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martedì 17 marzo 2015

Riccometro, così i Comuni ritardatari con le nuove soglie danneggiano noi contribuenti: chi paga di più

Isee, il nuovo riccometro i Comuni ritardatari danneggiano i contribuenti





E' in vigore il nuovo riccometro (Isee) ma molti Comuni non hanno ancora cominciato ad applicarlo a danno, come al solito dei cittadini. In un articolo sul Sole 24 Ore si spiega come, molti Comuni evitino di applicare integralmente il nuovo Isee: si va dalle proroghe dei bandi emessi in questi giorni fino alla conferma delle agevolazioni (con le vecchie soglie) per servizi in essere come ad esempio gli asili nido. L’applicazione delle vecchie soglie, però, rischia di escludere chi risulta più “ricco” con i criteri di calcolo aggiornati, come gli anziani con casa di proprietà.

I promossi e i bocciati - La legge imponeva che le soglie venissero predisposte prima dell'entrata in vigore del nuovo Isee: ma ogni Comune segue la propria strada. Quasi, nessuno, spiega il Sole, ha modificato le soglie di accesso ai servizi. Alcuni hanno in programma una revisione nel 2015: Genova, Bologna, Trieste, Napoli. Altri comuni tra cui Roma, Perugia, Salerno, Bari e Catania sono ancora nella fase di “studio” dei possibili interventi.  Il Sole 24 Ore segnala come a Campobasso, devono “ancora cominciare i corsi di formazione del personale sul nuovo Isee”. “Tra i pochi ad essersi attivati, Ancona ha rivisto le soglie per il settore scolastico, e sta studiando le modifiche per il settore sociale e assistenziale, mentre Aosta ha aumentato del 15-20% i parametri per ottenere sconti sulla Iuc (Imu, Tasi e Tari). 

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