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sabato 4 ottobre 2014

URNE PIENE, SEZIONI VUOTE 2014, fuga da Renzi: crollano gli iscritti Pd

Pd, crolla il numero dei tesseramenti. E qualcuno accusa Renzi




Boomerang Renzi sul suo partito: il numero di tesserati del Pd nel 2014 è letteralmente crollato. E pensare che questo è stato l'anno del grande successo alle elezioni europee, che ha portato la firma proprio del premier.

I numeri - Nel 2013 i tesseramenti sono stati 539.534. Ad oggi, gli iscritti sono invece circa 100mila, mentre negli uffici del partito si sussurrerebbe addirittura di solo 60mila: in ogni caso, i numeri parlano di un calo clamoroso di almeno 400mila tesseramenti. A testimoniare questi dati, anche i numeri suddivisi per le regioni o i capoluoghi: basti pensare all'Emilia Romagna, roccaforte rossa, dove solo in 58mila si sono recati alle urne per le primarie del partito, che hanno visto la vittoria di Stefano Bonaccini. Segno di un disinteresse, se non disaffezione, crescente. In Umbria, invece, i tesseramenti nell'ultimo anno si sono dimezzati: da 14 mila a 7mila. Eloquenti anche i dati che arrivano da Torino e Venezia: nel capoluogo piemontese il numero degli iscritti al Pd è calato di circa 7mila unità, da 10mila a 3mila, mentre nella Laguna è arrivata una diminuzione di oltre 3mila unità, da 5.500 a poco più di 2mila. Crollo devastante in Campania, dove il numero degli iscritti superava quota 70mila, ora le tessere non sarebbero più di qualche centinaia.

"Un gufo e un rosicone" - Anche le casse del partito sono in crisi: nel 2011 arrivarono 60milioni di euro, quest'anno ne entreranno solo 12,8. Qualcuno dà la colpa allo stesso Renzi: "Se chi vuole discutere è sempre un gufo o un rosicone, i circoli si svuotano". Nel Pd tira aria di bufera, anche fuori dalle direzioni romane. 

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