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lunedì 8 febbraio 2016

CANDIDATO MADE IN CINA Renzi incorona Giuseppe Sala dopo le primarie dei veleni

Primarie Pd a Milano, Giuseppe Sala vince senza plebiscito




Giuseppe Sala vince le primarie "cinesi" del Pd a Milano, ma il successo non è bulgaro. Arriva poco prima delle 22, a urne ancora aperte, la telefonata del premier Matteo Renzi per congratularsi con l'ex manager di Expo, facendogli un "in bocca al lupo" per la corsa a Palazzo Marino. "Ringrazio tutti coloro che hanno votato, i militanti e i volontari che hanno lavorato ai gazebo e i candidati che si sono confrontati sul futuro di questa grande città", ha commentato Renzi. Dopo le polemiche del pomeriggio con Beppe Grillo, che aveva parlato di "primarie taroccate" per la presenza di un alcune decine di cinesi in fila per votare Sala (anche se non hanno dimostrato grande conoscenza né dell'italiano, né della politica milanese), nessun riferimento dunque al caso che ha agitato questa due giorni democratica. 

La sfida - Era il favorito, Sala, e il verdetto lo ha confermato pur senza trionfi. L'ex commissario unico di Expo ha superato il 40% delle preferenze, seguito dagli assessori Francesca Balzani (la preferita del sindaco uscente Pisapia) con oltre il 30% e Pierfrancesco Majorino con poco meno del 25%. Fanalino di coda il responsabile dell’Uisp Milano, Antonio Iannetta, con l'1 per cento. Resta una certezza: sommando i voti di Balzani e Majorino, la sinistra Pd avrebbe vinto. Ma essendo sinistra vera, ha scelto di farsi male da sola. 

Affluenza: 4% di stranieri - Anche domenica si conferma il dato del 4% di stranieri alle urne, dato tutto sommato limitato: "Il Comitato delle Primarie - si legge in una nota - rende noto che alle ore 18.30 la percentuale di votanti stranieri è in linea con il dato comunicato ieri", cioè quello del 4%, che ieri era sul totale dei 7.750 votanti. I votanti totali sono poco superiori ai 55mila. 

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