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mercoledì 4 giugno 2014

Basta comunisti al Quirinale. La rivolta di Berlusconi a Renzi

Forza Italia stoppa la riforma del Senato


Romani: "Proposta inaccettabile, così la sinistra vuole regalarsi una camera"



“Questo Senato che ci prospettano è semplicemente inaccettabile. Così non lo votiamo”. Lo stop è arrivato nel corso del pranzo di Silvio Berlusconi coi capigruppo di Forza Italia Renato Brunetta e Paolo Romani. Parole di fuoco sul progetto Pd per la riforma della seconda camera del Parlamento, il cosiddetto “modello francese”. Domenica prossima si terranno i ballottaggi di un turno di amministrative che ha consegnato ancor più le amministrazioni locali nelle mani della sinistra. E tra gli uomini del Cavaliere si è affacciato più di un sospetto che la riforma del Senato, così come è stata congegnata, sia un trucco per regalare una Camera alla sinistra.

La proposta prevede infatti che, come in Francia, i senatori vengano eletti da una platea di consiglieri comunali e regionali, permanendo così una forma di “elettività”. Il "nuovo" Senato non avrebbe poteri legislativi, non darebbe la fiducia, non farebbe leggi di bilancio, configurandosi come una Camera delle autonomie. Ma con la attuale geografia elettorale del Paese, è chiaro che verrebbe fuori un Senato “rosso”, che darebbe alla sinistra ampi margini di manovra nell’elezione del successore di Giorgio Napolitano alla presidenza della Repubblica. 

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