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sabato 14 febbraio 2015

Jihad a Copenaghen, altro attentato: 1 morto e 3 feriti in nome dell'islam

Copenaghen, attacco islamico in un bar: un morto e due feriti. L'obiettivo era un vignettista





Una nuova pioggia di piombo. Un nuovo attacco islamico. L'attentato si è consumato a Copenaghen, dove era in corso un dibattito su Islam e libertà di parola. Il primissimo bilancio è di un morto civile e tre agenti di polizia feriti. Secondo le prime ricostruzioni rilanciate dalla tv danese Tv2 gli agenti sono stati portate via in barella. Nel corso della sparatoria sono stati esplosi più di 40 colpi. I media locali riferiscono che l'incontro era stato organizzato dall'artista svedese Lars Vilks, già finito nel mirino degli estremisti islamici a causa di una caricatura del profeta Maometto pubblicata nel 2007. Le motivazioni che potrebbero aver spinto a sparare i probabili attentatori islamici, dunque, ricalcherebbero in toto quelle degli stragisti nel Charlie Hebdo. All'incontro era presente anche l'ambasciatore di Francia, Francois Zimeray, che dopo la sparatoria ha scritto su twitter: "Sono ancora vivo". Anche Vilks, che sarebbe stato l'obiettivo primario, è illeso. Ora è iniziata la caccia a due sospetti, che sarebbero fuggiti a bordo di un'auto nera. Di seguito, il tweet dell'ambasciatore francese.

Frankrigs ambassadør        ✔ @francedk

Still alive in the room
16:00 - 14 Feb 2015

I precedenti - Il dibattito - che si svolgeva nel caffè Krudttoenden, noto in città per i concerti jazz - si discuteva su come conciliare la libertà d'espressione e il rispetto delle religioni all'indomani della strage di Parigi nel Charlie Hebdo, avvenuta lo scorso 7 gennaio, quando vennero massacrate 12 persone, tra i quali il direttore e tre vignettisti. Come detto, nel mirino dei terroristi anche in quest'occasione c'era il vignettista Lars Vilks, 68 anni, che già negli scorsi anni aveva subito attentati. Lo scorso anno, in Pennsylvania, una donna è stata condannata a 10 anni di carcere poiché coinvolta in un complotto per ucciderlo. E ancora, nel 2010, due fratelli cercarono di bruciare la sua casa nel sud della Svezia. I due sono poi stati incarcerati per tentato incendio doloso.

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