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domenica 14 aprile 2013

Politica. Napolitano: Ho finito, no a mia rielezione

Politica. Napolitano: Ho finito, no a mia rielezione 



"La mia rielezione sarebbe una non soluzione perchè ora ci vuole il coraggio di fare delle scelte, di guardare avanti. Sarebbe sbagliato fare marcia indietro, sarebbe ai limiti del ridicolo". Cosi il Presidente della Repubblica, Napolitano, in un'intervista a "La Stampa", nella quale ha sottolineato che "non mi convinceranno a restare". Il Capo dello Stato ha invitato a non attribuire "valenze salvifiche" alla sua persona: "Tutto quello che avevo da dare l'ho dato. Niente soluzioni pasticciate". Chiara, dunque, la risposta a chi lo vorrebbe ancora al Quirinale, magari solo per qualche tempo. Sui saggi: "Il loro lavoro non va buttato via". 

sabato 13 aprile 2013

Politica. Berlusconi PDL a Bari. Prodi al Colle? Tutti all'Estero

Politica. Berlusconi PDL a Bari: Prodi al Colle? Tutti all'Estero



Governo forte o voto a giungo - "O c'è subito un governo forte e stabile per l'Italia o è meglio ridare subito la parola ai cittadini italiani votando a giugno. Lo ha detto il Leader del Popolo della libertà, Silvio Berlusconi, parlando a Bari, alla manifestazione del suo partito. "Ritorno con la memoria nel 94 quando - ha aggiunto Berlusconi - scesi in campo contro il comunismo e vincemmo. Ebbene, oggi dobbiamo vincere". Sui magistrati: "Alcuni pm hanno cambiato la storia democratica del Paese. Sono dei faziosi che usano la giustizia a fini di lotta politica". Sul governo: "Questa assurda paralisi è inaccettabile". Sul Pd: "Tenta di prendersi tutte le cariche". Berlusconi ha parlato anche di Prodi e di una sua possibile elezione al Quirinale: "Con lui presidente della Repubblica ci converrebbe andare tutti all'Estero. Proprio lui che ci ha fatto pagare una tassa vergognosa per entrare nell'euro". Su Bersani: "Vuole i nostri voti, ma non un governo con noi. Allora io gli dico: Bersani, noi siamo moderati, ma non abbiamo l'anello al naso. Il Pd vuole mettersi la democrazia sotto i piedi". L'ex premier Berlusconi ha attaccato anche i Grillini: "Sono dei dilettanti allo sbaraglio". Infine l'annuncio: "Se si vota, sarò candidato premier. I sondaggi ci danno al 34%. 

venerdì 12 aprile 2013

Politica. Bersani Pd: Non mi candido al Quirinale

Politica. Bersani Pd: Non mi candido al Quirinale




Con la Lega Nord "è stato un buon incontro, abbiamo parlato solo di Quirinale". Cosi Bersani, leader Pd, dopo l'incontro a Montecitorio con Maroni e una delegazione del Carroccio. Il leghista Bitonci ha ribadito che per il Carroccio la questione più importante "è il governo". Tuttavia la Lega avrebbe aperto all'ipotesi  di Bersani al Colle. Risposta tiepida del segretario Pd: "Io al Colle? penso solo a quelli piacentini". Dopo l'incontro Bersani ha parlato con Violante, membro di una delle due commissioni di "saggi" istituite dal presidente della Repubblica Napolitano, il cui nome è stato rilanciato anche da Fabrizio Cicchitto capogruppo alla Camera del Popolo della Libertà al Quirinale. 

giovedì 11 aprile 2013

PD Come Casamicciola tra Renzi e Quirinale. Ecco le strategie di D'alema per far fuori Bersani

Pd a pezzi tra Renzi e Quirinale. Ecco le strategie di D'alema per far fuori Bersani


di Claudio Brigliadori



Di tele politiche da tessere in gran silenzio e strategie da realizzare sottobanco. Massimo D'alema è uno dei massimi esperti della politica nostrana. Non a caso, Baffino gode della simpatia degli avversari più acerrimi, compreso Silvio Berlusconi, che sempre gli hanno riconosciuto queste capacità machiavelliche, mentre è guardato con un misto di sussiego, timore e rancore dai suoi compagni di partito. Ecco perchè ogni sua manovra scuote il Partito Democratico fin dalle fondamenta, tanto più in un momento di collasso strutturale. Più vicino a Renzi che a Bersani - La cronaca di giornata parla di un D'alema in visita a Palazzo Vecchio dal Sindaco di Firenze, Matteo Renzi. Sì, il rottamato per eccellenza, nemico numero uno di Bersani, in visita proprio a Renzi, che ha basato la sua campagna elettorale per le primarie sulla demolizione dell'ex premier. Un incontro cordiale, anche se rapido, a margine di una lezione tenuta da D'alema all'Istituto di Scienze umane sulla crisi dei partiti in Europa ( astenersi commentatori ironici ). Visita di cortesia, si sarebbe detto in altri momenti e con altri protagonisti. Ma non è questo il caso: il faccia a faccia, oltre che di disgelo, sa di spostamento di equilibri notevolissimo. "E' stato un errore non far votare Renzi per il Quirinale", accusa D'alema intervenendo sul caso intervenendo sulla scelta dei rappresentanti della Regione Toscana chiamati a eleggere il prossimo presidente della Repubblica italiana. Il Sindaco Renzi, infatti, ne ha fatto un caso politico, ha parlato di "telefonata da Roma" per far pressioni e di "doppiogiochisti" nel partito, tirando in ballo direttamente Bersani. Un clima di tensione, quindi, ormai esploso e che ha fatto parlare Dario Franceschini di rischio scissione nel Partito Democratico. Con l'aiuto di Silvio -  E qui interverrebbe proprio la manovra di D'alema. Avvicinarsi a Renzi e, al contempo, picchiare duro su Bersani e il caso Quirinale, contribuisce a indebolire ulteriormente la posizione del segretario, già compromessa. Una voce sempre più pesante in largo del Nazareno riferisce di mire altissime da parte di Baffino: il Colle, addirittura, aprendo la strada di Palazzo Chigi niente meno che a Renzi. Il tutto, naturalmente, con il benestare di PDL e Silvio Berlusconi in persona. Nel giorno in cui Bersani si è tirato fuori dal dopo Napolitano, ("Io penso solo ai Colli piacentini"), anche D'alema ufficialmente l'ha fatto: "Io candidato? Non lo sono, il nome per il Quirinale lo sceglierà Bersani". Un cul-de-sac, insomma. Ma nello stallo assoluto passerà e tanto la posizione del Cavaliere. Un altro Gossip di Palazzo Chigi riferisce una battuta dell'ex. Pdl, oggi Fratelli D'Italia, Ignazio La Russa: "Io conosco il prossimo capo dello Stato". E' una donna e si chiama Salva di nome e Condotto di cognome". Battuta, per indicare l'eventuale "salvacondotto" che sarebbe stato richiesto dal Presidente Silvio Berlusconi in cambio di una stampella al Pd. E se quel salvacondotto fosse proprio D'alema??????!!!!!!!

CSM: Ingroia trasferito ad Aosta

CSM: Ingroia trasferito ad Aosta



L'ex Pm di Palermo Ingroia è stato trasferito alla procura di Aosta come sostituto. Lo ha deciso il plenum del Csm con 19 voti a favore e 7 astenuti. Il Csm gli aveva negato il via libera per ricoprire l'incarico di presidente della società di imposte Riscossione Sicilia che gli è stata offerta dal presidente della Regione Crocetta dopo la netta bocciatura elettorale. Pronta la risposta dell'ex Pm, Ingroia: "Il trasferimento a Aosta ha il sapore di un provvedimento punitivo". "Il Csm ha fatto valutazioni che mi lasciano abbastanza sconcertato. Prendo atto delle decisioni che non mi sembrano ispirate da disponibilità e attenzioni verso un magistrato come me che per 25 anni ha dedicato la propria vita e la propria attività nella lotta alla mafia". Conclude Ingroia. 

Politica. Il Movimento 5 Stelle occupa alla Camera la sala del mappamondo

Politica. Il Movimento 5 Stelle occupa alla Camera la sala del mappamondo 




A Montecitorio il Movimento 5 Stelle dichiara guerra sull'uso delle aule delle commissioni permanenti. Dopo l'invito alla autoconvocazione, esteso ieri a tutti i gruppi, i deputati stellati passano al contrattacco perchè si sono visti negare dai questori, annuncia la Capogruppo Lombardi, l'accesso alle aule di Commissione. Quindi il Movimento 5 Stelle ha deciso di occupare dalle 11 l'unica aula operativa, la sala del mappamondo, ora destinata all'attività della Commissione speciale. 

Politica. PDL, Schifani: O Governo con noi o al voto

Politica. PDL, Schifani: O Governo con noi o al voto 


Renato Schifani
Presidente Senatori PDL

"Non è colpa del Popolo della Libertà se dopo un mese e mezzo l'Italia non ha ancora un governo". Cosi il presidente dei Senatori del Popolo della Libertà, Schifani , al Tg1. "Bersani insiste per un esecutivo di cambiamento - continua Schifani - ma anche noi siamo per cambiare il Paese e la vita dei cittadini italiani, che vedono aumentare la pressione fiscale e la disoccupazione mentre crolla la produzione industriale. Allora, facciamolo insieme. Se cosi non fosse, meglio tornare subito alle urne, senza perdere altro tempo"