Venti di guerra: "Siamo pronti ad attaccare". L'avvertimento da brividi del premier islamico
L’Egitto non esiterà ad aiutare qualsiasi paese arabo nel caso in cui finisse sotto attacco. È quanto affermato oggi dal presidente egiziano, Abdel Fatah al Sisi, durante un incontro con il ministro degli Esteri degli Emirati, Abdullah Bin Zayed. Secondo quanto riferisce un comunicato della presidenza egiziana, al Sisi ha detto che «la sicurezza nazionale dei paesi arabi, inclusi quelli del Golfo, è una parte indivisibile della sicurezza nazionale egiziana». Al Sisi ha aggiunto che il mondo arabo è minacciato da una miriade di sfide alla sicurezza che rischiano di dividerlo «in piccoli staterelli».
Si è aperta oggi al Cairo la 146ma sessione del Consiglio dei ministri degli Esteri della Lega araba, presieduto dal capo della diplomazia tunisina Khemaies Jhinaoui. La Tunisia è infatti presidente di turno fino a marzo 2017. Al centro dell’incontro diversi temi tra cui la questione israelo-palestinese, le crisi in Libia, Siria e Yemen, la lotta al terrorismo e la salvaguardia della sicurezza nazionale dei paesi arabi. Secondo un comunicato diffuso dal dicastero degli Esteri tunisino, l’incontro di oggi al Cairo è di particolare importanza vista la delicata situazione a livello regionale ed internazionale.
La Tunisia utilizzerà il ruolo di presidenza della sessione per ribadire la posizione del paese nordafricano sulle cause arabe e le strategie per rilanciare il processo di accordo politico nei diversi conflitti che interessano la zona. Al centro della sessione della Lega araba vi saranno anche i temi legati allo sviluppo della cooperazione economica tra i vari paesi membri.
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