelle, Paola Pinna. 

Bersani è cosciente, cauto ottimismo: no danni neurologici, Renzi: lo aspetto, anche per litigare

Bersani è cosciente, cauto ottimismo: no danni neurologici, Renzi: lo aspetto, anche per litigare 


"Restano stabili e nella norma i parametri vitali". Il nuovo bollettino medico sulle condizioni di Pierluigi Bersani, operato per un'emorragia cerebrale, conferma il positivo decorso post-operatorio", presso l'ospedale di Parma. Il paziente è "senza sedazione, sveglio e collaborante, privo di deficit neurologici", dicono i medici. "Rimane ricoverato in rianimazione. La prognosi resta riservata". Bersani ha parlato con la moglie e le figlie. Il segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, si è recato all'ospedale Maggiore di Parma, dove è ricoverato Bersani. "Aspetto Pierluigi per tornare a discutere, anche a litigare, l'importante è che lui, che è bello tosto, sia riuscito a superare questa fase che è la più difficile", ha detto al termine della visita. Renzi ha anche precisato di non aver potuto ovviamente parlare con Bersani, ma, ha affermato ancora, "ho portato l'abbraccio di tutta la comunità del Partito Democratico e il mio personale alla Signora Daniela e alle figlie, Elisa e Margherita". 

lunedì 6 gennaio 2014

Bersani, notte post-operatoria serena

Bersani, notte post-operatoria serena


La moglie di Pier Luigi Bersani
parla con i medici all'ospedale di Parma
Pier Luigi Bersani, ex segretario del Partito Democratico, ha passato una notte tranquilla dopo aver subito un intervento neurochirurgico per un emorragia cerebrale all'ospedale Maggiore di Parma, intervento durato 4 ore e perfettamente riuscito. Le condizioni dell'ex candidato premier rimangono stazionarie, il che, secondo lo staff medico che lo tiene costantemente sotto monitoraggio, è da giudicare positivamente. Decisive per le sue condizioni saranno le prossime 48 ore. Solidarietà e vicinanza a Bersani arrivano da tutti gli schieramenti politici.

domenica 5 gennaio 2014

Terra dei Fuochi, Vescovi: "Dramma Umanitario"

Terra dei Fuochi, Vescovi: "Dramma Umanitario"


Dopo la lettera del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al parroco Anti-Roghi schierato in prima linea nella Terra dei Fuochi Don Maurizio Patriciello, arriva l'appello dell'arcivescovo di Napoli Sepe e dei Vescovi della Campania alle istituzioni. "Fate presto", scrivono a chi ha "autorità per frenare il dilagare di timore e di mali", "urgono bonifiche, controllo sanitario, sostegno all'economia". Il disastro ambientale "che denunciamo circa un anno fa, si è trasformato in un vero dramma umanitario, anche per il tasso di patologie tumorali", spiegano  i vescovi, dicendosi "pronti ad affiancare tutti gli uomini di buona volontà" interpretando "angosce, attese e diritti" di chi non riesce a farsi sentire. 

Saldi, via con poco sprint in tutta Italia. Il risultato? un flop!

Saldi, via con poco sprint in tutta Italia. Il risultato? un flop!


Partiti in anticipo in Basilicata, Campania e Valle d'Aosta, al via anche nel resto d'Italia i saldi invernali, che potranno durare fino a due mesi. Nelle regioni apripista si registra un avvio al rallenty e un interesse in calo, sempre a causa della crisi che impone una maggiore attenzione alle spese. Gli sconti non hanno infatti attirato frotte di consumatori, anche perchè molti commercianti avevano già praticato ribassi prima della data ufficiale. In Sardegna i saldi sono scattati addirittura il 6 dicembre per sostenere il commercio dopo l'alluvione. Insomma i primi dati sui saldi invernali confermano "un andamento estremamente negativo che sottolinea ancora una volta la necessità di agire" e liberalizzarli "per rilanciare il potere di acquisto delle famiglie e dell'intera economia". Lo affermano Federconsumatori e Adusbef rilevando che sui saldi stanno anche pesando le varie promozioni offerte durante l'anno. Queste hanno determinato da un lato una concorrenza sleale tra i commercianti stessi e dall'altro, una discriminazione tra i clienti, alcuni dei quali avvisati tramite sms. 

Politica, da Fassina (Viceministro) "dimissioni irrevocabili" dopo parole di Renzi: "Si rispecchi esito del Congresso"

Politica: da Fassina (Viceministro) "dimissioni irrevocabili" dopo parole di Renzi: "Si rispecchi esito del Congresso"


Il Viceministro dell'Economia, Stefano Fassina, ha presentato al premier, Enrico Letta le proprie "dimissioni irrevocabili", secondo quanto ha riferito. "Le parole del segretario Renzi su di me confermano la valutazione politica che ho proposto in questi giorni: la delegazione del Partito Democratico al governo va resa coerente con il risultato congressuale. Non c'è nulla di personale. Questione politica. Un dovere lasciare per che, come me, ha sostenuto un'altra posizione". Durante la conferenza stampa al termine della segreteria del Pd, Renzi aveva interrotto una domanda di un giornalista su un eventuale rimpasto dicendo: "Fassina chi?".