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sabato 9 maggio 2015

Orrore capitale: tassista stuprata a Roma Il coltello, le minacce, i pugni, la violenza

Roma, tassista minacciata con un coltello e stuprata: costretta a praticare un rapporto orale





Una tassista di 43 anni è stata picchiata, rapinata e violentata nella mattinata di venerdì 8 maggio a Roma. Il fatto è avvenuto poco prima delle 7: a compiere la violenza un cliente che aveva preso il taxi in via Aurelio. L'uomo si è fatto portare in viale Pescina Gagliarda, su una strada sterrata e isolata, e lì ha stuprato la donna. Sulla vicenda indaga la squadra mobile di Roma. La tassista ha spiegato che l'aggressore era un trentenne romano, che l'ha costretta ad andare in una zona isolata nei pressi di Ponte Galeria dopo averla minacciata con un coltello. Dopo averla picchiata, presa a pugni e rapinata, l'uomo ha costretto la tassista a praticargli un rapporto orale. Quindi l'uomo sarebbe scappato a piedi in aperta campagna.

Morso da una vedova nera, è in fin di vita Terribile sorpresa: è successo in Italia

Orosei, una vedova nera morde un turista romano: una notte da disperso, ora rischia il trapianto del fegato





Una terribile disavventura per un turista romano, morso da una vedova nera, uno tra i ragni più velenosi in assoluto, e ora ricoverato per insufficienza epatica: rischia di perdere il fegato. Una terribile disavventura che però non gli è capitata dall'altro lato del globo, in un altro continente, bensì in Sardegna. L'uomo, infatti, ora è ricoverato all'ospedale Brotzu di Cagliari. Lo sfortunato si chiama Alessandro Candido, ha 38 anni, e come racconta Il Messaggero ora è tenuto costantemente sotto osservazione dai medici del reparto di Rianimazione. Le sue condizioni vengono definite stabili e, al momento, non è necessario un trapianto di fegato.

Il ritrovamento - Candido è stato morso da una vedova nera al termine di una battuta di pesca subacquea nel mare di Orosei. Avrebbe dovuto incontrare un amico su una spiaggia tra Matta e Turcu, ma all'appuntamento non si è mai presentato. L'amico, dunque, ha dato l'allarme: le ricerche sono state condotte dai carabinieri di Siniscola e dai vigili del fuoco. L'uomo è stato ritrovato soltanto al mattino successivo, in un luogo distante rispetto a quello fissato per l'appuntamento. Candido, privo di forze, confuso e disidratato, è stato soccorso e trasportato all'ospedale San Francesco di Nuoro. A causa delle gravi condizioni è stato ricoverato e trasferito al Brotzu di Cagliari, dove si trova anche adesso. Ascoltato dai carabinieri, l'uomo ha raccontato di aver avvertito un forte dolore al piedi e di essersi trascinato per diversi metri, prima di perdere conoscenza.

Virus che vi prosciugherà il conto Ecco l'ultima fregatura su internet

Sicurezza, il pericolo del malware Dyre che ripulisce i dati dei conti bancari online





La lotta alle truffe informatiche non conosce sosta. Quando le aziende che sviluppano antivirus riescono a individuare il modo per debellare ogni file dannoso dai computer degli utenti, arrivano di continuo nuovi virus e malware in grado di superare le barriere dei software di protezione e fare danni che possono costare carissimo. L'ultimo pericolo ad essere stato scopero si chiama Dyre e si insinua nelle caselle email.

Come "ammalarsi" - La tecnica usata rispecchia quella consolidata già in passato, con il file camuffato da allegato di un'email apparentemente uguale alle solite che si ricevono sul lavoro. Ricevute di pagamenti, risposte di fornitori, messaggi dalla propria banca, le forme possono essere le più immaginabili e gli effetti deflagranti, perché una volta aperto l'allegato non c'è modo né di sapere immediatamente dell'infezione in corso, né di come si possa debellarla. L'allarme è stato lanciato dall'agenzia svizzera Melani, che si occupa di analisi e informazione per la sicurezza dell'informazione.

I pericoli - Una volta aperto il file malware che è stato allegato come una finta fattura, per esempio, il pc va a finire potenzialmente nelle mani di truffatori che possono rilevare tutto quello che viene digitato dalla tastiera e i siti visitati. Lo scopo principale è quello di rubare i dati di accesso ai conti bancari online e, una volta dentro, ripulirli senza lasciare tracce. Fino a quando le società di antivirus non avranno aggiornato i proprio database, l'unico modo per evitare di essere derubati è di tenere comunque aggiornati i propri antivirus, evitando di aprire messaggi di posta elettronica inviati da mittenti sconosciuti fino a quel momento e con contenuti testuali un po' sgrammaticati.

venerdì 8 maggio 2015

Cacciati i vip per mettere i clandestini: Portofino, l'hotel è un campo profughi

Portofino, Kulm Hotel: cacciata la clientela vip per far posto ai clandestini. L'albergo diventa un campo profughi


di Gilberto Oneto 



Il Kulm di Camogli (nome ufficiale Portofino Kulm Hotel) è stato per decenni uno degli alberghi più prestigiosi dell’area. Posto in cima al Monte di Portofino, offre un panorama mozzafiato che arriva fino alla Riviera di Ponente: uno spettacolo che gli ha meritato fama internazionale, assieme alla bellezza della costruzione liberty, agli arredi eleganti e a un servizio impeccabile. Tutto questo va declinato al passato perché da un anno la struttura è chiusa per problemi gestionali. Un peccato, perché era la meta più ambita di una clientela con buone possibilità di spesa.


Il governo Renzi ha messo però finalmente fine a questo scandalo di privilegi classisti. Per far fronte all’emergenza emigranti, la prefettura di Genova ha infatti proposto di inserirlo fra le strutture idonee ad accogliere richiedenti asilo, profughi, rifugiati e clandestini vari.

L'altro giorno la nave maltese Kreta ha graziosamente scaricato nel porto della Spezia 424 «migranti» raccolti nel Mediterraneo su un barcone alla deriva. C’è chi sostiene che una bella fetta sarà sistemata in 35 strutture in provincia di Genova, fra cui l’ex manicomio di Quarto e il Kulm appunto. La Liguria era stata risparmiata dagli ospiti coatti grazie all’emergenza idrogeologica che l’ha colpita ma - ecco un altro miracolo renziano! - i pericoli frane e alluvioni sono terminati e anche la Liguria si deve prendere la sua razione di «nuovi cittadini». Una voce che è stata raccolta dal tam-tam locale dice che 150 «rifugiati» sarebbero destinati al Kulm: quattro stelle con mobili in stile, posate d’argento e broccati alle pareti. Sembrano tanti: non si sa se fra essi ci sarà anche il 62enne spezzino pizzicato giorni fa dalla Guardia di Finanza a traghettare 28 siriani e iracheni nel Canale d’Otranto. Risulta residente nel Tigullio e potrebbe essere il perfetto chaperon per i suoi clienti che saranno alloggiati in zona.

La macchina è in moto: l’assessore ai Servizi Sociali di Genova Emanuela Fracassi ha organizzato un ufficio «Persone senza territorio», l’Anpi locale auspica che i rifugiati siano «seguiti e accuditi in strutture piccole e in piccoli nuclei», e Husein Salah, della cooperativa Saba, lamenta che «ogni profugo abbia a disposizione 2,50 euro, che neppure bastano per comprare due biglietti dell’autobus. E i minori non hanno diritto neppure a quelli».

La soluzione Kulm fa contenti tutti: si organizza una piccola comunità, l’aria è salubre, l’autobus è sostituito dal pulmino «di cortesia» dell’albergo e le «persone senza territorio» ne trovano uno di eccellenza al Parco di Portofino. E poi suona come un racconto di Dickens del terzo millennio: i diseredati che vengono alloggiati nelle camere con vista e nelle suite dei ricchi. Escursioni a Punta Chiappa, a San Fruttuoso e - la domenica - alle Cinque Terre. Gli indigeni se ne restano - come in un film di Fellini - a guardare da fuori i fortunati che gavazzano nella speranza di poter un giorno essere al loro posto fra gli stucchi del Kulm. Se ne resterà qualcosa.

Forza Italia in crisi, Fitto pronto a lasciare. Verdini dopo le Regionali


Forza Italia in crisi, Fitto pronto a lasciare. Verdini dopo le Regionali








C'è una data segnata in rosso nell'agenda di Forza Italia: 13 maggio. Mercoledì prossimo Raffaele Fitto si riunirà con i suoi senatori per decidere se dire addio al Cav e creare gruppi autonomi. "Qualcuno di noi pensa di aspettare le Regionali, ma a quel punto potrebbe essere troppo tardi", racconta un fittiano a Francesca Schianchi de La Stampa. "A quel punto può succedere che Forza Italia fa un passo indietro e torna a cercare l'accordo con Renzi, o che si forma un gruppo a sostegno del governo. Noi dobbiamo creare al più presto un'alternativa al Pd e al premier".  Al più presto significa prima di Denis Verdini che ha già detto che lo strappo ci sarà subito dopo le Regionali per dar vita a quel "soccorso azzurro" di cui ha bisogno Matteo Renzi per far passare le riforme costituzionali a Palazzo Madama.

I numeri - Nel pallottoliere azzurro sarebbero 12-14 i fittiani pronti a lasciare Forza Italian, gli stessi che diedero battaglia con emendamenti all Italicum e atti di "insubordinazione" come la non partecipazione all'incardinamento notturno. Quelli che seguirebbero Verdini sarebbero 6-7, ma, sostiene la Schianchi, non è detto si fermi lì visto che anche nel gruppo di Gal potrebbe esserci qualcuno interessato all' operazione. Che però, se si farà, è rinviata al 1° giugno.

"Niente vacanze da chi rifiuta i profughi" Piovono insulti: Lerner demolito sul web

Gad Lerner, anatema contro la Val d'Aosta: "Non vado in vacanza da chi rifiuta i profughi"





Non è abbastanza accogliente con gli immigrati, quindi Gad Lerner non andrà in vacanza in Val d'Aosta. L'annuncio è stato dato dal giornalista sul suo profilo twitter: "La Valle d'Aosta rifiuta di accogliere 79 profughi. La motivazione è che ne ospita già 62. Mi basta e avanza per non andarci più in vacanza".

Inutile dire che il cinguettio - anatema di Lerner ha scatenato una valanga di commenti social, alcuni esilaranti. "Si stanno già tutti disperando", "secondo te la Valle d'Aosta si accorgerà della tua mancanza?". Un altro scrive: "Lerner, devi ospitarli a casa tua i profughi e così spendi meno soldi per le tue vacanze!". Dello stesso tenore il tweet: "E tu, Gad, quanti ne ospiti a tue spese? Lo sai che questo atteggiamento di gente come te, sta portando all'esasperazione?". C'è chi lo sfotte: "Sarà dura nè rinunciare a Curmayeur, compagno", "Se ne faranno una ragione... un altro immigrato in meno!", "portali con te sul panfilo di De Benedetti". Infine l'insulto: "Beato te che te le puoi permettere testa di caz...".

L'Italia in Europa torna piccolissima Napoli solo pari, sprofondo viola

Europa League: Napoli-Dnipro 1-1, Siviglia-Fiorentina 3-0





Rischia di essere una finale di Europa League, senza le italiane, quella che si giocherà il 27 maggio a Varsavia. Il compito più facile in questa andata delle semifinali ce l'aveva il Napoli di Benitez, che affrontava al San Paolo gli ucraini del Dnipro. Ma i biancocelesti non sono andati oltre l'1-1. Che di per sè non è un pessimo risultato, ma li obbliga comunque a vincere o a segnare almeno due reti nella partita di ritorno. Il risultato, poi, non rispecchia quanto prodotto dal Napoli che nella ripresa, dopo il vantaggio di David Lopez al 5' butta via palle gol in serie e poi incassa il pareggio di Seleznyov a dieci minuti dalla fine. E se il Napoli qualche speranza di finale ce l'ha, pare invece già tutto finito per la Fiorentina, che sbraca a Siviglia coi detentori della coppa. Per gli spagnoli vanno in rete Aleix Vidal al 17' del primo tempo e al 7' del secondo, e con gameiro al 30' sempre della ripresa. Al Franchi sarà una missione impossibile.