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lunedì 1 giugno 2015

Puglia, si conferma Emiliano: vince il Pd M5s e Fitto, testa a testa. Flop azzurro

Elezioni regionali, Puglia: vince Michele Emiliano, testa a testa fra M5s e fittiani




Già poco dopo la pubblicazione delle proiezioni dell'istituto Piepoli è stata chiara la vittoria del candidato del Pd Michele Emiliano alla presidenza della Regione Puglia. I dati che lentissimi arrivano dall'ufficio elettorale pugliese confermano l'esito, già festeggiato in piazza dall'ex sindaco di Bari che sicuramente supererà il 40% dei voti. Quando le sezioni scrutinate sono ancora 724 su 4016 Emiliano ha raggiunto il 47% dei voti. Per quanto le proiezioni danno a sorpresa la candidata del Movimento 5 stelle Antonella Laricchia al 21%, i dati ufficiali danno la grillina di pochi decimi percentuali in svantaggio con il candidato sostenuto da Raffaele Fitto, Francesco Schittulli, al 18,40%. Ancora più staccata è Adriana Poli Bortone quasi al 14% dei voti scrutinati, in linea con le previsioni anticipate della proiezioni dell'istituto Piepoli che la dava al 12%. Dati che potrebbero presto subire radicali variazioni, visto che all'ufficio elettorale centrale della Puglia devono ancora arrivare i dati dal Salento, dove sia la Poli Bortone sia Fitto possono vantare il proprio bacino di voti più importanti.

Campania: Vince l'impresentabile De Luca: perché per Renzi è un altro guaio

Campania, vince l'impresentabile Vincenzo De Luca: un'altra grana per Renzi





In Campania il sorpasso dell'"impresentabile" Vincenzo De Luca è arrivato con il conteggio dei voti di Salerno, città amministrata da sospeso dal candidato del Partito democratico. Dopo un quinto delle sezioni scrutinate, il sindaco di Salerno è in testa con il 39,7% dei voti rispetto al candidato del centrodestra Stefano Caldoro al 38,2%. Mentre lo spoglio prosegue ancora a rilento, il dato si va consolidando verso la vittoria del candidato già al centro delle polemiche per essere finito nella lista degli impresentabili tirata fuori dalla presidente della Commissione antimafia Rosy Bindi. Una vittoria che porterà con sé non pochi imbarazzi anche per lo stesso Matteo Renzi, che per De Luca ci ha messo la faccia sostenendolo con convinzione nel tour di campagna elettorale in Campania. Il sindaco di Salerno era già stato sospeso dalla carica di primo cittadino in virtù della legge Severino, essendo condannato in primo grado per abuso d'ufficio. Stessa sorte lo toccherà se sarà confermata la sua elezione alla presidenza della giunta campana. Una situazione di empasse che non sarà risolta prima della prossima estate, quando la Consulta si esprimerà sul caso di De Luca. Sempre se il governo, sull'onda del risultato elettorale, non decida di seguire l'appello già lanciato ad inizio della campagna elettorale dallo stesso De Luca, quando chiedeva a Renzi di intervenire con un decreto legge per rimediare ai divieti imposti dalla Severino e permettergli di amministrare direttamente la Regione Campania.

L'unico vincitore è Matteo Salvini: le cifre e i motivi del botto leghista

Elezioni regionali, il vero trionfatore è Matteo Salvini: le cifre della Lega Nord, regione per regione





Mentre gli scrutini si avviano alla conclusione, è tempo di fare i primi bilanci. Vincitori e vinti. Il premier Matteo Renzi, da questa tornata regionale, esce con molte perplessità: pesa come un macigno la sconfitta in Liguria, e crea qualche grattacapo anche la difficoltà incontrata in Umbria, regione in cui si pensava che il Pd potesse vincere agilmente (e vittoria è stata, ma tutt'altro che agile). E se Silvio Berlusconi con Forza Italia mostra qualche (vago) segno di tenuta, oltre a Beppe Grillo con il suo M5s che si conferma ad altissimi livelli, il vero trionfatore di questa notte elettorale è Matteo Salvini. Le cifre parlano per lui. Si parte sempre dalla Liguria, dove è soprattutto grazie all'apporto dei voti leghisti che Toti è riuscito a imporsi (e il primo ad ammetterlo è stato il neo-governatore, che ha dichiarato: "Sono stato eletto grazie ai voti della Lega"). In Liguria, il Carroccio ha preso il 20% mentre Forza Italia è ferma al 13% (il Pd al 25%, i grillini al 22%).

Regione per regione - Forse, però, la cifra più impressionante è quella che emerge dalla Toscana, regione rossa per definizione, dove la Lega ha fatto il botto: secondo partito con il 16% dei consensi (dietro al Pd, al 46%; seguono M5s al 15% e Forza Italia all'8%). Quindi il Veneto, dove la maggior parte dei voti è stata catalizzata dalle liste che appoggiavano Luca Zaia (riconfermato, con annessa umiliazione della piddina Alessandra Moretti), ma dove comunque la Lega ha ottenuto il 16% (appena dietro al Pd, incartato al 17%). Molto significativo, per Salvini, anche il risultato ottenuto delle Marche, dove la Lega ha preso il 13% dei voti, il 4% in più rispetto a Forza Italia. Botto anche in Umbria: Lega al 15%, contro il 9% di Forza Italia. Infine un dato quasi impensabile, che è quello che arriva dal profondo Sud, dalla Puglia: il Carroccio, che si è presentato con la lista "Noi con Salvini", ha ottenuto un roboante 7 per cento. Cifre da urlo. Cifre da leader, per Salvini, le cui ambizioni di leadership nel centrodestra, ora, sono pienamente legittimate dalle cifre ottenute al voto. La scalata continua.

domenica 31 maggio 2015

Bindi, dopo il siluro il boicottaggio: appello per far fuori Renzi alle urne

Lista impresentabili, Rosy Bindi: "L'indignata sono io, Matteo Renzi sapeva benissimo chi è Vincenzo De Luca"





Rosy Bindi ha terremotato il voto alle regionali: con la consegna in extremis della lista degli "impresentabili" (che pare aver compilato in assoluta solitudine), il Pd è imploso. Contro l'ex presidente, dopo la bocciatura di Vincenzo De Luca (operazione anti-renziana se c'e n'è una), si è scatenato il tiro incrociato dei democratici. Da par suo, Rosy, un po' beffarda, fa spallucce e risponde con un'intervista concessa a Repubblica: "Indignati? Indignata sono io, io. Lo hanno candidato loro De Luca e sapevano chi era, sta succedendo una roba fuori dal mondo, ma che Pd è diventato questo?". L'attacco a Matteo Renzi è palese: Rosy, da tempo, gli imputa la deriva della "creatura democratica". Di vendetta si è trattato, ma Rosy lo nega, con fierezza: "Sono indignata io, certo - ribadisce -, che qualcuno voglia con queste accuse senza fondamento delegittimare il lavoro di una istituzione. E la mia storia - aggiunge - parla da sola. Non conosco l'uso a scopi personali o di parte delle istituzioni. Non mi appartiene e credo lo sappiano tutti. Giudicheranno gli italiani chi usa le istituzioni per fini politici, ma certamente non sono io".

Tempismi sospetti - Le si fa notare che, forse, il caso-De Luca avrebbe potuto estrarlo dal cilindro almeno un po' prima. Anche perché a rafforzare la pista della presunta vendetta ad orologeria di Rosy, concorrono le dichiarazioni del suo vice in Commmissione antimafia (che la accusa in buona sostanza di aver agito in solitudine) e quelle di Enrico Buemi, il socialista che ha affermato che solo pochi giorni fa, Rosy, gli aveva assicurato che De Luca non sarebbe stato nella lista. Bindi tira dritto, e rincara: "Tutti sanno e sapevano tutto su De Luca. Da quanti giorni? E la fonte non era certo la commissione. Mi sbaglio o è stato il tema principale di questa campagna? Forse non erano note le posizioni di alcune persone che sono nella lista, ma De Luca è stato candidato con la totale conoscenza e consapevolezza della sua situazione. Cosa cambia ora?". Quel che cambia è che De Luca, ora, è stato bocciato dalla Commissione Antimafia. Non il massimo per chi si candida a governatore in Campania. Ma così non si altera il voto di domenica, si chiede alla Bindi? La risposta sa di presa per i fondelli: "Meglio dell'ultimo giorno, potrei dire". Meglio il terz'ultimo dell'ultimo, dunque. E ancora: "La verità è che tutti hanno fatto campagna liberamente e se la legge mi affida un compito di informare sulle qualità dei cittadini, quando avrei dovuto farlo? Dopo? Complimenti per il ragionamento". Per ultimo, un invito a chi andrà a votare, una sorta di ultimo "siluro" contro l'arcinemico Renzi: "Gli elettori sono in grado di decidere, il mio è un invito ad andare a votare. Agli italiani non manca certo l'intelligenza di fare delle scelte". Tutto chiaro, no?

sabato 30 maggio 2015

Elezioni Comunali e Regionali 2015 - "Come si vota"

Elezioni Comunali e Regionali 2015 - "Come si vota"





Latina, ucciso a Formia l'avvocato- blogger Mario Piccolino: gli hanno sparato

Latina, ucciso a Formia l'avvocato- blogger Mario Piccolino: gli hanno sparato. La vicinanza dell'Amministratore de il Notiziario sul web, Gaetano Daniele alla famiglia Piccolino. 




LATINA - E' stato ucciso a Formia Mario Piccolino, l'avvocato blogger famoso per le sue battaglie polemiche sul sito freevillage.it. Era arrivato a fare lo sciopero della fame contro l'illegalità diffusa nella sua città. Era stato anche aggredito nel 2009.

Sul posto sono arrivati gli agenti del commissariato e i sanitari del 118. A quanto si apprende Piccolino è stato raggiunto da un colpo di pistola alla testa mentre si trovava nel suo studio, davanti a un assistente. La polizia sarebbe già sulle tracce del killer.

Nel 2009 l'avvocato Mario Piccolino fu aggredito selvaggiamente nel suo studio dove oggi è stato freddato con un colpo di pistola. Piccolino fu colpito con un cric sul volto da un uomo che si era introdotto nello studio. L'uomo fu poi identificato come Angelo Bardellino e successivamente fu rinviato a giudizio per l'aggressione. Piccolino fu oggetto anche di avvertimenti espliciti: davanti alla sua abitazione trovò teste mozzate e viscere di pesce.

Il presidente della Regione Lazio. «La notizia della brutale esecuzione dell'avvocato e blogger Formiano, Mario Piccolino, è un fatto gravissimo che ci addolora e su cui va fatta al più presto piena luce. In attesa che le Forze Investigative assicurino i responsabili alla giustizia nel più breve tempo possibile, rivolgo le più sentite condoglianze, a nome mio e dell'Amministrazione Regionale, ai familiari di Mario Piccolino e a tutte le persone che hanno lavorato al suo fianco e condiviso le sue battaglie contro ogni forma d'illegalità». Lo dichiara in una nota Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio.

Le indagini. In via Conca a Formia è arrivato il sostituto procuratore della Repubblica di Cassino, Alfredo Mattei, insieme al capo della Squadra Mobile di Latina Tommaso Niglio e al dirigente del commissariato formiano Paolo Di Francia. «Le indagini - si legge in una nota della Questura - al momento non fanno escludere alcuna pista, neanche quella personale». In questo momento gli investigatori stanno ascoltando alcuni testimoni.


Fonte: Il Messaggero 

“Tutti a Tavola” in Seminario per il Grest 2015

Tutto pronto per la terza edizione dell’esperienza estiva tra divertimento e catechesi, senza dimenticare una riflessione sui temi dell’Expo: cibo e alimentazione


di Don Carlo Villano 
per il Notiziario sul web 



Tutto è pronto, dalla tavola alle piscine, dalla cappella al cortile, per una nuova esperienza estiva che possa riempire di gusto le giornate dei nostri bambini e ragazzi.

Dal 3 al 17 giugno, infatti, la
III Edizione del Grest Vocazionale approda al Seminario Vescovile di Aversa, che anche quest’anno apre le porte a tutti i ragazzi e ragazze dagli 8 ai 13 anni che vogliono vivere 10 giorni di intrattenimento e preghiera, catechesi e tanto divertimento.

“Il Grest racconta la profonda volontà che il Seminario, come le diverse comunità parrocchiali in cui ormai si va sviluppando, rivolge nell'attenzione e nella cura verso i bambini ed i ragazzi, facendo nascere la possibilità di educare i più piccoli a creare relazioni vere d'amicizia e di fiducia”. Così presenta l’iniziativa Mons. Stefano Rega, Rettore del Seminario Vescovile di Aversa e Direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale delle Vocazioni, che aggiunge come la cornice del Seminario potrà offrire anche “la possibilità di confrontarsi con un luogo che educa alle scelte di vita ed in particolare alla vita sacerdotale”.

Sulla scia di Expo 2015 e del suo messaggio “Nutrire il pianeta, Energia per la vita”, cibo e alimentazione saranno i temi portanti anche dell’esperienza aversana: a questo proposito, un ulteriore, centrale riferimento sarà l’evocativo titolo che la Santa Sede ha voluto dare al suo padiglione: “Non di solo pane”.

La metafora del Grest come tavola imbandita vuole sottolineare il suo essere occasione propizia per generare comunità nella quale bambini e ragazzi, adolescenti ed adulti, sacerdoti e laici possano vivere insieme una quotidianità capace di aprire sguardi nuovi e lasciare il segno indelebile di una cura ricevuta (www.cregest.it).

Per qualsiasi informazione sulle iscrizioni, ci si può mettere in contatto con il Seminario Vescovile recandosi direttamente in Piazza Normanna o chiamando lo 081-8901991.

“L’augurio è che il nostro Grest, come tutti quelli che vivranno le nostre comunità parrocchiali, possa essere una grande festa cui tutti possano sentirsi invitati e accolti”, aggiunge in chiusura Mons. Rega, “non dimenticando il Signore Gesù che ha scelto un banchetto come luogo privilegiato dell’incontro con ciascuno di noi e il pane come nutrimento per la nostra vita. Di cuore un augurio per un’estate serena”.