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giovedì 26 gennaio 2017

Regeni, l'accusa del generale italiano: così è stato tradito da una donna

Regeni, l'accusa del generale italiano: così è stato tradito da una donna



Si aggiungono nuovi sospetti sull'omicidio di Giulio Regeni, il ricercatore italiano ucciso in Egitto il 25 gennaio dello scorso anno in missione accademica per l'università di Cambridge. Il generale dei Carabinieri Mario Mori ha puntato il dito contro chi ha spinto Regeni a svolgere il suo lavoro in condizioni di scarsa sicurezza: "Era uno studente che svolgeva un lavoro assegnato da una università inglese - ha detto il generale intervistato dalla Zanzara - Ma a Londra chi ha assegnato la ricerca a Regeni in Egitto è una professoressa, Abdelrahman, di origine egiziana e vicina alla Fratellanza musulmana, ostile all’attuale governo. Lei voleva scandagliare la situazione egiziana, ma sono metodi dei servizi segreti inglesi che fanno svolgere certe attività a imprenditori e altre persone. Lui era inconsapevole, ma chi lo ha mandato lo ha mandato nella bocca del leone, la professoressa non poteva non saperlo”. Mori ritiene di sapere bene di cosa sta parlando, certi tipi di operazioni di intelligence in passato sarebbero stati svolti anche dall'Italia, coordinati da lui stesso: "Le ho fatte anch'io - ha confermato - Se mando uno dei miei agenti è più difficile, ma se utilizzo persone come Regeni sono facilitato".

Regeni avrebbe quindi portato avanti il suo lavoro di indagine in assoluta buonafede, non capendo quindi cosa stesse accadendo alle sue spalle, soprattutto dopo aver ricevuto quella strana richiesta di denaro da parte del sindacalista egiziano: "È stato venduto - ha aggiunto Mori - ed è stato fatto ritrovare per una lotta di fazioni all'interno del governo egiziano".

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