Politica. Fiducia Governo: Berlusconi ci ripensa e vota la fiducia. "Alfaniani" annunciano nuovo gruppo. Qaugliariello: Ministri estranei a nuovo gruppo
di Gaetano Daniele
In oltre 12 ore di dibattimento parlamentare, che non ha risparmiato colpi di scena, il Premier Letta ha ottenuto la fiducia e quel "chiarimento", preteso all'indomani delle dimissioni dei ministri del Popolo della Libertà e sul quale ha ricevuto l'ampio sostegno del Colle. Questi i numeri: al Senato 235 sì e 70 no, alla Camera 435 sì e 162 no. Ma la partita più strategica si è giocata a Palazzo Madama, dove Letta contava sui voti dei dissidenti del Pdl, 25-30 sembrava, ai quali si è aggiunto il sì a sorpresa di Silvio Berlusconi, difronte al quale a Letta è sfuggito un "GRANDE!", immortalato dalle telecamere, a suggello di una giornata per molti versi "storica". Berlusconi, appunto, decide di intervenire in Aula al Senato e a sorpresa dice sì al governo Letta. "Abbiamo ascoltato con attenzione le dichiarazioni di Letta. Abbiamo ascoltato i suoi impegni. Mettendo insieme tutte queste aspettative, il fatto che l'Italia ha bisogno di un governo e di riforme, abbiamo deciso non senza interno travaglio di esprimere un voto di fiducia", così Berlusconi in Senato. E aggiunge: "Avevamo la speranza che cambiasse il clima "attraverso una semplificazione". "Questa speranza l'abbiamo ancora". Dopo l'annuncio di Berlusconi, applausi dal Pdl. Mentre Letta sorride e scuote la testa, il Cavaliere precisa: "Non è stata marcia indietro". Intanto, va registrato un dato politico fondamentale, difatti, nasce alla Camera un novo gruppo politico dei cosiddetti "Alfaniani". La richiesta è stata presentata nella Conferenza dei Capogruppo alla Camera e formalizzato alla presidenza di Montecitorio. Il nuovo gruppo è composto da 12 deputati, ma dovrebbe arrivare a 26. Il primo firmatario è Fabrizio Cicchitto. Da quanto si apprende (indiscrezioni ricevute via e-mail), il nuovo gruppo interverrà già oggi in Aula per il dibattito sulla fiducia al governo. Il Ministro per le riforme, Gaetano Quagliariello, a proposito del nuovo gruppo alla Camera ha dichiarato: "E' un'iniziativa dei Parlamentari che io non conosco". "I membri del governo ne sono estranei e non si sono mossi", ha poi precisato. E il ministro De Girolamo: "Non so niente resto con Berlusconi e nel Gruppo Pdl". Si formerà un nuovo gruppo anche al Senato, come quello alla Camera? Il Senatore Paolo Romani ad una nostra domanda, lo esclude. "Credo che, dopo la fiducia di oggi, si resta in una formazione unitaria del Popolo della Libertà".