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mercoledì 28 giugno 2017

Caivano (Na): BOOM Silenzio, parla Monopoli (La paura fa 90)

 BOOM Silenzio, parla Monopoli (La paura fa 90)


di Gaetano Daniele



La paura fa 90. Dopo le dichiarazioni dei 4 consiglieri comunali di Forza Italia, di passare all'opposizione e di votare di volta in volta, il Sindaco Simone Monopoli, ha deciso di parlare. Ha liberato la sua penna. Finalmente!. La paura fa 90. (Ciao come stai?) Meglio rientrare: "qui si rischia grosso"

Ma cerchiamo di capire punto per punto la missiva del Sindaco Simone Monopoli. Eccola, piena di demagogia, a tratti pare indirizzata a terzi.

"La delicata situazione politica e amministrativa richiede una posizione chiara da parte mia anche nel rispetto del ruolo che rivesto, quello di sindaco di Caivano, e in particolare nei confronti dei cittadini che mai come in questo caso è giusto che sappiano la verità e le posizioni in campo". Meno male. Monopoli, dopo due anni di spaccature e crisi interne alla maggioranza, si rende conto, finalmente, e prende una posizione. Ma perchè solo ora, e non nelle due riunioni precedenti? Per vivacchiare un altro po? La paura fa 90!

Continua:

"La prima questione riguarda la sfiducia presentata da una parte dell’opposizione consiliare al presidente del Consiglio, Raffaele Del Gaudio. Un atto demagogico e strumentale che mortifica ancora una volta le istituzioni locali attraverso un tentativo subdolo e maldestro di destabilizzazione politica". Innanzitutto il documento è stato firmato da tutti i componenti dell'opposizione, tranne il consigliere dell'Udc, Pinto, per motivi di lavoro. Monopoli, antepone la sfiducia al presidente del consiglio Raffaele Del Gaudio, alla fuoriuscita dei 4 consiglieri comunali del suo stesso partito che hanno poi determinato la reale crisi di governo, irrecuperabile. Monopoli, quando vuole riesce anche ad essere altruista. La paura fa 90!. 

Vediamo:

"La politica, quella vera, richiede senso di responsabilità, lealtà e correttezza anche se si ricoprono ruoli o posizioni diverse. Ed è sbagliato inserire nel calderone delle azioni politiche la massima carica dell’Assise comunale, il massimo rappresentante dell’Assemblea cittadina. Anche perché il presidente Del Gaudio ha sempre ricoperto quel ruolo mettendo in campo rispetto istituzionale, correttezza, autorevolezza e garanzia di democrazia, delle procedure e delle regole. Un soggetto politico che viene da lontano con una storia che merita rispetto". Insomma, nulla di fatto. Monopoli, continua a soffermarsi sul presidente del consiglio. Ha paura che quella carica potrebbe essere rivendicata da altro consigliere comunale, e di conseguenza una nuova crisi. In breve, da un lato cerca di risolvere e quindi accondiscende e dall'altro zittisce le voci sull'eventuale sfiducia al presidente del consiglio Del Gaudio. Forse, teme la rivendicazione di qualche altro consigliere comunale? La crisi è netta. Le idee confuse, al massimo. L'incompetenza, prevale. La paura fa 90!

Scorriamo: 

"Anche se il dibattito politico di questa città purtroppo da decenni non riesce a raggiungere livelli più elevati della media, dobbiamo sforzarci per tentare di migliorarlo partendo proprio dal rispetto verso le istituzioni che non possono mai entrare a fra parte delle manovre politiche che con l’interesse del Paese non hanno nulla a che vedere". Monopoli, parla dell'interesse del Paese. Un Paese che dopo due anni di nulla, non è riuscito nemmeno a cambiare una lampadina al semaforo, non è riuscito a concretizzare una Gara Europea, e non si sa neanche alcuni fondi della stessa ditta per la comunicazione a chi siano destinati!. La paura fa 90!

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Ancora: 

"Ecco perché ritengo che la sfiducia debba essere respinta dall’aula innanzitutto per rispetto del ruolo stesso di Presidente del Consiglio, figura “super partes” e massima espressione di tutta l’Assemblea cittadina, e poi nel rispetto di una figura come Raffaele Del Gaudio da sempre, nel corso del suo mandato, garante delle istituzioni e del confronto sano. Con sforzi enormi quando bisognava impedire degenerazioni e situazioni offensive per il Consiglio e per tutta la politica e la locale classe dirigente". Ecco l'aspetto comico. Monopoli, alle prese con una crisi politica interna senza precedenti, si preoccupa di respingere la sfiducia al presidente del consiglio Raffaele Del Gaudio, e non si preoccupa del fatto che non ha più una maggioranza di governo. Siamo all'inverosimile. Ma al Sindaco Monopoli, qualcuno gli ha ricordato che mentre scrive questa missiva, non ha più una maggioranza e che prima di respingere la sfiducia al presidente del consiglio comunale, deve prima ricompattare La Svolta e Forza Italia? Oppure consapevole della debolezza del gruppo di Forza Italia, lo da per scontato?  

La seconda questione: 

"La seconda questione riguarda la posizione assunta da 4 consiglieri di Forza Italia che hanno dichiarato l’ “appoggio esterno”. Mi dispiace che questa posizione sia stata espressa in un documento e non durante le numerose riunioni di maggioranza che in questo periodo si sono svolte nella massima correttezza e nel rispetto delle posizioni di tutti i partiti in campo. Accomunati da una richiesta che mi trova d’accordo: la nomina di una giunta politica". Al Sindaco Monopoli, dispiace che la posizione dei 4 consiglieri comunali dissidenti di Forza Italia, di passare all'opposizione e quindi di dare l'appoggio esterno, sia stata espressa in un documento e non durante le numerose riunioni di maggioranza che nell'ultimo periodo si sono svolte nella massima correttezza. Ma Monopoli di quali riunioni parla? Forse si sarà confuso con qualche riunione che ha tenuto in qualche altra sede, visto che nelle ultime due riunioni, ha delegato e non si è presentato. Che poi anche sulle deleghe tecniche c'è da analizzare un altro aspetto. Visto che si richiama tanto al principio e alla legalità e quindi non possono essere elargite ad un solo assessore, ma ad oggi, tutte queste deleghe "tecniche" chi le detiene? Ma soprattutto è regolare? 

In nome della verità:

"In nome della verità, devo ribadire che la decisione dei “dissidenti” di Forza Italia mi sorprende in quanto i 4 consiglieri hanno avanzato agli alleati e al sottoscritto la richiesta di due assessori, concentrando nelle mani di uno di essi tutte le deleghe tecniche. Un super assessore con la delega al Cimitero, all’Urbanistica, ai Lavori pubblici e alla Manutenzione e Suap. Inoltre, al sottoscritto, alcuni consiglieri dissidenti, hanno chiesto di invadere il campo, per legge di competenza del sindaco, in merito alla scelta di alcuni responsabili di settore del Comune, alcuni dei quali sensibili e strategici". A Monopoli dispiace. Ma come? Ad esempio ci può spiegare il significato: "Mancata collegialità? Ma jatevi a cuccà!!!? Oppure: "Scusate ma quante firme mancano??" Dove è finita quell'ironia tanto decantata sui social network? Ma continua: "Di fronte a queste rivendicazioni, ribadisco quello che ho sempre sostenuto sin da prima della campagna elettorale. Una cosa sono le richieste, tutte da considerare legittime, sempre che non si trasformino in ricatti: “O questo oppure andiamo a casa”. Non sono un sindaco che cede ai ricatti e nel caso specifico non sono un sindaco che intende rinunciare alle prerogative che la legge riconosce alla carica di primo cittadino, lasciando, allo stesso tempo, alle forze politiche e ai consiglieri l’agibilità di esprimere il loro ruolo di indirizzo e di controllo". All'improvviso le richieste diventano legittime, profumano. Però non esagerate, perchè non cedo ai ricatti...

"Questo significava e significa “discontinuità”. E questo principio non può essere tradito perché significherebbe snaturare il progetto di governo presentato agli elettori e tradire il mandato elettorale. Ecco perché andrò avanti cercando di risolvere i problemi di questo martoriato paese, il mio paese, con la mia onestà e coi valori che caratterizzano prima il mio essere “cittadino” e poi politico. Andrò avanti per cambiare al contesto generale mentalità e valori, per cambiare metodi e criteri di ragionamento, per tentare di bonificare il Municipio ripristinando la legalità e garantendo un risanamento delle casse del Comune, saccheggiate da anni di sperperi e clientele". Monopoli parla di discontinuità. Insomma, per Monopoli, due anni di crisi; due Giunte cambiate; 6 consiglieri comunali di maggioranza passati all'opposizione; un dissesto finanziario che si poteva evitare e una lampadina che a furia di lampeggiare ha fatto venire il tic al povero venditore di fazzolettini all'angolo di Via De Gasperi, è sinonimo di discontinuità? Non osiamo immaginare la continuità....

"Almeno fino a quando avrò i numeri. Quando la maggioranza più uno dei consiglieri comunali deciderà con la sfiducia di porre fine al cambiamento ne prenderemo atto ma non molleremo perché ritengo che il progetto di “discontinuità” rappresenti una necessità per Caivano e debba avere le spalle larghe per superare pure i tentativi di restaurazione". Sindaco, inizi a contare. 1,2,3.... I numeri non ci sono. Perchè ostinarsi a contare di volta in volta, vivendo di patemi e palpitazioni? Perchè si ostina? Lo spettacolo è finito, cali il sipario. 

Del resto il blog il Notiziario, è sempre pronto ad ospitare una sua replica. 

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