EpaC onlus: ‘Vogliamo 0 Epatite C‘ Serie A e tanti testimonial in campo
di Eugenia Sermonti
Ogni anno sono circa 1.200 i nuovi casi di contagio diagnosticati in Italia, e dal 2015 sono finalmente disponibili cure efficaci e risolutive, ma il virus dell’Epatite C è ancora diffuso. In Italia sono circa 10 mila le persone che ogni anno muoiono a causa dell’Epatite C e delle gravi complicanze che da essa derivano (come cirrosi e tumore del fegato). EpaC onlus (www.epac.it), lancia ‘Vogliamo Zero Epatite C’ campagna di informazione e sensibilizzazione sulla malattia, sulle sue gravi conseguenze e sulle nuove efficaci cure, oggi finalmente disponibili. La campagna sarà veicolata su tutti i mezzi di informazione e supportata da uno spot istituzionale e da video appelli realizzati grazie all’impegno a sostegno di EpaC di numerosi testimonial: il capitano del Milan e centrocampista della Nazionale, Riccardo Montolivo; l’attaccante della Lazio e della nazionale italiana Ciro Immobile; l’allenatore ed ex calciatore Hernán Crespo, il campione olimpico, oro nel fioretto a Rio 2016, Daniele Garozzo, il giornalista sportivo Gianluca di Marzio e la conduttrice e scrittrice Rosanna Lambertucci. L’iniziativa ha il patrocinio di Lega Serie A con visibilità sui campi di gioco nella 23ma giornata di Campionato in corso anche oggi.
La raccolta fondi: il numero solidale 45544. Alla campagna informativa è legata la raccolta fondi con sms solidale al 45544 fino al 20 febbraio. I fondi raccolti contribuiranno a realizzare un Numero Verde EpaC a disposizione dei cittadini, promosso dall’Associazione come strumento fondamentale per essere ancora più vicina e raggiungibile per le persone colpite da Epatite C, dai loro familiari che necessitano di un’informazione accurata e autorevole sulla malattia, sulle possibili cure e sui modi e luoghi dove ottenerle.
Il numero verde EpaC. Al numero verde, che l’Associazione vuole realizzare con il contributo di tutti, risponderanno operatori dell’Associazione EpaC, in collaborazione con infettivologi e gastroenterologi qualificati, specializzati nell’attività di counselling in grado di fornire sostegno e indicazioni utili e scientificamente corrette prima e dopo la diagnosi di Epatite C, indirizzando le persone ai centri qualificati più vicini e seguendole durante il percorso di un'eventuale terapia.
La malattia. In Italia si stima siano circa 300 mila le persone con diagnosi accertata di Epatite C, per lo più ricomprese nella fascia di età di 35-75 anni. Un numero imprecisato di soggetti deve ancora scoprire l’infezione. Ogni anno sono circa 1.200 le persone alle quali viene diagnosticato il contagio da HCV e circa 10 mila sono coloro che muoiono a causa delle complicanze dell’Epatite C (come cirrosi e tumore del fegato). L’Epatite C è una malattia dovuta all’infezione del virus HCV (Hepatits C Virus) che causa l’infiammazione del fegato con danni progressivi che possono essere anche molto gravi. A differenza delle epatiti A e B, a tutt’oggi non è disponibile alcun vaccino.
Le cure. Curare l’Epatite C è possibile: oggi il 95 per cento delle persone con questa malattia può essere completamente guarito dall’infezione con un ciclo terapeutico di 3-6 mesi attraverso la somministrazione di farmaci per via orale, chiamati antivirali ad diretta, con effetti collaterali minimi se non assenti. In Italia, negli ultimi due anni su un totale stimato di 300 mila pazienti con Epatite C circa 66 mila malati hanno potuto accedere alle cure con i nuovi farmaci garantite dai protocolli del Servizio Sanitario Nazionale, guarendo totalmente dall’infezione. Si tratta di una vera rivoluzione scientifica. Ma non basta. Proprio in virtù di questa rivoluzione terapeutica, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha recentemente messo a punto una strategia globale per l’eliminazione dell’Epatite C nel mondo e si è posta importanti obiettivi per il 2030: ridurre le nuove infezioni di epatite virale del 90 per cento e ridurre il numero di morti a causa di epatite virale del 65 per cento. “Dobbiamo agire velocemente per informare tutti quei pazienti che hanno l’Epatite C - ha detto Ivan Gardini, presidente EpaC onlus - ma ancora non si sono recati presso un centro specializzato per agevolare il loro percorso terapeutico sino alla guarigione, evitando che la malattia peggiori. Quella dell’OMS è una strategia ambiziosa, ma abbiamo gli strumenti per raggiungere gli obiettivi annunciati. Ad oggi non esiste un vaccino per l'Epatite C, ma l'introduzione dei nuovi farmaci antivirali ad azione diretta, rende possibile la guarigione della quasi totalità dei pazienti trattati entro 3-6 mesi. Ci aspettiamo che le autorità sanitarie garantiscano in tempi molto brevi e una volta per tutte l’accesso a questi nuovi farmaci per tutti i pazienti eleggibili ad una cura”.
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