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venerdì 3 aprile 2015

Renzi, il "magna magna" sui (molti) voli di Stato I calcoli: le spese folli del premier per i menù in volo

Matteo Renzi, ecco quanto vola (e mangia) il premier

di Franco Bechis 



In sette mesi, da luglio 2014 a gennaio 2015, Matteo Renzi e i suoi ministri hanno utilizzato 103 volte i voli di Stato, e a bordo sono saliti anche parecchi loro collaboratori, perché a viaggiare sono stati in 960, con un picco a novembre (176). Hanno volato molto con la flotta a disposizione di palazzo Chigi (dieci aerei e 2 elicotteri), ma soprattutto hanno banchettato come raramente è accaduto. Per il catering servito a bordo sono stati spesi più di 86 mila euro solo per i pasti principali, e a questa cifra vanno aggiunti 5.202 euro per gli snacks (bibite e salatini) serviti lontano dai pasti e 2.679 euro per quelli consumati nella saletta riservata dell’aeroporto di Ciampino da cui sono partiti premier e ministri autorizzati. In tutto 93.887,95 euro, che significa una spesa alimentare per passeggero di 97,79 euro.

Appetito ministeriale - L’appetito ministeriale oltretutto sembra che venga mangiando, secondo il proverbio tradizionale. Nei mesi quel costo del catering a passeggero è infatti salito notevolmente. Il costo più basso è stato a settembre: 44,94 euro a «passeggero istituzionale», come viene definito dall’ufficio voli di Stato. Ma nel mese di ottobre quella cifra è quasi raddoppiata: 76,3 euro di catering per ogni passeggero. A novembre altro raddoppio: 144,9 euro di catering a passeggero. Cifra restata quasi immutata nel mese di dicembre: 145,6 euro a passeggero. A gennaio nuovo picco: spesi oltre 18 mila euro di catering per nove tratte di volo che hanno trasportato complessivamente 106 passeggeri istituzionali. Per ciascuno di loro la spesa per i pasti principali è stata di 170,67 euro.

  
Le tratte - Nella tabella di gennaio resa pubblica dalla presidenza del Consiglio dei ministri non sono indicate spese per snacks a bordo né per piccole consumazioni nella saletta di partenza. Potrebbe essere una omissione, e quindi il costo alimentare a passeggero è destinato a salire ulteriormente, o è possibile che siano tutti inclusi nel costo del catering principale, magari attraverso una modifica delle condizioni contrattuali. Tutti i dati sono forniti dalla presidenza del Consiglio- ufficio voli di Stato, senza ulteriori spiegazioni. Bisogna quindi provare a darsele da soli, perché anche scendendo da quegli aerei speciali è davvero difficile trovare ristoranti dove mangiare spendendo 170,67 euro a persona. Accade solo con chef pluristellati, e con sommeiller che servono le più preziose etichette presenti sul mercato. Possibile che su quegli Airbus o Falcon che trasportano in missioni delicate premier e ministri arrivino prelibatezze confezionate dai giudici di Masterchef o dal Gianfranco Vissani di turno. D’altra parte con un presidente del Consiglio che ha stupito tutti, utilizzando quei voli anche per esigenze personalissime è facile pensare a manie di grandezza anche a tavola.

Palati fini - Possibile che alcuni voli siano intercontinentali (nel 2014 le ore di volo su aerei di Stato sono state più di 6 mila, contro le 1.877 del 2013 quando alla guida del governo c’era Enrico Letta), e che quindi sia naturale che sia servito un sostanzioso pasto a bordo. Se si va peraltro si deve pure tornare con lo stesso aereo, e i pasti serviti raddoppiano nella stessa missione. Ma la maggiore parte dei voli di Stato in questi mesi hanno avuto rotte corte o medio-corte, essendo stati usati su tratte nazionali, europee o per andare appena al di là del Mediterraneo. Su quelle tratte raramente il pranzo viene servito: magari una colazione più robusta, qualche snack. In questi casi è davvero inspiegabile spendere per mangiare fra 76 e 170 euro a passeggero. E anche facendo la media fra le occasioni di un tipo e quelle di un altro la cifra appare davvero altissima, tanto più che per servizi di catering in occasioni istituzionali (durante visite di Stato di premier stranieri a Roma) il governo italiano spende assai meno: fra 30 e 60 euro a partecipante. Non si possono peraltro fare raffronti alimentari con i palati di ministri e premier di altri governi, perché questo aspetto è reso pubblico sul sito della presidenza del Consiglio dei ministri solo dal mese di luglio 2014, e non sono stati pubblicati precedenti per potere fare il paragone.

La flotta - La flotta base per i voli di Stato di palazzo Chigi è composta da otto aerei e due elicotteri Agusta AW 139 (uno di questi viene spesso utilizzato da Renzi per gli spostamenti fra Roma e Firenze). A questi si aggiungono di rinforzo due aerei che restano formalmente di proprietà del ministero della Difesa. Nella flotta complessiva ci sono due Airbus da 36 posti e un Airbus da 48 posti che vengono utilizzati per missioni che comprendano delegazioni più nutrite. Gli altri sette aerei sono tutti Falcon, con capienza diversa: alcuni da 9, altri da 12 e i più grandi da 16 posti. È la tipologia di aereo più utilizzata dal governo per missioni a corto o medio raggio, ed è normalmente uno di questi aerei ad essere impiegato da Renzi per muoversi in Italia e nel Mediterraneo.

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