Visualizzazioni totali

giovedì 9 febbraio 2017

Strage Andria-Corato: "I soldi ci sono". La verità sui 10 milioni per le famiglie

Strage Andria-Corato: "I soldi ci sono". La verità sui 10 milioni per le famiglie


di Tiziana Balsamo



«I soldi ci sono e sono estremamente fiducioso sul fatto che entro fine mese sarà erogata una prima tranche delle risorse previste». Così l' onorevole del PD Francesco Boccia a Libero che ieri aveva sollevato il caso del fondo da 10 milioni di euro da destinare ai familiari delle vittime dello scontro tra i treni sulla Andria-Corato. Soldi di cui ad oggi non si è visto un centesimo ma che sono previsti da una legge speciale emanata dopo il disastro del 12 luglio.

La richiesta era stata avanzata al Governo proprio dal Presidente della commissione Bilancio il giorno dopo l' incidente, «la proposta è quella di equiparare la tragedia ferroviaria pugliese a quelle di Viareggio e Linate» aveva dichiarato allora l' onorevole. In quelle due occasioni il Parlamento approvò due leggi speciali che stanziavano, rispettivamente, 10 milioni e 12,5 milioni da ripartire tra tutte le vittime e i superstiti. A differenza però dei casi in questione la norma per la Puglia è arrivata in tempi record.

Ad agosto l' emendamento è stato inserito nel decreto legge Enti locali: duecentomila euro esentasse per i parenti delle 23 vittime e un sostegno da quantificare per chi aveva riportato lesioni gravi e gravissime. «Le somme», aveva spiegato in quell' occasione proprio Boccia, «rappresenteranno un sostegno immediato a tutti i soggetti coinvolti da questa nuova tragedia ferroviaria». Perché allora sono trascorsi 7 mesi? «Questioni amministrative dovute alla non completezza della documentazione richiesta ai comuni di residenza delle vittime, necessaria per stabilire a quali parenti destinare il sostegno». Ad oggi, risulta tuttavia a Libero, non tutti i comuni interessati hanno fornito i dati sollecitati dalla Presidenza del Consiglio qualche settimane fa. «A giorni», ha chiarito Boccia, «sarà varato un decreto per il trasferimento delle risorse alle famiglie delle vittime per le quali è già pervenuta la documentazione utile». In pratica, appena arriveranno anche gli altri dati mancanti, si procederà al completamento dell' erogazione anche per i restanti parenti. In totale parliamo di 4,6 milioni per gli "eredi" delle vittime, non meno di 200mila euro a famiglia. Nessuna buona nuova invece per i feriti.

Almeno nel breve termine. È stato firmato infatti solo lunedì il decreto di Palazzo Chigi per la nomina formale della commissione chiamata a definire le regole per il ristoro di questi ultimi che avverrà dopo l' analisi «della gravità delle lesioni subite e dell' effettiva necessità». Solo dopo si procederà a suddividere in maniera equa la restante parte del fondo ai parenti delle vittime.

Di chi quel giorno assolato di luglio si trovava su un treno della Bari Nord diretto all' inferno. Il giorno in cui tutto il mondo ha scoperto che tra Corato e Andria tanti di noi hanno viaggiato per cinquant' anni su un binario unico.

Nessun commento:

Posta un commento