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lunedì 18 marzo 2013

Politica. Crimi M5S: Noi in trappola dei politici volponi

Politica. Crimi M5S: Noi in trappola dei politici volponi



"E' sicuramente una violazione del regolamento del nostro gruppo parlamentare". Lo ha scritto in un post il capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, Crimi, al termine di una giornata trascorsa tra le polemiche interne al Movimento sul voto al Senato. Crimi spiega: "Chi viola il regolamento si può ritenere escluso", ma "non me la sento di crocifiggere o mettere alla gogna chi ha fatto questa scelta. E aggiunge: "Siamo caduti in una trappola dei vecchi volponi della politica". La coerenza del gruppo è stata rispettata, spiega, perchè "il gruppo è uscito all'unanimità con un'unica speranza: la non rielezione di Schifani".

"Se si cercano i colpevoli di alto tradimento ai principi del Movimento 5 Stelle, ecco, uno l'avete trovato. Sono pronto a discutere le mie dimissioni". Risponde cosi il Senatore 5 Stelle, Vacciano, al suo Leader Grillo , che, dopo l'anatema notturno contro chi ha votato il candidato del Partito Democratico alla presidenza del Senato, Grasso, ieri sul suo blog, è arrivato ad esigerne le dimissioni. Una reazione che, insieme alla turbolenta riunione di sabato a Palazzo Madama, ha spaccato la base. Il Senatore Molinari su Facebook ha scritto: "Meno reazioni isteriche e più fiducia! Non ci sono traditori. Si studino le differenze tra cariche istituzionali e ruoli politici". 

domenica 17 marzo 2013

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India. Caso Marò: L'Ambasciatore Mancini rischia il carcere

Caso Marò: L'Ambasciatore Mancini rischia il carcere



India - Secondo Harish Salve, l'avvocato che fino allo scorso 11 marzo ha difeso gli interessi italiani nella vicenda dei Marò, in India, la Corte Suprema potrebbe "teoricamente ordinare l'arresto" dell'ex Ambasciatore d'Italia Mancini. In particolare, Salve, che non ha condiviso la decisione di trattenere in Italia Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, sostiene che Mnacini non ha rispettato la dichiarazione giurata depositata presso la Corte Suprema, rendendosi cosi responsabile di "oltraggio alla Corte". 

Caso Monte dei Paschi di Siena: Baldassarri non torna in carcere

Caso Monte Paschi di Siena: Baldassarri non torna in carcere



Baldassarri, ex capo area finanza Monte dei Paschi di Siena, non tornerà per il momento in carcere. Ieri era stato interrogato dal gip di Siena, Bellini, che doveva prendere una decisione sulla richiesta dei Pm di Siena, che conducono l'inchiesta su Monte dei Paschi di Siena, per una nuova custodia cautelare, in merito allo scandalo. In precedenza Baldassarri era uscito dal carcere di Sollicciano per scadenza dei termini dell'interrogatorio davanti al Gip, su cui il suo difensore aveva presentato un ricorso per vizio di forma accettato dallo stesso Gip Bellini. Il magistrato si è riservato di prendere una decisione in merito alle richieste di arresto dei pubblici ministeri. 

Edilizia: Nel 2012 chiuse 62mila Imprese

Edilizia: Nel 2012 chiuse 62mila Imprese



Per le Aziende di Costruzioni il 2012 è stato un annus horribilis. Il settore, che conta 894.028 imprese, ne ha perse 61.844, con un saldo negativo dell'1,88%. In tutto - spiega Anaepa Confartigianato - sono stati persi 81.309 posti di lavoro. Oltre al profondo rosso delle Aziende di Costruzioni  non è andata meglio per le imprese artigiane, che rappresentano la fetta più consistente: 571.336 Aziende, il 63,9% del totale. Nel 2012, infatti, hanno chiuso 54.832 costruttori artigiani, con un saldo negativo dell'1,96%. 

Movimento 5 Stelle spaccato al Senato: Grasso vince grazie ai voti dei grillini

Movimento 5 Stelle spaccato al Senato: Grasso vince grazie ai voti dei grillini



Il Movimento 5 Stelle si spacca al Senato. E' bastata la prima votazione per far dividere il neo gruppo al Senato. Difatti, i senatori del Movimento 5 Stelle sono 53: Orellana ha ottenuto 5 voti, Grasso ha ottenuto 12 voti in più rispetto ai senatori del centrosinistra, le schede bianche sono state 31 in più rispetto ai montiani.  Sui banchi dei 5 Stelle dopo lo scrutinio volti increduli. Dominava il silenzio mentre in aula scoppiava l'euforia. Prima del voto i senatori 5 Stelle si erano scontrati in una riunione turbolenta, con discussioni e grida senza raggiungere l'unanimità sulla decisione di votare scheda bianca. Dopo lo scrutinio i parlamentari si sono riuniti di nuovo, annunciando al termine dell'incontro un comunicato. Insomma, è bastato veramente pochissimo a far trasformare i grillini in cavallette. 

Politica. Grillo M5S: Chi ha mentito tragga le conseguenze

Politica. Grillo M5S: Chi ha mentito tragga le conseguenze



"Nella votazione per la presidenza del Senato è mancata la trasparenza. Il voto segreto non ha senso, l'eletto deve rispondere delle sue azioni ai cittadini con voto palese". Cosi, Grillo sul suo blog dopo il voto al Senato. "Se questo è vero in generale, per il Movimento 5 Stelle, che fa della trasparenza uno dei suoi punti cardinali, vale ancora di più. Per questo vorrei che i senatori del Movimento 5 Stelle dichiarino il loro voto", aggiunge Grillo che conclude: "se qualcuno si fosse sottratto a questo obbligo ha mentito agli elettori, spero ne tragga le dovute conseguenze".