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mercoledì 5 aprile 2017

Dopo l'attentato, Putin chiama Minniti L'ultimo colpaccio: perché va a Mosca

Minniti incontra i vertici della sicurezza russa: allerta terrorismo in tutta Europa




È una visita tanto breve quanto importante quella che Marco Minniti ha fissato per oggi, martedì 4 aprile, a Mosca con il ministro degli Affari interni russo, Vladimir Kolokoltsev, e il segretario del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, Nikolai Patrushev. L'attacco kamikaze di lunedì alla metropolitana di Sanpietroburgo, costato la vita a 14 persone, ha dimostrato che la minaccia del terrorismo islamico nelle città europee e in quelle dei paesi coinvolti nei conflitti in Medio Oriente è ancora viva e pericolosa.

Il faccia a faccia del ministro dell'Interno italiano con il suo omologo russo è in effetti l'unica strada che Roma può seguire per rafforzare la collaborazione per il contrasto alla criminalità organizzata, soprattutto con lo scambio di informazioni tra intelligence e polizie. Il fallimento dell'Unione europea emerge sempre più forte dopo eventi critici come quello di San Pietroburgo, visto che l'Europa non è in grado di esprimere una politica sulla sicurezza che sappia davvero coordinare le polizie comunitarie con il resto del mondo.


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La riunione di Mosca era stata fissata da qualche giorno e nonostante la tragedia di ieri non è stata cancellata. Mentre la Russia è sotto attacco, insomma, Putin "chiama" Minniti. Una dimostrazione dell'urgenza di un summit rapido ed efficace, alla luce degli ultimi alert lanciati da diversi servizi di intelligence, Mossad in testa, che ha lanciato l'allerta massima per il periodo della Pasqua ebraica dal 9 al 19 aprile.

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