Bahamas, inchiesta sui soldi nascosti. Tremano politici e imprenditori italiani
Dopo i Panama Papers ecco i Bahamas Leaks. Una nuova inchiesta giornalistica dell'International Consortium of Investigative Journalists (Icij), di cui fa parte l'Espresso, riporta Repubblica, si abbatte su questo paradiso fiscale e bancario dei Caraibi. Dal maxi-archivio con gli atti di oltre 175 mila società anonime registrate dal 1990 fino ai primi mesi del 2016. Alle Bahamas spuntano i nomi di politici, imprenditori, banchieri e finanzieri di tutti i continenti.
Tra i potenti dell' Europa con l'offshore alle Bahamas spicca il nome di Neelie Kroes, ex commissario alla concorrenza della Ue dal 2004 al 2010, poi responsabile dell agenda digitale dal 2010 al 2014. I Bahamas Leaks mostrano che la Kroes è stata amministratore di una società a tassazione zero delle Bahamas, carica rivestita tra il 2000 e il 2009 quando era la massima responsabile dell'Antitrust europeo. Di più. Come secondo amministratore della Mint Holdings compare l'imprenditore giordano Amin Badr El-Din, uomo d'affari legato alla UAE Offset, una società che reinveste i profitti ricavati dalla vendita di armi negli Emirati Arabi Uniti.
C'è poi il nome di Amber Rudd, il ministro conservatore dell'Interno britannico che ha sostituito Theresa May al momento della nomina a premier, quello di Carlos Caballero Argaez, ex ministro dell'Energia della Colombia, e i figli di due dittatori: Marco Antonio Pinochet, erede del dittatore cileno, e Abba Abacha, che avrebbe nascosto centinaia di milioni di dollari mentre il padre dominava la Nigeria.
Ci sono poi le offshore collegate all'Italia. Il settimanale rivelerà i nomi di industriali, banchieri d'affari, avvocati, commercialisti, nobili e big della finanza.
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