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giovedì 6 aprile 2017

"Se vogliono...". Gentiloni quasi ko: bomba-Alfano, il sospetto su Renzi

Angelino Alfano: "Se il Pd vuole la crisi di governo lo dica"



L'elezione di Salvatore Torrisi alla presidenza della commissione Affari Costituzionali sta letteralmente terremotando il governo Gentiloni. Attorno all'alfaniano Torrisi, infatti, si è creata un'alleanza a sorpresa, che ha raccolto Lega, grillini, Forza Italia e, forse, Area popolare di Angelino Alfano. Oppure dei "piddini traditori".

Risultato? È stato silurato il candidato Pd designato, Giorgio Pagliari, spianando dunque la strada a una riforma elettorale di stampo proporzionale piuttosto che maggioritario. Una circostanza che ha scatenato sospetti e violente reazioni politiche, con Andrea Orlando che ha parlato di "situazione seria" per poi paventare una crisi di governo e, dunque, con Matteo Orfini: ". C'è una ferita che bisogna cercare di sanare, viene da dentro la maggioranza di governo, noi abbiamo sempre garantito lealtà e ci aspettiamo lealtà, che oggi non c'è stata". Parole rivolte contro Ap ed Angelino Alfano.

E ora è proprio Alfano ad intervenire nuovamente sul caso. Ma, piccola differenza, rispetto alla vigilia in cui aveva chiesto le dimissioni di Torrisi, Angelino usa toni perentori. Parole che non fanno altro che rendere ancor più probabile la crisi. "Da Matteo Orfini ho sentito parole surreali - ha affermato il leader di Ap -. Siccome non siamo nati ieri e abbiamo capito il giochino, dico che non ci stiamo. Se qualcuno cerca pretesti per far cadere il governo e andare al voto anticipato lo dica chiaro", ha concluso. E i sospetti, a questo punto, vengono ribaltati e fatti piovere sul Pd. Magari su quel Matteo Renzi che ha parlato di "fatto gravissimo" salvo poi aggiungere, sibillino: "Come può pretendere Gentiloni di andare avanti in questa maniera?".

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