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mercoledì 14 settembre 2016

Giannini umiliato da Floris: come l'ha ridotto in diretta a DiMartedì

Giannini umiliato da Floris: come l'ha ridotto in diretta tv


di Alessandra Menzani



Fa un po’ lo stesso effetto di quando avevamo assistito al naufragio di Simona Ventura all’Isola dei famosi, piena di fango e umiliata, lei che l’aveva condotta per tante e gloriose edizioni. Un po’ di tristezza pari a perplessità.

Ecco, Massimo Giannini come condottiero era stato molto meno glorioso, quando fino allo scorso anno era il padrone di casa di Ballarò, ma comunque era un timoniere, uno che dirigeva i giochi. Invece le leggi della televisione e della politica sono subdole. Si passa con disinvoltura da numeri uno a paggetti del tuo ex rivale, Giovanni Floris. Pensando forse di vendicarsi, così, con la Rai che ti ha mandato a casa e che ha chiamato, al tuo posto, Gianluca Semprini. Da conduttore su Raitre, Giannini è passato a opinionista fisso su La7 a DiMartedì, piuttosto che trascorrere del tempo nella redazione di Repubblica. E pur di non restare lontano dalla tv: sopravvivere senza lucina rossa non è facile, non è il primo né l’ultimo colpito dal sacro fuoco del video.

In ogni caso, fino alle 22, il verbo di Giannini non era pervenuto. Imperversavano solo Travaglio, Crozza e Bersani. In compenso, la sua presenza è venuta buona come materiale satirico per Crozza. «Ho visto che c’è Giannini, caro Floris», ha esordito il comico nella copertina, «Occhio: Giannini quando era venuto su Raitre ti aveva fregato lo studio». Certo, e Tina Cipollari si mette a condurre Uomini e donne al posto della De Filippi. Di conduttori che hanno accettato un ridimensionamento come opinionisti è piena la tv: dalla mitica Mara Venier a Veronica Maya. Giannini non la vive come una retrocessione. 

Giovanni Floris ha spiegato in conferenza stampa: «Massimo sarà nostro ospite nella prima puntata e lo sarà nei primi tempi. Sarà ospite il più possibile. È un giornalista che ha una competenza fuori dal comune, un modo di esporre che mi è sempre piaciuto, è stato coraggioso a condurre Ballarò. Il primo mese, di sicuro, ci sarà», ha messo le mani avanti il conduttore di DiMartedì, «Poi vedremo. Giannni non è catalogabile come anti-renziano». Ah no?

Comunque l’operazione ha un senso: visto che lo scorso anno si spartivano gli ascolti, che si dimezzavano per entrambi, adesso l’unione fa la forza. Bisogna vedere cosa resta a Politics su Raitre. «Siamo molto contenti della nostra crescita», ha detto Floris a proposito dei risultati d’ascolto, «cercheremo di interessare sempre più persone. La differenza la fa l'approccio. Tratteremo i temi con serietà, onestà e lealtà. Questo porta ad avere nel programma un po’ di originalità. Insisteremo su questo». A La7 sottolineano come DiMartedì abbia battuto «per 14 volte» Ballarò. Sarebbe il colmo se con Giannini in poppa, Floris risultasse penalizzato

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