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domenica 11 ottobre 2015

Caivano (Na): Quanto costa leggere un giornale e prendere un caffè?

Caivano (Na): Quanto costa leggere un giornale e prendere un caffè? 


di Gaetano Daniele



Dopo il dovuto riconoscimento di credito di inizio mandato al Sindaco Monopoli, si possono fare i primi conti sull'operato dell'amministrazione di Destra, ed al di là delle solite scuse, non si può che costatare che la "discontinuità" resta utopia. Monopoli continuerà ad affermare che è colpa dei suoi predecessori che gli hanno lasciato una città disastrata, potrà, e forse con ragione, anche dire che è colpa dei dirigenti dei settori che non rispondono con la dovuta solerzia, anche se a loro si è affidato. Uno in particolare. Ma non entriamo nel vivo della questione, il punto è un altro. Fin'ora però, va sottolineato un altro aspetto, l'amministrazione Monopoli si è rivelata fallimentare, soprattutto sotto il profilo ambientale, e la spazzatura è sotto gli occhi di tutti. 

A voler essere benevoli, in poco più di 6 mesi, l'amministrazione Monopoli, si è limitata all'ordinaria amministrazione. In sintesi, ad un totale "the same". Se così fosse, almeno il caffè e il giornale costavano meno, difatti, come riporta un noto consigliere sulla sua pagina fb, il Sindaco Monopoli, ha speso 250 euro per un Coffè Break, e 350 euro per l'acquisto di tre periodici per un periodo complessivo di mesi 3, ovviamente a spese dei caivanesi. Dettagli, anzi, sciocchezze se si vuole considerare l'abnorme problema rifiuti che pesa gravemente sulla salute dei contribuenti, nonostante paghino il doppio delle tasse. Nulla di personale. 

Insomma, le opposizioni fanno il loro dovere, contrastare l'operato inefficiente di un'amministrazione ferma al palo, proprio come il caso di un consigliere comunale che, solo poche settimane fa, ci metteva al corrente di lasciare Forza Italia per varie incomprensioni di carattere politico, un episodio quasi divertente, infatti, ci informava che il Capo di Staff del Sindaco consegnava pizzini ai suoi consiglieri in una seduta di consiglio comunale. Pizzini intesi come fogliettini di  carta piccoli con su scritto quello che dovevano riportare in aula. Anche se il giorno seguente lo stesso consigliere comunale ci chiedeva di modificare il senso della parola pizzini, perchè appunto, il Capo di Staff del Sindaco si era offeso. Un gioco. La politica ridotta alle interpretazioni psicologiche. Provvedemmo subito alla modifica per non far entrare in conflitto il consigliere comunale con il Capo di Staff, non volevamo questo peso, nonostante avevamo svolto solo il nostro dovere, cioè, riportare quello che ci veniva detto, e, appunto, su indicazione del consigliere comunale ritenemmo che se l'interpretazione del Capo di Staff era male compresa, di modificarla, non cancellarla. Come il caso di oggi della consigliera conoscente di Idea Nuova, Fusco Maria, che stamattina viene offesa su manifesti anonimi che noi de il Notiziario sul web condanniamo fermamente, e quindi tutta la nostra solidarietà alla consigliera Fusco Maria. Gli atti vili e vigliacchi vanno sempre condannati in un Paese democratico dove appunto, si può esprimere liberamente la propria opinione. Perchè dire o scrivere che un conflitto di interesse non deve avvenire in un Comune qualunque, soprattutto in un Comune dove si professa spesso la parola discontinuità, non c'è bisogno di un manifesto anonimo, soprattutto offensivo. 

Per dirla in breve, se il buongiorno si vede dal mattino, non possiamo che accertare l'ulteriore fallimento anche da parte dei cittadini nell'aver dato fiducia ad una netta continuità con il passato, e il tutto avvenuto in meno di 6 mesi di attività politica. Un fallimento, un atto vile, proprio come chi ritenne di pubblicare messaggi strettamente personali su social network, anche se in quel caso fu un fallimento intellettuale. 

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