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mercoledì 8 febbraio 2017

L'HANNO MESSO AL MURO A casa Renzi quel giorno Dago fa i nomi / Guarda

Dagospia: il giorno dopo il referendum Boschi e Lotti a Pontassieve a implorare Renzi di non mollare



Certo, si era messo lui nella scomoda posizione di dover levare le tende se fosse stato il "No" a vincere. Anche per non replicare quel modello di "vecchia politica" da lui tanto spesso deprecato: quello di chi dice una cosa e poi non la fa. O fa l'esatto contrario. Così, la sera tardi dello scorso 4 dicembre, a urne "ancora calde", Matteo Renzi era andato davanti alle telecamere per annunciare che di lì a poco avrebbe lasciato Palazzo Chigi e la guida del governo a qualcun altro. La frittata era fatta. Eppure, rivela oggi il sito di news e gossip dagospia.com, il giorno seguente a Pontassieve, dove renzi ha la casa e vive con la famiglia, ci fu una vera e propria processione di renziani. Tutti a chiedere al leader di ripensarci, di non fare quel fatidico passo indietro. "Non te lo chiede nemmeno la sinistra del Pd" avrebbero spiegato Boschi, Lotti e altri del cosiddetto (e oggi un po' appassito) "giglio magico". Lui niente. E così ci siamo trovati con Gentiloni.

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