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giovedì 17 gennaio 2013

Politica. Ingroia: "Pd si sta dimostrando sordo"

Politica. Ingroia: "Pd si sta dimostrando sordo"



Il Pd "si sta dimostrando piuttosto sordo" all'appello di Rivoluzione Civile, "mentre continua a guardare dall'altra parte, a Monti. Ma forse i sondaggi recenti li stanno preoccupando. Noi in ogni caso continueremo a essere disponibili". Cosi il candidato di Rivoluzione Civile, Ingroia, a Radio Anch'io. "Non c'è nessun posto dietro le quinte con il Pd, stiamo lavorando alle nostre liste", chiarisce. Quanto alla possibilità di patti di desistenza, Ingroia ha detto che "una volta completate le firme ragioneremo su questo". 

Fisco: Il Redditometro contro i finti poveri

Fisco: Il Redditometro contro i finti poveri 



Il Redditometro rafforzerà la lotta all'evasione fiscale che pesa per 100-120 miliardi e "grava in un quadro già provato dalla crisi economica". Cosi il direttore dell'Agenzia delle entrate, Befera. Non ci sarà criminalizzazione della ricchezza, ha detto il vicedirettore Di Capua, spiegando che "i controlli saranno meno di 40 mila l'anno". Lo scopo del redditometro, ha detto Di Caupa, è "intercettare le forme di evasione spudorata, i finti poveri: non è uno strumento di accertamento di massa". Non saranno considerati gli scostamenti di spesa di 1000 euro al mese (12 mila all'anno rispetto al reddito. 

Politica. Berlusconi Pdl: Non candido Draghi al Colle

Politica. Berlusconi Pdl: Non candido Draghi al Colle



Il Leader del Pdl, Silvio Berlusconi, ha smentito di aver mai proposto il Governatore della Bce Draghi per la candidatura al Quirinale. Ribadisce che Monti non andrà al Colle e aggiunge di avere "una candidatura in pactore" che potrà essere apprezzata da tutti, ma che "non va bruciata". L'appoggio del Capogruppo del Ppe Daul per Monti? "Una dichiarazione improvvida che non rappresenta la posizione del Ppe". Daul per Berlusconi "è solo uno dei 14 vicepresidenti del Ppe, vorrà compiacere qualcuno in vista di una sua possibile carriera". E alla domanda sugli screzi con altri esponenti come Juncker e Schulz risponde: "Non sono protagonisti stimati in Europa".


Continua Berlusconi: Al Senato "vinceremo ampiamente" e con il Pd non ci sarà alcuna "grande coalizione". Al Premier uscente: "O Monti pensa che gli italiani siano matti o c'è un matto che crede di essere Monti". Berlusconi assicura che "il Pdl vuole tagliare la pressione Fiscale di un punto percentuale all'anno per i prossimi 5 anni", ma solo se si tagliano anche i costi dello Stato. Critiche anche alla Magistratura: "C'è una parte della Magistratura che vuole colpirmi nell'immagine e nel patrimonio". Ingroia? "Un'altra anomalia". Sulla Fiat Invece: "Il Governo dovrà vigilare attentamente". 

Politica. Bersani Pd: "Non abbiamo paura di nessuno"

Politica. Bersani Pd: "Non abbiamo paura di nessuno"



"Non abbiamo paura di nessuno". Cosi Bersani ha risposto alle accuse del Leader dell'Udc Casini che aveva parlato di "debolezza del Pd per l'appello al voto utile". Io - ha precisato il Segretario del Pd - non ho mai parlato di voto utile, tutti i voti sono utili. Il punto è che solo noi possiamo battere il centrodestra". "Il Pd - ha proseguito Bersani su Canale 5, a "Italia Risponde" - regge la sfida al Centrodestra in Lombardia, Lazio e ovunque. Sono sicuro che vinceremo in tutto il Paese". Ieri mattina Bersani e il Segretario del Psi, Nencini, hanno firmato un accordo che prevede "un patto di consultazione" fra Pd e Psi sui temi politici e una lista unica alle politiche.


Sul Fisco, Bersani, non ritiene il redditometro di "efficacia risolutiva". E ironizza: "Vedo che non ha più nè padre nè madre". Di lavoro, dice: servono meccanismi di "convenienza" per chi assume. Bisogna, tra l'altro, alleggerire il cuneo fiscale. Quanto al fisco "non voglio mettere ghigliottine" ma fare una "Maastricht della fedeltà fiscale". Attacca Maroni: "Han governato 8 anni e la pressione fiscale è aumentata", per abbassarla hanno avuto "tutto il tempo". Con Monti ci siamo "allontanati dal precipizio ma non ha risolto tutti i nostri problemi". 



mercoledì 16 gennaio 2013

Napoli. Rosaria Capacchione sotto processo: Si attende la sentenza, il Pd trema

Napoli. Rosaria Capacchione sotto processo: Si attende la sentenza, il Pd trema

di Mario De Michele 

Rosaria Capacchione
Giornalista, Capolista al Senato Pd

CASERTA - Un ciclone. Che potrebbe spazzare via, in un colpo, tutti gli slogan e i proclami del Pd sulla legalità. La giornalista Rosaria Capacchione, capolista al Senato in Campania su precisa volontà del segretario nazionale Pier Luigi Bersani, è sotto processo per il presunto reato di calunnia, nell’ambito dell’inchiesta a carico del fratello Salvatore Capacchione. Lo si apprende dalla Gazzetta di Caserta, diretta da Pasquale Clemente che, assieme ai giornalisti della rivista La voce delle voci, è stato l’unico in provincia di Caserta (chapeau!) ad abbattere il muro del corporativismo della casta di noi giornalisti (in Italia si parla solo della casta dei politici). Il suo giornale ha pubblicato oggi un dettagliato articolo (un vero scoop) sul processo, in corso presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che vede imputata la Capacchione. La Gazzetta di Caserta ricostruisce l’intricata vicenda che nasce dal procedimento a carico del fratello, noto costruttore, accusato e arrestato per bancarotta fraudolenta. Lo scorso ottobre, riporta il quotidiano casertano, si è tenuta la terza udienza del processo per calunnia, accusa di cui deve rispondere la giornalista, ai danni del luogotenente della Guardia di Finanza Luigi Papale, che si è costituito parte civile.

All’epoca dei fatti, quest’ultimo stava indagando sul fratello Salvatore. Secondo quanto riporta la Gazzetta di Caserta, la Capacchione avrebbe costruito false accuse contro Papale, riferendo all’allora comandante delle Fiamme Gialle di Terra di Lavoro che il luogotenente aveva intascato dei soldi dalla famiglia Coppola, in competizione con Salvatore Capacchione per l'acquisto di terreni e capannoni nell’area ex Saint Gobain di Caserta. Ma dopo le indagini e i riscontri patrimoniali su Papale e i suoi parenti (anche sulla zia che a dire della giornalista avrebbe dovuto custodire il denaro “sporco”) la condotta del finanziere risulta impeccabile. Nessuna traccia di soldi, nessun rapporto con i Coppola. Insomma Papale è un investigatore integerrimo. A quel punto scatta l’inchiesta nei confronti di Rosaria Capacchione per il presunto reato di calunnia. E dopo le indagini preliminari, i pm chiedono il rinvio a giudizio; richiesta accolta dal gip. Quindi si apre il processo che in questi giorni è giunto alle battute finali. E come scrive la Gazzetta di Caserta la sentenza sarebbe attesa già nella giornata di oggi, anche se l’avvocato Vittorio Giaquinto, che difende sia Rosaria che il fratello Salvatore, avrebbe preannunciato l’istanza di rinvio per improcrastinabili impegni. Una richiesta che ricorda vagamente(?) l’impostazione dei legali di Silvio Berlusconi, il quale da anni è accusato dal centrosinistra, Pd in testa, di volersi difendere a tutti i costi “dal processo e non nel processo”.

La Gazzetta di Caserta riporta, sempre oggi, anche alcune “inquietanti” intercettazioni telefoniche tra Salvatore Capacchione (allora intercettato) e la sorella. Riferendosi a Papale, la giornalista avrebbe detto: “Se quel finanziere non la smette lo andiamo a uccidere col mitra”. Parole pesanti. Sia chiaro si tratta pur sempre di una conversazione telefonica, per cui da prendere con le molle. Siamo certi che sarà capitato a ognuno di noi di usare al telefono un linguaggio che va ben oltre ciò che invece realmente pensiamo. Spesso al cellulare si parla in "libertà" dicendo di aver fatto o voler fare cose che in realtà non sono mai state fatte o non si farebbero mai. Elemento, questo, da sottolineare con la penna rossa perché da veri garantisti siamo convinti che per accusare e condannare una persona siano necessari riscontri oggettivi e inconfutabili. E soprattutto perché abbiamo sempre ritenuto e continueremo a farlo che una persona è innocente fino a prova contraria. Il quotidiano diretto da Pasquale Clemente cala sul tavolo il “carico”, come si direbbe a briscola. E parla, anzi scrive, di un’indagine a più ampio raggio, già riportata da Giovanna Pellegrino, cronista di giudiziaria sempre della Gazzetta di Caserta. La vicenda riguarderebbe la “movimentazione” di circa 5 miliardi di vecchie lire sui conti correnti bancari di Rosaria Capacchione, nell’arco temporale che va dal ’95 al 2001. Il giornale casertano fa riferimento in particolare a un assegno di 250 milioni di lire che dal conto della giornalista sarebbe transitato su quello del titolare di una concessionaria di auto, coinvolto – secondo la Gazzetta di Caserta, in una serie di vicende giudiziarie.

Si tratta di ricostruzioni giornalistiche, tutte da dimostrare in sede giudiziaria per cui, lo ribadiamo con forza, non c’è al momento alcun riscontro su presunti reati. E di conseguenza non c’è alcun colpevole. Noi siamo sempre e comunque per la presunzione di innocenza, principio costituzionale che i “tromboni” del giustizialismo calpestano ogni volta che parlano o scrivono. Ma è chiaro, e non può essere sottaciuto, che nel Pd si apre una questione politica grande come una casa. La Capacchione è considerata una giornalista anticamorra. È sotto scorta per aver subito delle minacce durante il processo Spartacus a carico dei Casalesi. E proprio per questo è stata scelta da Bersani per guidare in Campania la lista al Senato. Che decideranno i vertici nazionali dei democrat di fronte al rischio di una condanna durante la campagna elettorale? Preverrà la linea “manettara”, che da anni contraddistingue il Partito democratico o, come noi riteniamo saggio e veramente “democratico”, ci sarà finalmente un bagno salutare nel mare del garantismo? Dal Pd “pretendiamo” coerenza e correttezza politica: il garantismo si pratica sempre e comunque. E si applica anche a chi come la Capacchione, in perfetto stile Travaglio, ha sempre calcato la mano (smarrendo spesso la strada della presunzione di innocenza) nelle sue cronache giudiziarie a carico dei politici. E soprattutto, cari Democratici(?), il garantismo vale per tutti. Non ci possono essere figli e figliastri. E attenzione: chi di giustizialismo colpisce, di giustizialismo perisce. Di Pietro docet.












Campanianotizie.com

Napoli: 26 arresti, fascicoli manipolati

Napoli: 26 arresti, fascicoli manipolati



Occultavano o manipolavano fascicoli processuali in cambio di mazzette. Ventisei ordinanze cautelari - tre in carcere, 22 ai domiciliari e una misura interdittiva - sono state eseguite contro un giro di illegalità scoperto negli uffici giudiziari di Napoli. Coinvolti 4 avvocati, alcuni cancellieri e un Ispettore di Polizia. Le accuse vanno dall'eccesso abusivo ai sistemi informatici, alla corruzione in atti giudiziari, alla violazione del segreto istruttorio, occultamento di fascicoli processuali. In tutto sarebbero 45 le persone indagate per questa inchiesta. 

Lucca: Rapina in casa con omicidio

Lucca: Rapina in casa con omicidio



Un uomo di 82 anni, ex poliziotto, è stato trovato morto nella sua abitazione di Sillano, in provincia di Lucca. Da quanto emerge, l'anziano era legato mani e piedi al letto. Agli ingressi di casa vi sarebbero segni di effrazione e le stanze erano a soqquadro. Circostanze che fanno pensare ed ipotizzare ai Carabinieri, che indagano sul fatto, che il decesso possa essere avvenuto a seguito di una rapina in casa. Sul corpo non vi sarebbero tuttavia segni evidenti di violenza. L'ipotesi è che l'anziano - lasciato legato - sia morto per un malore.