Hai un mutuo? Torna una tassa. Mazzata contro gli italiani
Se la stangata per i padroni di casa arriverà, non sarà di certo ora che gli italiani devono votare al ballottaggio, né tantomeno a ottobre, quando Matteo Renzi si giocherà il tutto per tutto con il referendum costituzionale. Per quanto penzolante però la spada sulla testa di quasi quattro milioni di proprietari di casa è una minaccia concreta che potrebbe spuntare nella prossima legge di Stabilità. Come riporta il Giornale, il governo ha in mente di aumentare le tasse usando il trucco della cancellazione di una spesa fiscale. Se il governo vuol dare seguito alle promesse di tagliare l'Irpef e dare un bonus ai pensionati, dovrà necessariamente andare a pescare nel labirintico mondo delle deduzioni e detrazioni. Un ginepraio di 800 opzioni che vale 300 miliardi di euro. Una cifra che fa gola al governo, deciso a imporre un limite all'importo massimo di deduzioni possibili, in proporzione al reddito.
Le prime indiscrezioni parlano di un limite di 1500 euro per un reddito di circa 30 mila euro, ben più severo di quanto aveva immaginato e mai messo in pratica il governo di Mario Monti. Dal ministero dell'Economia e Finanza provano a frenare le voci, rassicurando che le detrazioni più delicate da un punto di vista sociale non dovranno essere considerate, ad esempio quelle da lavoro dipendente e sui carichi familiari. Non dovrebbero rischiare neanche quelle legate agli sgravi sanitari e le ristrutturazioni edilizie.
Le brutte notizie arrivano per chi ha acceso un mutuo per l'acquisto della casa. Nel mirino del governo ci sarebbero le detrazioni che oggi permettono di scalare il 19% degli interessi passivi per il mutuo. Una casistica che andrebbe a colpire circa quattro milioni di contribuenti.
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