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domenica 9 novembre 2014

"Salvini provocatore, se l'è cercata" La sinistra sta coi picchiatori

Lega Nord, Matteo Salvini aggredito nel campo rom. Il Pd: "Se l'è cercata, è un provocatore"




"Salvini se l'è cercata", "ora basta con le provocazioni leghiste". Sono due commenti a caso tra le decine di rappresentanti della sinistra e del governo, tra Pd e Ncd, sull'aggressione subita dal segretario della Lega Nord Matteo Salvini a Bologna. Un tranquillo sabato di terrore al campo rom dove il leader del Carroccio si era recato in visita "contestata" dall'ultra-sinistra cittadina. E infatti ecco, puntuale, la guerriglia fisica contro Salvini, la cui auto è stata assalita da alcuni esponenti dei centri sociali, tra insulti e sassi lanciati contro il parabrezza, sfondato. Immediata la polemica leghista con il ministro degli Interni Angelino Alfano, che non avrebbe saputo gestire una situazione "a rischio" ben nota a tutte le autorità. Il capogruppo del Carroccio al Senato Centinaio ha chiesto le dimissioni dello stesso Alfano.

La stampa di sinistra - "Bastardi", è stata la reazione su Facebook del leghista. Eppure, per la sinistra, il colpevole e il violento, il "provocatore", è proprio lui, Salvini. Che non avrebbe dovuto fare quello che ogni politico in realtà dovrebbe fare, e cioè visitare luoghi sensibili, come appunto un campo rom. "Salvini provoca, ma viene respinto a sassate", titolava il sito HuffingtonPost diretto da Lucia Annunziata, con linguaggio a metà strada tra la lotta partigiana (decisamente fuori tema) e barricate stile Lotta Continua. E anche altri siti ufficialmente "meno schierati" puntavano il dito contro Salvini che avrebbe cercato di "investire" i suoi aggressori, semplicemente perché ha tentato di procedere con la sua auto oltre il cordone di esagitati che gli erano saliti sul cofano. 

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