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domenica 5 febbraio 2017

Sostieni la lotta contro i tumori nei bambini e negli adolescenti

Sostieni la lotta contro i tumori nei bambini e negli adolescenti


di Laura Fusillo


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Ogni anno in tutto il mondo circa 250 mila bambini si ammalano di tumore e in Italia sono 1.600 le diagnosi tra i bambini fino ai 14 anni e in tutto 1.000 quelle che riguardano gli adolescenti, dai 15 ai 19 anni. Grazie agli enormi passi avanti fatti dall’oncologia pediatrica e dalla ricerca scientifica oggi il 70 per cento di questi tumori infantili guarisce e si sale all’80-90 per cento nel caso di leucemie e linfomi. Nonostante questo le neoplasie rappresentano ancora la prima causa di morte per malattia nei più piccoli. Per sostenere le cure mediche nell'oncologia pediatrica e per promuovere l'informazione e divulgazione scientifica in questo ambito, dal 2014 la ‘Fondazione Umberto Veronesi’ ha avviato il progetto Gold for Kids che fino al 31 marzo è possibile sostenere grazie al numero solidale 45540. Con un SMS da telefono cellulare o una chiamata da rete fissa al 45540 si possono donare 2 o 5 euro per contribuire a garantire ai bambini malati di tumore le cure più efficaci, migliorare la loro qualità della vita e aumentare la probabilità di successo delle terapie.

Nello specifico il ricavato contribuirà a finanziare un protocollo di cura per sarcomi ossei e dei tessuti molli recidivati. Fra le nuove e promettenti strategie terapeutiche per i sarcomi ossei e dei tessuti molli recidivati e che non rispondono alle terapie convenzionali, vi è l’utilizzo della terapia cellulare che sfrutta i meccanismi immunologici del paziente. Il protocollo di cura, che coinvolgerà 15 giovani pazienti all'anno per 2 anni, studierà la sicurezza dell’utilizzo di quest’approccio terapeutico nei pazienti pediatrici, che al momento hanno meno del 50 per cento di probabilità di sopravvivenza. Ciò con l’obiettivo di mettere a punto nuove modalità di cura più specifiche e con minori effetti collaterali. I protocolli di cura, rispetto a metodi non strutturati, garantiscono elevati standard internazionali e le migliori terapie disponibili. Hanno però costi aggiuntivi quasi sempre a carico dei centri sanitari che spesso non hanno i fondi necessari per attivarli.

Gold for Kids vuole essere una risposta alle crescenti difficoltà che l’oncologia pediatrica sta attraversando da quando, nel 2009, in adeguamento a una direttiva europea, i costi di apertura dei protocolli sono aumentati per ospedali e centri di cura. Dalla sua nascita nel 2014 a oggi ha già consentito l’apertura di due studi clinici sulla leucemia mieloide acuta e sul linfoma di Hodgkin, tre studi osservazionali e tre protocolli di cura per i tumori cerebrali. Sostenere Gold for Kids e la ricerca scientifica nell’oncologia pediatrica è inoltre possibile sabato 25 e domenica 26 marzo, quando i volontari di Fondazione Umberto Veronesi saranno nelle piazze di tutta Italia per la prima edizione di ‘Coloriamo la ricerca’. L’iniziativa si svolgerà nelle principali città italiane e vedrà oltre 700 volontari distribuire confezioni di dodici matite colorate a fronte di una donazione minima di 10 euro. 

Il valore della donazione sarà di 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari Wind Tre, TIM, Vodafone, PosteMobile, Coop Voce e Tiscali.  Sarà di 5 euro anche per ciascuna chiamata fatta allo stesso numero da rete fissa Vodafone, TWT e Convergenze, e di 2/5 euro per ciascuna chiamata fatta sempre al 45540 da rete fissa TIM, Infostrada, Fastweb e Tiscali

Uso di cellule nasali: ok i risultati nella riparazione dell’articolazione

Uso di cellule nasali: ok i risultati nella riparazione dell’articolazione


di Matilde Scuderi


Uso di cellule nasali: ok i risultatinella riparazione dell’articolazione

Possono delle cellule appartenenti alla cartilagine del naso riparare lesioni articolari delle ginocchia? Sembrerebbe proprio di sì stando ad un importante studio promosso dall'Istituto ortopedico Galeazzi di Milano, struttura appartenente al gruppo ospedaliero San Donato in partnership con importanti strutture ospedaliero-universitarie di Basilea, Friburgo e Zagabria. I condrociti nasali sono cellule cartilaginee molto efficienti nella rigenerazione della cartilagine articolare, verificarne il potenziale di riparazione anche per quanto riguarda le cartilagini del ginocchio potrebbe portare a sviluppi estremamente utili per le moltissime persone che soffrono a causa di questa articolazione, così essenziale eppure così soggetta a infortuni e a usura.  I condrociti presenti nei tessuti cartilaginei articolari hanno il compito fondamentale di proteggere le ossa dall’usura ma, con il passare del tempo, eventuali traumi e il sovrautilizzo delle articolazioni possono portare la cartilagine ad assottigliarsi fino a scomparire, favorendo la comparsa dell’artrosi. I condrociti nasali, protagonisti dello studio, sono in grado di duplicarsi in vitro in maniera ottimale e possono adattarsi all’ambiente articolare del ginocchio, assumendo caratteristiche simili a quelle dei condrociti normalmente presenti in questa articolazione. Inoltre le cellule del naso, a differenza di quelle articolari, non perdono questo loro potenziale con l’invecchiamento e possono quindi essere utilizzati anche in soggetti meno giovani. Da diversi anni si studiano sorgenti cellulari alternative per la rigenerazione della cartilagine articolare. Interessanti risultati si sono ottenuti anche con i condrociti prelevati dal padiglione auricolare o dalle coste, ma quelli nasali si sono dimostrati particolarmente promettenti anche per le limitate alterazioni estetiche derivanti dal loro prelievo.

È stato portato a termine uno studio di fase 1 per verificare la sicurezza di questa sperimentazione, che è stato pubblicato da The Lancet come afferma il professor Giuseppe Peretti, responsabile dell’équipe universitaria di ortopedia rigenerativa e ricostruttiva dell'Istituto ortopedico Galeazzi: "Stiamo partendo con la seconda fase, che prevede l'arruolamento di altri pazienti che verranno seguiti per due anni, valutati clinicamente e con imaging. Il nostro paziente ideale ha un’età compresa tra i 18 e i 65 anni, presenta lesioni relativamente recenti, quindi insorte da meno di 5 anni”. I condrociti nasali, prelevati dal setto nasale del paziente tramite una biopsia, vengono sottoposti a coltura in laboratorio per due settimane, venendo poi applicati a una speciale membrana di collagene che viene tagliata a misura della lesione, posizionata sulla cartilagine all’interno del ginocchio e fissata con piccoli punti di sutura. L’utilizzo di cellule autologhe ha il grande vantaggio di scongiurare il rigetto dell’impianto. L’intervento è mininvasivo, consiste in una piccola incisione a livello del ginocchio, sufficiente ad esporre la lesione e a posizionare la membrana con le cellule autologhe. Le lesioni del ginocchio potenzialmente trattabili con questa nuova metodica, ad esclusione di quelle che interessano la rotula, sono conseguenza di traumi di varia natura o di sovraccarico funzionale, ed hanno un’estensione tra i 2 e gli 8 cm quadrati. È possibile trattare contemporaneamente anche più lesioni, che non superino però gli 8 cm quadrati complessivi. “Le tecniche di medicina rigenerativa impiegate fino ad oggi non garantiscono il successo della riparazione della lesione al 100 per cento; spesso infatti offrono sollievo per un certo periodo di tempo, ma poi, anche a seconda dell’impegno funzionale a cui vengono sottoposte le articolazioni trattate, i sintomi possono ripresentarsi e necessitare di un nuovo intervento. In questo studio ci poniamo l’obiettivo di testare questa nuova metodica per comprendere se possiamo arrivare al traguardo della guarigione completa e definitiva” conclude Peretti. Trattandosi di uno studio clinico, per candidarsi è necessario non soffrire di alcune patologie, come le malattie del collagene o malattie autoimmuni, epatiti o altre particolari patologie infettive.

Per informazioni e per candidarsi: cartilagineginocchio@libero.it

"Questi stanno ammazzando l'italiano" La lettera di 600 prof: ecco gli assassini

L'allarme: "Stanno ammazzando l'italiano". Ecco la lettera denuncia



"È chiaro ormai da molti anni che alla fine del percorso scolastico troppi ragazzi scrivono male in italiano, leggono poco e faticano a esprimersi oralmente. Da tempo i docenti universitari denunciano le carenze linguistiche dei loro studenti (grammatica, sintassi, lessico), con errori appena tollerabili in terza elementare. Nel tentativo di porvi rimedio, alcuni atenei hanno persino attivato corsi di recupero di lingua italiana". È la "situazione preoccupante" che 600 docenti delle università italiane - su iniziativa del Gruppo di Firenze per la scuola del merito e della responsabilità - hanno deciso di denunciare con una lettera indirizzata al Governo, alla ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli e al Parlamento: "il governo del sistema scolastico non reagisce in modo appropriato - si legge nella lettera, intitolata ’Saper leggere e scrivere: una proposta contro il declino dell’italiano a scuolà - anche perchè il tema della correttezza ortografica e grammaticale è stato a lungo svalutato sul piano didattico più o meno da tutti i governi. Ci sono alcune importanti iniziative rivolte all’aggiornamento degli insegnanti, ma non si vede una volontà politica adeguata alla gravità del problema". Secondo i docenti (tra i firmatari del documento ci sono Massimo Cacciari, Andrea Carandini, Fulco Lanchester, Ernesto Galli della Loggia, Ilvo Diamanti, Giovanni Paciullo, Biancamaria Frabotta, Carlo Alberto Redi, Paola Mastrocola) "abbiamo invece bisogno di una scuola davvero esigente nel controllo degli apprendimenti oltre che più efficace nella didattica, altrimenti nè il generoso impegno di tanti validissimi insegnanti nè l’acquisizione di nuove metodologie saranno sufficienti. Dobbiamo dunque porci come obiettivo urgente il raggiungimento, al termine del primo ciclo, di un sufficiente possesso degli strumenti linguistici di base da parte della grande maggioranza degli studenti".

I docenti universitari, dunque, propongono alcune linee di intervento: una revisione delle indicazioni nazionali che "dia grande rilievo all’acquisizione delle competenze di base, fondamentali per tutti gli ambiti disciplinari", che dovrebbero contenere i "traguardi intermedi imprescindibili da raggiungere e le più importanti tipologie di esercitazioni" e l’introduzione di "verifiche nazionali periodiche" durante gli otto anni del primo ciclo: dettato ortografico, riassunto, comprensione del testo, conoscenza del lessico, analisi grammaticale e scrittura corsiva a mano. "Sarebbe utile - affermano - la partecipazione di docenti delle medie e delle superiori rispettivamente alla verifica in uscita dalla primaria e all’esame di terza media, anche per stimolare su questi temi il confronto professionale tra insegnanti dei vari ordini di scuola". I docenti si dicono "convinti che l’introduzione di momenti di seria verifica durante l’iter scolastico sia una condizione indispensabile per l’acquisizione e il consolidamento delle competenze di base. Questi momenti costituirebbero per gli allievi un incentivo a fare del proprio meglio e un’occasione per abituarsi ad affrontare delle prove, pur senza drammatizzarle, mentre gli insegnanti avrebbero finalmente dei chiari obiettivi comuni a tutte le scuole a cui finalizzare una parte significativa del loro lavoro".

Magic Johnson fa sognare l'Nba: il clamoroso ritorno ai suoi Lakers

Nba, Magico Johnson torna ai Los Angeles Lakers: sarà assistente



Magic Johnson torna con i Los Angeles Lakers. La franchigia gialloviola ha annunciato che Johnson, 58 anni, sarà assistente della presidente Jeanie Nuss. «Farò tutto quanto in mio potere per aiutare i Lakers a tornare al loro giusto posto tra le squadre d’elite di Nba, ha detto Johnson, vincitore di 5 campionati Nba con i losangelini.

Napoli in versione rullo compressore: asfalta 7-1 il Bologna

Serie A, Bologna - Napoli 1-7: Hamsik da record, meglio di Maradona



E' un Napoli da record: la squadra di Maurizio Sarri travolge con un incredibile 7-1 il Bologna al Dall'Ara e almeno per 24 ore si porta al secondo posto in classifica alle spalle della Juventus davanti alla Roma. Una prestazione scintillante quella degli Azzurri, di fronte c'è da dire ad un Bologna imbarazzante. Protagonisti assoluti Dries Mertens e Marek Hamsik. Il belga con la tripletta di questa sera si porta a quota 16 gol in campionato, scavalcando in un colpo solo Icardi, Higuain e Dzeko. Hamsik a sua volta arriva a quota 9 gol, strizzando l'occhio alla doppia cifra e superando il mitico Sallustro nella classifica all time dei marcatori azzurri. Di Insigne la settima rete del Napoli, si toglie una soddisfazione anche Reina parando un rigore. Napoli che segna per la prima volta nella sua storia 7 gol in trasferta, battuto un record dei tempi di Maradona. Il Real Madrid deve iniziare a preoccuparsi.

Sarri vuole dimenticare in fretta il pari interno con il Palermo e schiera una formazione con Diawara in cabina di regia, affiancato da Zielinski e Hamsik. Il tridente offensivo è composto da Callejon, Mertens e Insigne. In panchina si rivede dopo quattro mesi Milik. Primo tempo ricchissimo di emozioni, con un Bologna molle e poco motivato vista la situazione ormai tranquilla di classifica. Per gli attaccanti del Napoli è una manna dal cielo poter scorrazzare indisturbati nelle praterie concesse dalle larghe maglie della difesa rossoblu. Dopo sei minuti gli azzurri sono già avanti di due gol: sblocca il risultato Hamsik con un colpo di testa in diagonale su cross di Callejon dalla destra. Dopo due minuti raddoppia Insigne, abile a finalizzare un micidiale contropiede innescato da una splendida apertura di Zielinski. Dopo il tris sfiorato da Callejon, il Bologna si desta dal torpore. I rossoblu hanno l'occasione di riaprire la partita con un rigore concesso per fallo di mani in area di Callejon. Dal dischetto, però, Destro si fa ipnotizzare da Reina. La partita diventa improvvisamente vibrante quando nel giro di cinque minuti vengono espulsi prima Callejon per doppia ammonizione e poi Masina per fallo su Mertens lanciato a rete. Sulla punizione dal limite il belga fulmina ancora Mirante per il 3-0. Sussulto d'orgoglio del Bologna che accorcia le distanze al 36' con un colpo di testa di Torosidis su respinta corta di Reina su tiro di Krejci. Prima dell'intervallo, però, ancora Mertens innescato dall'ottimo Zielinski infila in contropiede la rete del 4-1.

Il secondo tempo è poco più di un allenamento per la squadra di Sarri, pericolosa ancora in avvio con lo scatenato Mertens e con Hamsik. Il Bologna prova a salvare almeno l'onore, sfiorando la rete di nuovo con Torosidis. Il Napoli però quando attacca è devastante, con Hamsik e Mertens in serata di grazia. Lo slovacco firma la tripletta personale con altri due gol in meno di cinque minuti. Il primo è la fotografia della prestazione del Bologna: Gastaldello passa la palla a Mertens, il belga salta come birilli i difensori rossoblu e serve Hamsik che batte Mirante all'incrocio. Marekiaro si ripete poco dopo con un altro destro dal limite all'incrocio. Nel recupero è Mertens a chiudere i conti con la rete del definitivo 7-1. Bologna inguardabile.

"Raggi, sai dove te ne devi andare?" Feltri, pietra tombale su Virginia

Raggi, sai dove te ne devi andare? Feltri, pietra tombale su Virginia


di Vittorio Feltri



Virginia Raggi ci fa tenerezza. È diventata sindaco di Roma per disperazione. Non la sua ma quella dei romani che avrebbero votato chiunque, quindi anche lei, pur di togliersi dal Campidoglio gli arruffoni che vi avevano stabilito fissa dimora per motivi alimentari. La povera ragazza, non avendo capito lo spirito che aveva indotto gli elettori a sceglierla, si è convinta di aver conquistato lo scranno per meriti personali, ignoti a tutti, forse anche a lei stessa. Nessuno infatti fino alla sua proclamazione conosceva Virginia, avvocatina di primo pelo, gradevole d'aspetto ma totalmente priva di buona o cattiva reputazione. Una giovane donna che poteva essere una commessa dell' Esselunga, una insegnante di matematica o un' impiegata della regione.

Coloro che ne hanno visto la faccetta pulita hanno provato simpatia per la candidata e l'hanno sommersa di suffragi. Ma sì, prendiamoci questa qui che almeno non sarà una ladra né una mafiosa.

Ed eccola sul trono municipale con l'aria smarrita e felice di una che abbia azzeccato la schedina del Superenalotto. I primi giorni furono di festa. I grillini esultarono di fronte alla dimostrazione che i cittadini avevano preferito una fanciulla senz'arte, ma di parte, ai soliti mestieranti della politica, buoni a sgraffignare, a spartirsi il bottino e a considerare l'amministrazione quale un pozzo cui attingere denaro e privilegi. Virginia pareva la Madonna pellegrina, girava da una emittente all' altra, ammirata e applaudita da chiunque, incluso chi non le aveva regalato il consenso. Il paragone era con Marino, trasformato in pochi anni da medico di livello a parcheggiatore abusivo e compilatore di note spese taroccate. In realtà Marino era una brava persona, benché sprovveduta, poi assolto e di nuovo indagato, un capro espiatorio. Tra costui e la Raggi, fu preferita la signora in ragione dell' esigenza di respirare aria fresca. Mi pare di assistere alla scena. Il romano entra in cabina elettorale. Non c'è anima che lo veda. E lui, guardingo, osserva la scheda e ridacchiando fra sé traccia la croce sul nome di Virginia, poi fa il gesto dell' ombrello, contento di averlo messo in quel posto alla casta. Dopo di che la sindaca, non essendo capace di fare la sindaca, si rende subito ridicola facendosi fotografare sul tetto del Campidoglio in compagnia di un giovanotto, Salvatore Romeo. Ma che cacchio ci fanno quei due lassù? Già, saperlo. Da questo momento in poi iniziò il rapido declino dell' avvocatina che inanellò una serie di ingenuità degne di una suora laica desiderosa di vivere oltre i confini della parrocchia. Fine dell' idillio tra Virginia e i suoi supporters.

Adesso anche i compagni di partito la considerano una iattura e vorrebbero togliersela dai piedi. Succede sempre così: chi sale troppo in fretta e brucia le tappe, velocemente ricade nella polvere. Nella polvere adesso la Raggi annaspa. Non ha fatto niente di orrendo, ma questa è una aggravante. Avesse rubato tre milioni di euro sottraendoli metti a una cooperativa, qualcuno avrebbe detto: ammazza che drittona. Invece è stata interrogata dalla magistratura nell'ambito di una inchiesta su una polizza da 30mila euro a lei intestata dal compagno di tetti. Al quale è stato triplicato lo stipendio per effetto di una promozione lampo. Sono cifre da barboni in una vicenda da straccioni. Difficile difendersi da accuse serie, difficilissimo proteggersi da accuse riguardanti somme che possono ingolosire soltanto gentarella. Non abbiamo voglia di impallinare per questa robetta suor Virginia, ma la preghiamo di andare a nascondersi. Una sindaca di questo genere non può essere al vertice della Capitale, le conviene tornare nell' ufficio legale a fare le fotocopie.

SARÀ UN'APOCALISSE Il documento horror sull'euro: cosa scrive il colosso italiano

Il documento horror sull'euro:  cosa scrive il colosso italiano




Quello che sta per fare la banca Unicredit dal prossimo lunedì non è mai stato tentato finora da nessuno in Italia. Nessuno almeno aveva mai avuto né la necessità, né la capacità di proporre ai suoi soci un aumento di capitale da 13 miliardi di euro. Un passo enorme che si porta appresso un'altra prima volta storica che sta facendo discutere nel mondo del credito italiano ed è contenuta nella nota di sintesi approvata dalla Consob, quella in cui sono elencati tutti i "fattori di rischio", come riporta il Giornale.

Ce n'è uno che più potrebbe preoccupare rispetto agli altri ed è "l'uscita di uno stato membro dall'euro". Una prospettiva di quel genere apre una serie di incognite su come potranno essere gestite "le attività e passività correnti denominate in euro" del Paese. E non viene escluso neanche che quell'evento possa portare alla "disgregazione dell'area euro".

A quel punto la situazione generale rischierebbe di risentirne in modo irreversibile, perché "potrebbe essere accompagnata dal deterioramento del contesto economico e finanziario nella Ue e potrebbe avere un effetto negativo rilevante sull'intero settore finanziario, creando nuove difficoltà nella concessione di prestiti sovrani e alle imprese e comportando notevoli alterazioni delle attività finanziarie sia a livello di mercato sia a livello di retail". Uno sfacelo quindi dal quale non sarebbe risparmiato neanche l'istituto di credito.