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sabato 4 febbraio 2017

Berlusconi si allea con la Boldrini Retroscena, che cosa c'è dietro

Silvio si allea con la Boldrini: retroscena, cosa c'è dietro


di Salvatore Dama



La finestra elettorale di giugno chiude il primo battente. La Commissione Affari Costituzionali accoglie la proposta delle opposizioni, in primis Forza Italia. Il dibattito sulla legge elettorale sarà avviato non prima di conoscere le motivazioni con cui la Consulta ha giudicato incostituzionali alcune parti dell'Italicum. La relazione della Corte suprema è attesa per il 7 febbraio. Ma potrebbe slittare a fine mese. Ciò rallenta i tempi. E gela le ambizioni di chi chiede il voto subito. Già a giugno. E come si fa? L'iter parlamentare dovrebbe concludersi nel giro di due mesi, operazione ardua in assenza di un ampio accordo tra i partiti. Che al momento stenta a decollare. Anche il patto tra i "voto subito" inizia a vacillare. Il Movimento 5 Stelle si è subito sfilato. L'intesa con i dem prevedeva di estendere il sistema elettorale della Camera (come modificato dalla Consulta) anche al Senato.

Operazione facile e indolore, agli occhi di Matteo Renzi (quello che ha più fretta di tutti), e rispettosa del monito quirinalizio: Sergio Mattarella ha infatti invitato tutti a scongiurare l'ipotesi di arrivare al voto con meccaniche elettorali distinte per i due rami del Parlamento. Ma Beppe Grillo, attraverso il suo blog, ha subito rilanciato, chiedendo di eliminare anche i capilista bloccati "salvati" dai giudici costituzionali. Mettere mano alle liste, però, significa aprire il vaso di Pandora. Rimettere tutto in discussione. Allora, accantonato il patto con i "velocisti" (Lega, Fratelli d' Italia, grillini), il Partito democratico torna a bussare alla porta di Forza Italia. Offrendo una modifica alla legge molto gradita a Silvio Berlusconi: l'assegnazione del premio di maggioranza non già alla lista, ma alla miglior coalizione. Ciò, nell' ottica berlusconiana (un po' meno in quella renziana), serve a rendere meno ostica la scalata al 40% e a complicare la vita dei grillini, che notoriamente non stipulano alleanze per non diluire la propria "purezza" antisistemica. A destra, invece, cadrebbe la necessità di confluire in un cartello elettorale ai più indigesto. Si tratterebbe "solo" di rimettere in piedi l' alleanza tradizionale tra Fi, Lega e FdI. Senza mescolarsi in un listone unico.

Però Forza Italia va a passo di marcia. Non ha fretta di tornare al voto. Attende che Berlusconi torni candidabile. L offerta del premio di maggioranza alla coalizione non è detto che basti a convincere il Cavaliere ad anticipare la data del voto. E questo costringerebbe il segretario del Pd a rivedere il proprio calendario. Ma Renzi è irremovibile, dicono. È pronto a celebrare le primarie del Pd a marzo pur di non rinunciare al voto di primavera. A quel punto, ragiona, la minoranza interna non avrebbe più alibi per chiedere di temporeggiare. Denis Verdini lancia una sua proposta di mediazione, convinto di poter mettere nuovamente d' accordo Renzi e Berlusconi come ai tempi del Nazareno. La proposta di Ala è un Mattarellum modificato, con il 50 per cento di seggi assegnati in collegi uninominali e un 50 per cento con il proporzionale, prevedendo un premio di maggioranza che assicuri la governabilità.

Nazareno? Il problema è stato sollevato l'altra sera ad Arcore durante il vertice di Forza Italia. Silvio è aperto alla trattativa, ma non vuole passare come il protagonista dell' inciucio, come sta tentando di veicolare Matteo Salvini. «Non ci sarà alcun accordo elettorale preventivo tra Pd e Forza Italia», ha assicurato il Cavaliere, perché «se andiamo al voto con un'intesa prendiamo il 6%...». L'ex premier punta su una coalizione tradizionale di centrodestra.

Poi, dopo il voto, ognuno per conto suo. Berlusconi, come rivela l'Agi, affila le proprie armi dialettiche e si dice pronto a lavorare con animalisti e pensionati per rispolverare alcuni cavalli di battaglia già noti: pensioni minime, dentiere gratis e spese veterinarie detraibili.

venerdì 3 febbraio 2017

Insegue tre ladri, muore un poliziotto Rissa letale con un moldavo: due in fuga

Tragico inseguimento, agente a terra. Rissa letale: due in fuga



L'agente di polizia Francesco Pischedda, di 29 anni, è morto ieri sera a Colico, in provincia di Lecco, dopo essere caduto in una scarpata nel corso di una colluttazione a seguito dell’inseguimento di un furgone. Poco dopo le 20, Pischedda e il suo collega nella voltante ha intercettato un veicolo sospetto, che non si è fermato all’alt degli agenti. L’inseguimento è durato diversi chilometri, poi il furgone in fuga ha urtato il new jersey ed è finito al centro della strada.

Gli uomini a bordo del veicolo sono scappati a piedi e nell'inseguimento Pischedda ha bloccato uno dei fuggitivi, un uomo di origine moldave. Altri due complici invece sono riusciti a scappare. Nel corso della colluttazione entrambi sono caduti in una scarpata, ma l’agente è morto poche ore dopo all'ospedale di Lecco per le gravi lesioni e le fratture riportate. L’agente scelto, in polizia dal 2009, era in servizio alla sottosezione di Bellano, in provincia di Lecco. Nato a Imperia, Pischedda lascia la compagna e la figlia nata lo scorso aprile.

Terrore a Parigi, l'attacco al Louvre: "Allah akbar", militare apre il fuoco

Parigi, uomo armato al Louvre: militare apre il fuoco



Ancora terrore a Parigi. Un militare ha aperto il fuoco contro un uomo che lo ha aggredito a colpi di machete all'ingresso del museo del Louvre. L'uomo, che ha urlato "Allah Akbar" tentando di entrare all'interno del museo, e aveva con sé una valigia. Il militare avrebbe riportato una "ferita leggera al cuoio capelluto" mentre secondo alcuni media francesi l'aggressore sarebbe "seriamente" ferito a una gamba. Secondo Le Figaro, i militari aggrediti sarebbero invece quattro, due dei quali leggermente feriti. Secondo quanto si è appreso, i militari avrebbero tentato di respingere l'aggressore con tecniche di "corpo a corpo", ma di fronte all'impossibilità di fermarlo hanno poi aperto il fuoco, sparando cinque colpi. Poco dopo è stata fermata una seconda persona, "con atteggiamento sospetto", che però pare non avesse nulla a che fare con quanto accaduto.

È stato il prefetto di polizia Michel Cadot ad affermare che l'uomo ha gridato "Allah Akhbar". Cadot ha aggiunto: "Abbiamo a che fare con un attacco di un individuo chiaramente aggressivo e che ha rappresentato una minaccia diretta. Siamo portati a credere che volesse realizzare un attentato terroristico". Dunque ha spiegato che"c'era anche un secondo individuo con un comportamento sospetto, e che è stato arrestato, ma per ora non sembra esserci un legame tra l'individuo e l'attacco".

Per la prima volta, dunque, finisce nel mirino del terrorismo il centro storico di Parigi, il primo arrondissemente, che è stato completamente isolato dai militari. Gli artificieri hanno successivamente verificato che nella borsa portata dal terrorista non vi era traccia di esplosivi. Il ministero dell'Interno, su Twitter, ha parlato di "un evento di grave sicurezza pubblica in corso" e ha chiesto di dare la "priorità all'intervento delle forze di sicurezza e di soccorso". I 250 visitatori del Louvre usciranno in gruppi da dieci appena la zona sarà sicura.  

"Relazione sentimentale: la prova" Era lui l'amante della Raggi? / Foto

Virginia Raggi, la polizza di Romeo: "Relazione sentimentale"



Dice che non vuole dimettersi, Virginia Raggi, travolta dall'indagine e dall'assicurazione sulla vita della quale Salvatore Romeo l'avrebbe nominata beneficiaria. Una polizza di cui, afferma, "non sapevo niente" e che per i magistrati non è uno strumento di corruzione. L'ex capo di segreteria (si è dimesso lo scorso 17 dicembre), insomma, la avrebbe stipulata senza dirle nulle (eppure, putacaso, poco dopo sarebbe arrivata la nomina in Campidoglio). Ma ora, a rendere ancor più torbidi e inquietanti i contorni della vicenda, ci si mette quanto riporta Il Fatto Quotidiano (che, insieme a L'Espresso, è stato poche ore fa il primo a dare la notizia della Polizza): secondo quanto si apprende, Romeo avrebbe scritto "relazione sentimentale" nella clausola dell'assicurazione "a sua insaputa".

Quest'ultima notizia, se confermata, porrebbe l'intera vicenda sotto una luce diversa. Fermo restando la presunta buona fede della Raggi, dietro alle sue scelte sarebbe semplice ipotizzare che ci siano ragioni differenti rispetto a quelle politiche. Si ricorda che Romeo era dipendente comunale, diventato poi capo della segreteria politica della Raggi nel luglio 2016, con relativo aumento di stipendio (triplicato). Inoltre, si apprende che Romeo avrebbe intestato alla Raggi due assicurazioni (sette, in totale, i beneficiari). Da par suo, nel corso dell'interrogatorio avvenuto ieri, alla lettura della causale la Raggi si sarebbe messa a ridere affermando che la "relazione sentimentale" fosse completamente falsa.

Caserta: "Istituto Comprensivo Pietro Giannone" Convegno sulla legalità 4 Febbraio 2017 ore 11:00 Centro Studi S. Agostino

"Istituto Comprensivo Pietro Giannone" Convegno sulla legalità 4 Febbraio 2017 ore 11:00 Centro Studi S. Agostino 






Su iniziativa della Dirigente scolastica dell'Istituto Comprensivo "Pietro Giannone", Professoressa Maria Bianco, si terrà domani 4 febbraio 2017, ore 11.00, un Convegno sulla "Legalità". 

L'incontro di domani riguarderà un approfondimento sulla legalità in genere, temi importanti anche come quelli sul femminicidio e sullo stalking. 

Significative inoltre le presenze previste per domani 4 febbraio presso il Centro Studi S. Agostino. Dello Staff saranno presenti oltre alla Dirigente Prof.ssa Maria Bianco, il Sindaco di Caserta, Carlo Marino, il giornalista nonchè autore di vari Libri, Michele Cucuzza, il Questore di Caserta, Dott. Antonio Borrelli. Luigi Di Cicco, Raffaele Magi, Antonio Borrelli, Giannamaria Caserta, Don Antonello Giannotti. Modererà l'incontro l'Avv. Maurizio Callicola. 

"Salvini? Come lo voglio castrare" L'orrore di un prete contro il leghista

Il prete contro Salvini: Castrati il cervello



Don Ivan Licinio, vicerettore del Santuario di Pompei (Napoli), sbotta contro Matteo Salvini, che ha "osato" invocare la castrazione chimica per il nigeriano che aveva molestato l'operatrice di un centro nel Napoletano. Il prete che guida la pastorale giovanile della Basilica pontificia dedicata alla Madonna del Rosario conferma quanto ha scritto su Facebook: "Salvini, castrati il cervello".

Il sacerdote spiega ad ansa.it che il suo è un "sillogismo". Ovvero, "se una persona va punita per avere usato una parte del suo corpo per fare violenza, anche chi adopera il cervello in modo violento dovrebbe subire lo stesso trattamento". Il suo obiettivo era "solo per far capire" che ci vuole "rispetto". Per la vittima ma anche per l'aggressore. Insomma, secondo il prete ci vuole rispetto anche verso chi senza se e senza ma stupra donne indifese e bambini.

Umbria e Marche, altra notte di terrore Sisma, 25 scosse. Fino a magnitudo 4.4

Terremoto, 25 scosse tra Umbria e Marche: magnitudo fino a 4.4



Nel centro Italia la terra trema ancora. È stata una lunga notte di scosse, con almeno 25 eventi sismici di magnitudo superiore a 2.0 segnalati dall’Ingv (l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) tra l’1 e le 7 del mattino. Il maggior numero (22) ha colpito la provincia di Macerata, dove alle 4.47 si è registrato un sisma di magnitudo 4.0 e alle 5.10 un’altra scossa di magnitudo 4.4, entrambe a una profondità di 6 chilometri, con epicentro a 2 chilometri da Monte Cavallo. Quindi, alle 6.40 un altro terremoto di magnitudo 3.8 ha colpita la stessa zona, con profondità di 8 chilometri.

Per le due forti scosse che si sono registrate nel Maceratese al momento non si segnalano ulteriori crolli dopo quelli prodotti dagli eventi sismici dei mesi scorsi, danni o feriti, e comunque la situazione è monitorata costantemente sia dai vigili del fuoco di Macerata che dalla Protezione civile regionale. Forte è stato lo spavento in tutto il territorio. Molte persone a Camerino e nelle zone limitrofe si sono riversate in strada. Le scosse sono state avvertite anche nell’Ascolano, anche se in misura minore.