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lunedì 12 giugno 2017

TRAGEDIA A GUIDONIA Poliziotto fuori servizio spara e uccide il rapinatore Un eroe italiano: come lo può rovinare il giudice

Sparatoria a Guidonia: poliziotto fuori servizio uccide un bandito e ferisce l'altro



Sangue e scene da far west a Guidonia, vicino a Roma. Un rapinatore è rimasto ucciso in un conflitto a fuoco con un agente di polizia a Guidonia Montecelio. Poco prima delle 9 l'agente, libero da servizio, è intervenuto in via degli Aromi dove un furgone con alcune persone a bordo, armate e con il volto coperto da passamontagna, ha speronato il conducente di un'altra auto nel corso di un tentativo di rapina. Il poliziotto, che ha assistito alla scena, ha intimato l'alt ai rapinatori, uno dei quali è rimasto ucciso nel conseguente conflitto a fuoco.

Sull'episodio indaga la Squadra mobile. Le persone a bordo del furgone sarebbero state due. Hanno cercato più volte, speronando l'auto della vittima della rapina, di mandarla fuori strada. C'è stato quindi l'intervento dell'agente di Polizia, che ha assistito alla scena: oltre a uccidere un malvivente, ha ferito gravemente l'altro, che è stato trasportato all'ospedale di Tivoli.

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Il fatto che il poliziotto fuori servizio potrebbe metterlo in difficoltà a livello giudiziario. La memoria infatti corre subito al febbraio di quest'anno quando uscì la sentenza del Tribunale di Ancona nei confronti di Mirco Basconi, carabiniere 41enne condannato a un anno di carcere per aver colpito di rimbalzo un bandito albanese in fuga.

I fatti risalgono al 2015. Basconi ed altri due colleghi erano di pattuglia a Ostra Vetere, in provincia di Ancona. Ricevono la segnalazione di una Mercedes (rubata) con all'interno tre banditi sorpresi a commettere un furto. Pochi minuti dopo le segnalazioni diventano due, poi se ne aggiunge una terza. Sempre per rapine in appartamento. Quando trovano la macchina è buio. Il comandante si avvicina e accende la torcia per osservare all'interno del Suv.

A quel punto si sente un botto, il bandito schiaccia l'acceleratore e fugge a tutta velocità a fari spenti, premendo sul clacson e rischiando di investire i due carabinieri. Basconi, rimasto vicino all'auto di servizio, esce allo scoperto, fa qualche passo verso il Mercedes in fuga ed esplode quattro colpi. Tutti all'altezza delle ruote. Uno dei proiettili rimbalza sull'asfalto, rompe il lunotto posteriore e trapassa la testa di Korab Xheta, ladro 24enne albanese seduto sul sedile di dietro. Lui muore. Dopo il processo la condanna: carcere (pena sospesa) e risarcimento  del defunto bandito. 

Secondo la sentenza, la decisione di Basconi di sparare era stata definita "sproporzionata".

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