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giovedì 19 marzo 2015

Ncd molla Lupi, il partito esplode: i due big pronti a scaricare Alfano

Maurizio Lupi verso le dimissioni, Ncd esplode: Nunzia De Girolamo e Fabrizio Cicchitto verso l'addio al partito





Assedio totale contro Maurizio Lupi. Assedio che - ormai pare quasi certo - costringerà il ministro alle dimissioni: secondo le ultime voci, oramai, il titolare delle Infrastrutture non pensa più a "se" dimettersi. Ma a "quando". Il giorno potrebbe essere domani, venerdì 20 marzo. Il pressing di Matteo Renzi per ottenere il passo indietro avrebbe quindi dato i suoi frutti. Ma al pressing, più o meno esplicitamente, hanno contribuito anche esponenti di Ncd, che nonostante le dichiarazioni di facciata di Angelino Alfano spingevano per questo tipo di soluzione. Il punto però è che l'avvicendamento alle Infrastrutture - in pole position per prendere la poltrona di Lupi ci sarebbe l'altrettanto Ncd Gaetano Quagliariello - non è piaciuto a tutta la truppa degli alfaniani. Anzi, c'è chi per il probabile passo indietro minaccia di andarsene dal partito: si tratta dell'ala dura di Ncd, che vede in Fabrzio Cicchitto e Nunzia De Giroalmo i suoi due esponenti di spicco. Nunzia, già ieri, mercoledì 18 marzo, aveva minacciato: "Se Lupi si dimette, Ncd esce dal governo". E ora, che Lupi pare sul punto di dimettersi (ma l'Ncd, al contrario, non sembra sul punto di abbandonare la maggioranza), le ultime indiscrezioni di "radio Transatlantico" riferiscono di un partito sul punto di esplodere. In Ncd si parla esplicitamente di scissione: i primi ad andarsene, in caso di dimissioni di Lupi, sarebbero appunto Cicchitto e De Girolamo. La proverbiale goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe da individuare in una frase detta da Renzi a Lupi, nel corso di un incontro privato a Palazzo Chigi: "Maurizio, a questo punto la cosa migliore è un passo indietro. Anche per te. Non sono disposto a difenderti in Aula". Considerazioni, per inciso, che sarebbero condivise anche da Quagliariello (e forse non è un caso). Ncd, dunque, a rischio implosione. E l'onda d'urto potrebbe andare a colpire la stabilità del governo.

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