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giovedì 3 ottobre 2013

Politica. Fiducia Governo: Berlusconi ci ripensa e vota la fiducia. "Alfaniani" annunciano nuovo gruppo. Quagliariello: Ministri estranei al nuovo gruppo

Politica. Fiducia Governo: Berlusconi ci ripensa e vota la fiducia. "Alfaniani" annunciano nuovo gruppo. Qaugliariello: Ministri estranei a nuovo gruppo 

di Gaetano Daniele


In oltre 12 ore di dibattimento parlamentare, che non ha risparmiato colpi di scena, il Premier Letta ha ottenuto la fiducia e quel "chiarimento", preteso all'indomani delle dimissioni dei ministri del Popolo della Libertà e sul quale ha ricevuto l'ampio sostegno del Colle. Questi i numeri: al Senato 235 sì e 70 no, alla Camera 435 sì e 162 no. Ma la partita più strategica si è giocata a Palazzo Madama, dove Letta contava sui voti dei dissidenti del Pdl, 25-30 sembrava, ai quali si è aggiunto il sì a sorpresa di Silvio Berlusconi, difronte al quale a Letta è sfuggito un "GRANDE!", immortalato dalle telecamere, a suggello di una giornata per molti versi "storica". Berlusconi, appunto, decide di intervenire in Aula al Senato e a sorpresa dice sì al governo Letta. "Abbiamo ascoltato con attenzione le dichiarazioni di Letta. Abbiamo ascoltato i suoi impegni. Mettendo insieme tutte queste aspettative, il fatto che l'Italia ha bisogno di un governo e di riforme, abbiamo deciso non senza interno travaglio di esprimere un voto di fiducia", così Berlusconi in Senato. E aggiunge: "Avevamo la speranza che cambiasse il clima "attraverso una semplificazione". "Questa speranza l'abbiamo ancora". Dopo l'annuncio di Berlusconi, applausi dal Pdl. Mentre Letta sorride e scuote la testa, il Cavaliere precisa: "Non è stata marcia indietro". Intanto, va registrato un dato politico fondamentale, difatti, nasce alla Camera un novo gruppo politico dei cosiddetti "Alfaniani". La richiesta è stata presentata nella Conferenza dei Capogruppo alla Camera e formalizzato alla presidenza di Montecitorio. Il nuovo gruppo è composto da 12 deputati, ma dovrebbe arrivare a 26. Il primo firmatario è Fabrizio Cicchitto. Da quanto si apprende (indiscrezioni ricevute via e-mail), il nuovo gruppo interverrà già oggi in Aula per il dibattito sulla fiducia al governo. Il Ministro per le riforme, Gaetano Quagliariello, a proposito del nuovo gruppo alla Camera ha dichiarato: "E' un'iniziativa dei Parlamentari che io non conosco". "I membri del governo ne sono estranei e non si sono mossi", ha poi precisato. E il ministro De Girolamo: "Non so niente resto con Berlusconi e nel Gruppo Pdl". Si formerà un nuovo gruppo anche al Senato, come quello alla Camera? Il Senatore Paolo Romani ad una nostra domanda, lo esclude. "Credo che, dopo la fiducia di oggi, si resta in una formazione unitaria del Popolo della Libertà". 

mercoledì 2 ottobre 2013

Politica. Oggi, giornata cruciale. Letta stamane al Senato, poi alla Camera. Lo strappo di Alfano: Pdl voti fiducia. Giovanardi: Pronti a gruppo autonomo, ma Berlusconi: Pdl voti sfiducia

Politica. Letta stamane al Senato, poi alla Cemra. Lo strappo di Alfano: Pdl voti fiducia. Giovanardi: Pronti a gruppo autonomo, ma Berlusconi: Pdl voti sfiducia


Il Premier Letta interverrà stamane al Senato e poi, nel pomeriggio, alla Camera. A Palazzo Madama l'aula si riunirà alle 09.30, con diretta TV. La seduta a Montecitorio inizierà alle 16. Il ministro Franceschini spiega che "il governo porrà comunque la fiducia in modo che ogni scelta avvenga in Parlamento, alla luce del sole, senza ambiguità e ipocrisie e senza alcuna trattativa. Sopratutto sul principio di netta e totale separazione tra vicende di governo e procedure alla Giunta delle autorizzazioni in Senato". In queste ore il Premier Letta sta limitando il discorso che pronuncerà alle Camere. Intanto, a Palazzo Grazioli, l'incontro tra Berlusconi ed Alfano, è durato circa un quarto d'ora. Al termine del colloquio riferiscono fonti presenti, le posizioni dei due sono rimaste invariate con il segretario del Popolo della Libertà pronto a votare la fiducia al governo Letta e il Cavaliere intenzionato a sfiduciarlo. Berlusconi è rimasto poi con alcuni dirigenti del partito, come Denis Verdini e Niccolò Ghedini e avrebbero contattato numerosi senatori del Pdl per cercare di verificarne l'orientamento. Alfano e gli altri 4 ministri del Pdl nei giorni scorsi si erano dimessi dal loro incarico di governo. I senatori dissidenti del Pdl, sono pronti a costituire un gruppo autonomo a Palazzo Madama e a votare la fiducia al governo Letta. Carlo Giovanardi, senatore dissidente del Pdl, annuncia: "Abbiamo i numeri, siamo anche più di 40, e siamo fermi nel voler mantenere l'equilibrio di governo. Per questo voteremo la fiducia. Il problema dei numeri, al massimo - nota - è degli altri". Quanto, però, non ha spaventato il Leader Silvio Berlusconi che, al termine di un ennesimo vertice, appunto, tenuto a Palazzo Grazioli, avrebbe confermato la linea dura. La decisione sancirebbe di fatto una spaccatura all'interno del Popolo della Libertà, dopo lo strappo di Alfano che ha invitato il partito a votare la fiducia a Letta e con Berlusconi che sarebbe pronto ad andare alla conta in Senato. "Letta e Napolitano avrebbero dovuto rendersi conto che, non ponendo la questione della tutela dei diritti politici del Leader del centro destra nazionale, distruggevano un elemento essenziale della loro credibilità. Come può essere affidabile chi non riesce a garantire l'agibilità politica?". Quanto lo ha riferito il Presidente del Pdl, Silvio Berlusconi a "Tempi", sostenendo anche che il governo Letta "ha usato l'aumento dell'Iva come arma di ricatto" verso il Pdl. Poi ha affermato: dal Pd "un'atteggiamento irresponsabile". "Pur comprendendo tutti i rischi che mi assumo, ho scelto di porre un termine al governo Letta". 

martedì 1 ottobre 2013

Politica: Berlusconi riunisce i Big, c'è pure Alfano

Politica: Berlusconi riunisce i Big, c'è pure Alfano 


Vertice del Popolo della Libertà a Palazzo Grazioli. Alla riunione, presieduta da Berlusconi, partecipano Alfano, Schifani, Brunetta e Verdini. Il summit del Presidente del Popolo della Libertà, Silvio Berlusconi, con il segretario, i capigruppo parlamentari e il coordinatore del partito, è alla vigilia dell'intervento di domani di Letta in Parlamento. Berlusconi, dopo le dimissioni dei ministri del Pdl, ha confermato la volontà di andare in tempi rapidi al voto anticipato. Ma non tutti nel Pdl la pensano così è c'è chi vorrebbe confermare la fiducia a Letta. Difatti, Cicchitto Pdl, torna ad insistere sulla necessità di far continuare la navigazione del governo Letta. "Mi auguro che correggiamo l'errore politico fatto ritirando i ministri e che andiamo avanti in modo che ci sia un governo", rimarca l'esponente del Pdl ai giornalisti. Spera che "lo faccia tutto il Pdl e Berlusconi". Boccia anche l'ipotesi "di un governo di scopo". Perchè? "Un governo di scopo sarebbe un capolavoro, un favore fatto alla parte più estrema del Pd e ai nemici più acerrimi di Berlusconi", conclude Cicchitto. 

lunedì 30 settembre 2013

Scatta domani l'aumento dell'Iva: "Da 21 al 22%". Consumatori: aggravio 349 euro annui

Scatta domani l'aumento dell'Iva: "Da 21 al 22%". Consumatori: aggravio 349 euro annui


"1° ottobre, primo giorno di Iva": il tanto minacciato aumento della principale imposta economica entra dolorosamente in vigore. Da domani è prevista una autentica raffica di rincari su tutti i prezzi a partire dall'innalzamento dell'aliquota base dal 21 al 22%. Protestano le associazioni dei consumatori: il Codacons parla di un aggravio di 349 euro annui per ogni famiglia. Ed è prevista una contrazione dei consumi del 3% con ovvie ricadute occupazionali. Va segnalata anche l'osservazione di "Quotidiano Energia" che limita da 1,5 centesimi l'aumento della benzina (e a 1,4 del gasolio) ma evitate le accise di + 2 centesimi. 

Politica: Mentre i ministri del Popolo della Libertà, Angelino Alfano, Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi e Gaetano Quagliariello presentano dimissioni "irrevocabili", Letta cerca "transfughi" per il bis

Politica: Mentre i ministri del Popolo della Libertà, Angelino Alfano, Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi e Gaetano Quagliariello presentano dimissioni "irrevocabili", il Premier Letta cerca "transfughi" per il Bis


di Gaetano Daniele


Mentre una nota di Palazzo Chigi, comunica le dimissioni "irrevocabili" dei ministri, Angelino Alfano, Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi e Gaetano Quagliariello, il Premier Letta, vistosi alle strette, cerca "transfughi" per il Letta Bis. Questa manovra già fu adottata dal governo Prodi per incollamento alla poltrona invece che al bene del Paese. Di sicuro, tutto si può dire tranne che, il governo Letta, oggi, sia unito. Tanti errori da attribuire al governo Letta, in ultimo, l'aumento dell'Iva dal 21% al 22% che, non ha saputo bloccare nonostante le premesse avanzate dal Leader, Silvio Berlusconi. Insomma, in attesa che il mercato della vacche riapra i battenti, il Pdl-Forza Italia apre nuovi fronti all'elettorato moderato, affinchè alle prossime elezioni politiche si possa raggiungere la netta maggioranza per interagire "subito" su tematiche importanti come la riforma elettorale e la riforma della Giustizia. 

Politica. Berlusconi: Iva? Rappresaglia di Letta. Pronti a voto legge stabilità. Elezioni anticipate? Le vinceremo

Politica. Berlusconi: Iva? Rappresaglia di Letta. Elezioni Anticipate? Le vinceremo 


Silvio Berlusconi controbatte Letta: "Ribalta la realtà a proprio piacimento e vantaggio". L'aumento dell'Iva è una rappresaglia contro i moderati" del Popolo della Libertà. "Le dimissioni dei Parlamentari del Popolo della Libertà, sono state consegnate a me, non ai presidenti delle Camere e sono un atto politico, un grido di dolore", ha spiegato Berlusconi, e poi si rivolge a chi dei suoi ha preso le distanze dalla nuova Forza Italia: "Nessuno ci dividerà. Andremo uniti al voto", "non credo a nessun governicchio formato da transfughi", no a un governo "dei traditori". "La stabilità è un imbroglio come lo Spread", ha poi rimarcato Berlusconi. E aggiunge: "Non sono stanco. Questa notte ho dormito 10 ore e sono pronto a riprendere la battaglia". "Non accetteremo la responsabilità dell'aumento delle tasse "sono venute meno le condizioni per collaborare con il governo", prosegue il leader. "L'unica via è andare uniti e convinti alle elezioni il più presto possibile. Tutti i sondaggi dicono che le vinceremo". "Questa sinistra - aggiunge Berlusconi - pur di estromettermi dalla scena politica nega i diritti della difesa previsti in Costituzione" e "i miei problemi personali non pesano sulle decisioni politiche". A chi mi chiede di farmi da parte e accettare con cristiana rassegnazione la mia sorte giudiziaria, dico che lo farei senza esitazione, se ciò fosse utile al Paese". E conclude: "Se il governo proporrà una legge di stabilità realmente utile all'Italia, noi la voteremo. Se bloccheranno l'aumento dell'Iva, lo voteremo, così come il taglio della seconda rata dell'Imu". 



Politica. Napolitano-Letta: Aria di chiarimento

Politica. Napolitano-Letta: Aria di chiarimento 


Letta andrà in Parlamento per un chiarimento politico sul governo, dopo le dimissioni dei ministri del Popolo della Libertà. E' il risultato dell'incontro al Quirinale tra Napolitano e Letta. Le dichiarazioni di Berlusconi e dei ministri dimissionari hanno determinato "un clima di evidente incertezza circa gli effettivi possibili sviluppi della situazione politica", precisa una nota del Quirinale . Il Presidente del Consiglio, d'intesa con il Capo dello Stato, ha deciso "di illustrare in Parlamento" le proprie valutazioni "sull'accaduto e sul da farsi". Letta "concorderà" con i presidenti delle Camere "la data dei dibattiti".