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mercoledì 22 febbraio 2017

Il documento con cui inchioda Grillo: vendetta della "escort" Morani / Foto

Alessia Morani attacca il M5s: ecco l'emendamento pro Uber dei grillini



Quel "prima di entrare in Parlamento faceva la escort" non è andata proprio giù ad Alessia Morani, che ora si vendica contro il Movimento cinque stelle che l'aveva insultata sui social. Ed è sempre su Twitter che la deputata del Pd rende pan per focaccia ai grillini postando la prova che i pentastellati che ora scendono in piazza a fianco dei tassisti gridando allo scandalo, avevano firmato un emendamento pro Uber.

Emendamento che poi è stato ritirato e perfino disconosciuto un anno fa dopo le prime proteste dei tassisti. Allora il senatore del M5S Vito Crimi spiegò così la retromarcia a Repubblica: "Il testo non era farina del sacco autonoma, c'è stata un'interpretazione molto semplice, chiamiamola ingenua dei nostri colleghi in commissione di un parere dell'autorità dei trasporti". Crimi si riferiva a una delle proposte di modifica della normativa in materia firmate dall'authority presieduta da Andrea Camanzi il 21 maggio 2015, che è stata riprodotta fedelmente prima nell'emendamento di Sergio Boccadutri del Pd e poi in quello dei pentastellati Girotto e Castaldi. Insomma, "nella foga emendativa è venuto fuori questo emendamento, è bastato un confronto tra di noi per capire che portava a una deviazione, cioè all'ingresso di Uber nel mercato, e quindi ritirarlo".
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