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mercoledì 18 marzo 2015

Premio Grinzane, soldi in nero ai vip Ecco come è finita per il patron Soria

Premio Grinzane, ridotta la condanna a Soria





Ridotta in Appello a otto anni e tre mesi la condanna a Giuliano Soria, l'ex patron del premio Grinzane Cavour a processo per l'uso improprio di fondi pubblici e maltrattamenti su due dipendenti. Lo ha deciso la corte di Torino presieduta dal giudice Elisidoro Rizzo. Soria, a cui sono state riconosciute le attenuanti generiche, è stato assolto per alcuni episodi mentre altri erano prescritti. In primo grado Soria era stato condannato a 14 anni e mezzo di carcere. La  corte d'appello ha anche condannato il fratello Angelo, ex dirigente della Regione Piemonte, a 4 anni 3 mesi e 15 giorni di reclusione e l'ex cuoco della scuola di cucina Icif, Bruno Libralon a un anno e 7 mesi con la condizionale. Confermata l'interdizione perpetua dai pubblici uffici per i due fratelli.

Lo scandalo del premio Grinzane ha travolto il salotto radical chic. Soria infatti ha accusato politici e celebrità, "colpevoli" di aver preso regali, essersi fatti pagare viaggi e soprattutto in nero. Tra i vip tirati in ballo, la "zarina" Mercedes Bresso, ex presidente del Piemonte e ora eurodeputata Pd, eppoi Isabella Ferrari, Giancarlo Giannini, Michele Placido, Charlotte Rampling, Eleonora Giorgi, Stefania Sandrelli.

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