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martedì 20 settembre 2016

Per Renzi e il Pd sono guai grossi La sentenza di Mentana / Sondaggio

Sondaggio, guai per Matteo Renzi: la sentenza di Mentana



Aveva detto che in caso di vittoria del "no" avrebbe lasciato la politica, o quantomeno lasciato intendere che avrebbe rassegnato le dimissioni da premier. Poi ha resettato tutto, dicendo che comunque fossero andate le cose, nulla sarebbe cambiato per il governo. Un  messaggio che non pare aver portato bene al premier Matteo Renzi, il quale col passare del tempo vede la popolarità sua e quella del PD e di alcuni suoi ministro in un calo che pare ormai davvero inarrestabile. Parimenti, vanno le cose sul fronte delle previsioni per il referendum costituzionale che si terrà in autunno. E in quella chiave il consueto sondaggio realizzato da Emg per il Tg di La7 del lunedì pare davvero drammatico. La rilevazione, infatti, vede sì una crescita del fronte del "sì" dal 28,5 al 30,1%, ma vede contemporaneamente esplodere i "no" che passano dal 30,8 al 34,1%. Entrambi i dati si sommano a un 35,8 di indecisi (che sono cioè oltre un terzo del totale). La percentuale di coloro che si asterranno dal votare (forse non sapendo che il quorum non conterà nel referendum d'autunno) è di poco superiore al 45%.

Sul fronte del consenso ai partiti, resta stabile al 32,4% il Pd, scende di due decimi di punto (dal 29,2 al 29%) il Movimento 5 Stelle, che evidentemente non ha ancora finito di assorbire le scorie della vicenda-Raggi, cala di mezzo punto percentuale Forza Italia (all'11,9%), alla quale gli elettori evidentemente non perdonano l'ennesima diatriba interna (questa volta è il turno dei pro-Parisi contro i no-Parisi), mentre la Lega resta stabile all'11,6%.

In caso di ballottaggio (previsto dalla versione attuale dell'Italicum, ma domani chissà...), necessario se nessuna delle liste in corsa raggiungerà al primo turno il 40% delle preferenze che dà diritto al premio di maggioranza, il Movimento 5 Stelle continuerebbe comunque ad imporsi sul Pd col 51,9% dei voti e distruggerebbe Forza Italia col 56,8%. Il Pd batterebbe il partito dei berlusconiani imponendosi col 54,1% dei voti.

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