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venerdì 10 maggio 2013

Politica. Slitta il decreto su Imu ma il sì a breve. Saccomanni: Rivedremo Imu entro 100 giorni

Politica. Slitta il decreto su Imu ma il sì a breve. Saccomanni: Rivedremo Imu entro 100 giorni


Fabrizio Saccomanni
Ministro dell'Economia

Raggiunta, finalmente, in Cdm un'intesa sul decreto su Imu e Cig, ma l'approvazione dei provvedimenti slitta di qualche giorno per approfondire alcuni aspetti tecnici. "C'è l'impegno del governo a sostenere il rinvio della rata dell'Imu del 16 giugno - ha spiegato il ministro dell'Economia Saccomanni - e l'impegno politico a ridefinire la materia della tassazione della proprietà immobiliare entro 100 giorni della scadenza della prima 1a rata". "In questo periodo il governo sarà impegnato a trovare una soluzione" al problema di liquidità dei Comuni. "L'impegno" è "chiudere" entro il "prossimo Cdm". Forse già al "ritiro spirituale domenica".

In merito alla Cig, l'importo è significativo. Difatti, la Cassa integrazione "prevede un rifinanziamento". L'importo lo vedremo nei prossimi giorni ma è significativo". Saranno usati fondi - aggiunge Saccomanni - già stanziati nell'ambito nell'ambito del bilancio del ministero del lavoro, cioè, fondi non impegnati. Saccomanni ha poi ribadito che il governo non aumenterà le tasse. Anzi, "l'obiettivo" è evitare l'aumento dell'Iva a luglio, ma la revisione delle agevolazioni "è una strada obbligata". Quanto a una nuova nuova manovra nei prossimi mesi, ha risposto: "No, credo di no". Sugli esodati, il problema è nel 2014, "interverremo in un secondo momento". 

Sicilia: Soccorsi per 180 migranti

Sicilia: Soccorsi per 180 migranti



Novantotto migranti, fra cui 17 donne in stato di gravidanza e due neonati, che erano a bordo di un gommone alla deriva nel Canale di Sicilia sono stati soccorsi dalla Guardia Costiera e trasportati su una motovedetta. Tutti saranno portati nell'isola di Lampedusa. Un altro gommone con a bordo circa 80 migranti è alla deriva: attende l'arrivo di un'altra motovedetta della Guardia Costiera, la quale ha ricevuto attraverso un telefono satellitare la segnalazione di un terzo gommone alla deriva. 

giovedì 9 maggio 2013

Politica. Cardito (Na). Il Tribunale ha deciso: "Nunzio Raucci è eleggibile"

Politica. Cardito (Na). Il Tribunale ha deciso: "Nunzio Raucci è eleggibile"


di Giovanni De Cicco


Nunzio Raucci
Consigliere Comunale
Cardito (Na)

CARDITO – Nunzio Raucci, il consigliere comunale più votato alle ultime elezioni Amministrative, era eleggibile e quindi resta a pieno titolo, senza macchie e senza ombre, in consiglio comunale. Ha vinto una partita importante. L’ha vinta in tribunale e nel paese con lo stile che lo ha sempre contraddistinto: mai una parola fuori posto, mai una reazione scomposta. Raucci si è affidato prima al buon senso del consiglio comunale e poi al verdetto della magistratura ordinaria. Ed ha vinto su tutti i fronti. Ricapitoliamo la storia. Il consigliere ex Api si è candidato alle ultime elezioni Amministrative al civico consesso nella lista del “fiorellino” ricoprendo, allo stesso tempo, l’incarico di presidente del Cda del cimitero. Il gruppo “Cambiamo Cardito”, rappresentato allora dai consiglieri Enzo Mormile e Almerindo Santucci, presentò un ordine del giorno in consiglio comunale e chiese di votare la decadenza di Raucci argomentandola in aula. La maggioranza, guidata dal sindaco Giuseppe Cirillo, si dichiarò incompetente in attesa del verdetto del tribunale. Santucci e Mormile non gradirono la scelta del centrosinistra ed iniziarono ad accusare la coalizione di governo e l’ex gruppo Api di connivenza e consociativismo. Anche attraverso un volantino al veleno. Nunzio Raucci ha ingoiato bocconi amari senza fiatare. Fino alla sentenza del tribunale arrivata in seguito ad un ricorso presentato da uno dei fedelissimi di Santucci e Mormile: Antonio Sibilio. Il verdetto della magistratura non solo conferma che Nunzio Raucci fosse eleggibile, ma da indiscrezioni trapelate, un altro aspetto che ha convinto il giudice, è stata la “buona fede” del consigliere comunale in quanto occupava l’incarico di presidente del Cda grazie ad una norma specifica approvata in consiglio comunale. Quindi, se eventualmente errore ci fosse stato, non era da addebitare sicuramente alla malafede di Raucci. Aspetto determinante nella valutazione finale del caso, supportata ovviamente da un ragionamento del giudice in merito all’impianto normativo  e alla giurisprudenza consolidata sulla questione. Inoltre, il tribunale ha condannato pure l’esponente di “Cambiamo Cardito” che ha presentato il ricorso  contro Raucci al risarcimento di più di 2mila euro per ciascuna delle parti costituite: il consigliere Raucci appunto, e il Comune di Cardito che si è costituito come parte resistente. E il primo grado di giudizio ha dato ragione a Raucci, al centrosinistra e al primo cittadino Giuseppe Cirillo su tutta la linea adottata sul caso spinoso e intrigato. Nunziante Raucci reagisce con stile e preferisce non rilasciare dichiarazioni per non alimentare polemiche. Un altro buco nell’acqua di “Cambiamo Cardito”, dopo la figuraccia sull’Imu e su alcune iniziative consiliari su atti dell’amministrazione pienamente legittimi e legali e sui quali Almerindo Santucci ha tentato di alzare un inutile polverone, solo per “fini personali”, chiudendo gli occhi, invece, su situazioni molto delicate che riguardano diversi settori del Comune. Ma ovviamente per metterle in evidenza bisogna leggere le carte, bisogna, dopo averle lette, capirle e poi si agisce. In un’ottica di interesse collettivo. Senza personalismi che stanno portando quel gruppo alla deriva. Le istituzioni meritano serietà e rispetto. Non di essere trattate come una locanda delle trame…


Aldo Moro, massime autorità in via Caetani

Aldo Moro, massime autorità in via Caetani


Aldo Moro

Il Capo della Stato, Giorgio Napolitano, i presidenti di Senato e Camera, Grasso e Boldrini e il ministro della Difesa, Mauro, hanno deposto una corona di fiori in via Caetani, nell'anniversario dell'assassinio di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse dopo un sequestro di 55 giorni. Il 9 maggio di 35 anni fa, il cadavere di Aldo Moro fu trovato in una Renault rossa proprio in via Caetani, non lontano dalle sedi della Dc in Piazza del Gesù, e del Pci, in via delle Botteghe Oscure. Si concludeva cosi la più fosca vicenda della Storia della prima Repubblica. 

Politica. Berlusconi PDL: Convenzione? E' "tempo perso"

Politica. Berlusconi PDL: Convenzione? E' "tempo perso". Sulla sentenza in appello che conferma 4 anni a Silvio Berlusconi, Ghedini: "Prevenzione ha vinto sui fatti"




La Convenzione per le riforme "non è prevista dalla nostra Costituzione, richiederebbe dei tempi di approvazione che non farebbero altro che allungare il percorso per il cambiamento", e dunque è "tutto tempo pèerso". Cosi il leader del Popolo della Libertà, Silvio Berlusconi. Per Berlusconi la riforma della Costituzione deve essere portata avanti dal Parlamento, come dice l'articolo 138. Quanto alla sua candidatura alla presidenza della Convenzione, tutto era nato "da una mi a battuta scherzosa detta entrando al senato", ha affermato. Berlusconi ha tenuto ieri un vertice a Palazzo Grazioli con lo stato maggiore del Popolo della Libertà per fare il punto della situazione. Intanto, l'appello "Mediaset" ha confermato la condanna a 4 anni nel processo sui diritti Mediaset. I giudici hanno confermato la pena a 4 anni. Ieri la Corte aveva respinto la richiesta dei legali di Berlusconi di fermare il processo in attesa della decisione della Consulta sul conflitto di attribuzione. In merito alla sentenza "Choc" che ha lasciato di stucco l'intera popolazione è intervenuto uno dei legali del Presidente Berlusconi, Ghedini: "Prevenzione ha vinto sui fatti". "La forza della prevenzione - continua Ghedini - è andata al di là della forza dei fatti. "Avevamo la consapevolezza che sarebbe andata cosi", "non mi interesso della stabilità politica del governo e non credo che ci sia una correlazione tra questa sentenza e la stabilità politica". "Questa sentenza - conclude Ghedini - è totalmente al di fuori di ogni logica. In nessun altro tribunale avremmo avuto questa sentenza".



mercoledì 8 maggio 2013

Politica. Nitto Palma presidente della Commissione Giustizia

Politica. Nitto Palma presidente della Commissione Giustizia. Vincono i pre-accordi che, malintenzionatamente il Pd voleva cambiare in corso d'opera 



Nitto Palma del Popolo della Libertà (PDL), è  stato eletto presidente della Commissione Giustizia del Senato della Repubblica. Ce l'ha fatta alla quarta votazione con 13 voti e ha battuto Giarrusso del Movimento 5 Stelle dell'ex comico Grillo, che ha avuto 4 preferenze, quest'ultimo, Grillo, alle prese in questi ultimi giorni con i suoi parlamentari che, scelti on-line sono arrivati in parlamento, avevano promesso in campagna elettorale di rinunciare alla diaria, invece, stando all'ultima votazione interna hanno rinnegato non solo quanto promesso in campagna elettorale ma addirittura la posizione del loro leader dimostratosi non indiscusso, Beppe Grillo. Per Palma, ex Ministro del governo Berlusconi, erano mancati i voti del Partito Democratico nelle precedenti votazioni nonostante l'accordo raggiunto nella maggioranza. Insomma, vincono i pre-accordi che, malintenzionatamente gli esponenti del Pd volevano ribaltare a causa di una ulteriore crisi esistenziale.

Camorra: Arresti per politici e imprenditori

Camorra: Arresti per politici e imprenditori


Arresti, sequestri e perquisizioni a carico di personaggi politici locali, imprenditori e dipendenti di amministrazioni pubbliche sono ancora in corso nell'ambito di un'operazione della Dia di Salerno, Napoli, Firenze e Bologna in Campania, Emilia Romagna, Marche e Toscana. I reati ipotizzati sono turbativa d'asta aggravata dalla finalità mafiosa, concussione, corruzione di pubblico ufficiale, abuso d'ufficio. In corso anche il sequestro di un'azienda Edile del valore di un milione di euro. Domiciliari per il Sindaco di Battipaglia (Salerno), Giovanni Santomauro, per appalti banditi dal Comune e ottenuti da ditte legate al clan camorristico dei Casalesi.