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martedì 25 agosto 2015

DEBOLI NEL MIRINO Il Fisco contro i piccoli: chi rischierà più controlli

Fisco, il 90% dei controlli contro micro-piccole aziende e partite




Si parla tanto di "grandi evasori", quelli che allo Stato "portano via" in tasse non pagate centinaia di milioni di euro. Poi, però, si scopre che il Fisco nel mirino ha soprattutto i "pesci piccoli", cioè le medie ma ancor di più le piccole imprese e le partite Iva. E il motivo è semplice: "beccare" eventuali errori o sotterfugi dei piccoli è facile, mentre i grandi gruppi, se e quando evadono, usano sempre meccanismi assai complessi.

I dati forniti da Unimpresa e riportati dal quotidiano "Il Tempo", sono chiari: nel corso del 2014 l'Agenzia delle Entrate ha effettuato 177.300 accertamenti nei confronti di soggetti produttivi. Di questi, 160.007 (ovvero il 90,23% del totale) hanno riguardato micro-piccole imprese e partite Iva. I controlli nei confronti delle medie aziende sono stati 14.211 (ovvero l'8,01%), mentre solo 548 sono andate a carico di grandi aziende.

Guardando alle fasce di presunta evasione, dai dati esaminati da Unimpresa, emerge che nel 2014 sono stati individuati 48.936 soggetti che non avrebbero versato nelle casse dello Stato fino a 1.549 euro ciascuno; altri 70.083 soggetti avrebbero sottratto all' erario fino a 25.823 euro ciascuno; altri 44.163 soggetti avrebbero illegalmente trattenuto imposte fino a 185.925 euro ciascuno; altri 13.606 soggetti fino a 5,1 milioni ciascuno; altri 495 soggetti fino a 25,8 milioni ciascuno e 47 soggetti, per lo più grandi industrie (31 su 47), oltre 25,8 milioni ciascuno

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